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Avvenire Rassegna Stampa
19.09.2020 Covid in Israele, scatta il secondo lockdown
Commento di Fiammetta Martegani

Testata: Avvenire
Data: 19 settembre 2020
Pagina: 7
Autore: Fiammetta Martegani
Titolo: «Inizia il secondo lockdown in Israele: blindato il Capodanno ebraico»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 19/09/2020, a pag.7 con il titolo "Inizia il secondo lockdown in Israele: blindato il Capodanno ebraico", il commento di Fiammetta Martegani.

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Fiammetta Martegani

« L’anno prossimo ci metteremo seduti su questi balconi per osservare gli uccelli erranti», recita, per ironia della sorte, uno dei canti tipici di Rosh haShanà, il Capodanno ebraica Ad aprile i terrazzi israeliani si erano uniti per cantare insieme Ma Nishtana, l'inno di Pesach, la Pasqua. Era il primo lockdown. Adesso siamo da capo: il secondo blocco è entrato in vigore alle 14.00 di ieri, alla vigilia del nuovo anno (cominciato al tramonto), e potrebbe eventualmente essere prolungato fino al 10 ottobre, cioè per tutta la durata delle festività -Yom Kippur, settimana prossima, e Sukkot, a inizio ottobre - a seconda di come andranno i contagi. Nelle ultime settimane avevano superato i 5.000 al giorno, e proprio a causa delle feste, quando ci si ritrova con la famiglia e gli amici osi va in sinagoga a pregare, si temeva un incremento ulteriore. Per questo il governo ha ritenuto indispensabile introdurre nuove restrizioni. Durante il discorso per gli auguri di buon anno, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito che potrebbero essere necessarie misure ancora più drastiche, onde evitare che gli ospedali rischino il collasso. Attualmente sono più di 46.000 i casi attivi, e circa 600 i ricoverati in condizioni gravi. Dall'inizio della pandemia sono stati registrati oltre 179.000 contagi e 1.196 decessi. Come sempre, la percentuale più alta di casi è rilevata tra gli ultraortodossi. Molti, in questi giorni, hanno protestato con veemenza contro un blocco che impedisce loro di celebrare una delle cerimonie più importanti dell'ebraismo. I fedeli potranno comunque seguire le preghiere all'aperto oppure nei templi, compartimentati con l'utilizzo di teli di plastica E saranno controllati dalla polizia affinché venga rispettato un numero ridotto di presenze. Anche per questo le strade sono presidiate da più di 7.000 tra agenti e soldati. Per tutti, vale la regola di restare vicino a casa: ci si può allontanare fino a un massimo di un chilometro, e solo per acquistare beni di prima necessità. Nel frattempo, stanno tornando in Israele migliaia di ebrei chassidici che erano rimasti bloccati al confine con l'Ucraina.Volevano recarsi in pellegrinaggio, come ogni anno, a Uman, dove si trova la tomba del rabbino Nachman di Breslov, uno dei luoghi di culto più importanti per questa comunità. Interrotta per il Covid la tratta aerea che normalmente collega Israele con l'Ucraina, hanno cercato di raggiungere il Paese via terra, ma le autorità di Kiev non hanno permesso loro di entrare a causa delle restrizioni.

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