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Avvenire Rassegna Stampa
22.12.2020 Germania: ergastolo al terrorista che attaccò la sinagoga di Halle
Cronaca di Vincenzo Savignano

Testata: Avvenire
Data: 22 dicembre 2020
Pagina: 19
Autore: Vincenzo Savignano
Titolo: «Ergastolo all'attentatore della sinagoga di Halle»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 22/12/2020, a pag.19 con il titolo "Ergastolo all'attentatore della sinagoga di Halle" la cronaca di Vincenzo Savignano.

Ci aspettiamo che la pena comminata al terrorista di Halle - l'ergastolo - sia mantenuta: per sconfiggere il terrorismo è necessaria fermezza. Una sentenza, che ci auguriamo anche definitiva. Purtroppo le condanne nel caso di Charlie Hebdo non lasciano ben sperare. 

Ecco l'articolo:

Yom Kippur synagogue killer goes on trial in Germany | The Times of Israel
Stephan Balliet, il terrorista di Halle

E’ entrato nel tribunale di Magdeburgo scortato da sei agenti armati, sul volto un sorriso beffardo. Alla lettura della sentenza ha gettato in terra gli atti processuali del suo avvocato. Ha poi cercato di urlare qualcosa ma è stato portato via a forza dagli agenti, fino in carcere dove ci resterà per almeno 15 anni. Stephan Balliet, 28 anni, è stato condannato all'ergastolo, la pena più severa che un giudice può infliggere in Germania. Estremista di destra, Balliet il 9 ottobre 2019 aveva preso d'assalto la sinagoga di Halle, nel giorno di Kippur: dentro 52 fedeli. Balliet, che si era montato sul suo elmetto una telecamera per filmare tutto, tentò di entrare lanciando una bomba contro la sinagoga ma non ci riuscì, e allora puntò le armi sui passanti. Dopo aver fallito l'assalto al luogo di culto, in mezzo alla strada sparò ad una donna di 40 anni e successivamente ad un ventenne all'interno di una tavola calda-kebab, uccidendoli entrambi. Poi la folle fuga in auto, conclusasi dopo alcune ore con una spettacolare cattura da parte delle forze speciali della polizia federale. A detta dell'accusa, l'intento dichiarato di Balliet era quello di «uccidere il maggior numero possibile di ebrei e musulmani». Il procuratore federale Kai Lohse aveva insistito sull'importanza sociale di questo processo, sottolineando che «l'attacco alla sinagoga di Halle è stato uno degli atti antisemiti più ripugnanti dalla Seconda guerra mondiale». Secondo lui, Balliet ha agito sulla base di una «ideologia razzista e antisemita» per sferrare un attacco non solo contro chi ha ucciso, ma anche contro «la vita ebraica in Germania nel suo insieme». L'accusato si era ispirato a Brenton Tarrant, l'autore dei sanguinosi attacchi razzisti che pochi mesi prima provocarono 51 morti in due moschee a Christchurch in Nuova Zelanda. Balliet non ha mai espresso il minimo rimorso e, in diverse occasioni, è stato richiamato all'ordine per le sue osservazioni complottiste, razziste, misogine e negazioniste. I reati contro la comunità ebraica in Germania sono aumentati del 13% nel 2019, con 2.032 atti registrati.

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lettere@avvenire.it

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