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Avvenire Rassegna Stampa
16.07.2020 Virus in Israele: i contagi crescono...
... e Avvenire disinforma

Testata: Avvenire
Data: 16 luglio 2020
Pagina: 10
Autore: la redazione di Avvenire
Titolo: «L'impennata degli infetti fa traballare Netanyahu»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 16/07/2020, a pag.10 l'articolo "L'impennata degli infetti fa traballare Netanyahu".

L'articolo di Avvenire insiste esclusivamente sulla difficile situazione in questi giorni in Israele a causa della seconda ondata del virus, omettendo i provvedimenti presi per il contenimento. E' inoltre proprio il governo Netanyahu a gestire l'emergenza, il titolo quindi è gravemente disinformante.

Ecco l'articolo:

Blue and White looking to oust Knesset speaker Edelstein -- report ...
Il ministro della Sanità, Yuli Edelstein

Israele è a un passo da un nuovo lockdown. Con 1.718 casi da lunedì e altri quatto morti, il Paese sperimenta una nuova ondata del Covid che, in totale, ha colpito già quasi 43mila persone e ha fatto 375 vittime. A preoccupare, in particolare, l'aumento dei malati gravi: già 195, quasi un terzo di loro è in terapia intensiva. Proprio per questo, il ministro della Sanità, Yuli Edelstein, ha ipotizzato un ritorno alla quarantena: la misura, il cui impatto economico di prospetta drammatico, potrebbe arrivare al termine della riunione di governo di domenica. Insieme ai contagi cresce anche l'ira popolare nei confronti del premier Benjamin Netanyahu. Una cinquantina di persone è stata arrestata nella notte tra martedì e mercoledì durante la protesta di fronte alla residenza di quest'ultimo, sfociata in scontri. Sabato, c'era stata una manifestazione anti-premier a Tel Aviv. Secondo un sondaggio dell'Israel democracy institute, solo il 29,5 per cento degli abitanti dice di aver fiducia in Netanyahu. Ad aprile erano quasi il doppio: allora Israele era riuscita a contenere l'epidemia grazie all'impiego delle nuove tecnologie. Alcuni esperti rilevano, però, che il Paese sarebbe uscito in modo troppo rapido dal lockdown e ciò spiegherebbe il nuovo focolaio. Alla crisi contribuisce anche la spaccatura tra i due maggiori partiti dell'esecutivo - Likud e Blu e bianco - che non hanno ancora trovato un accordo sulla strategia. Tragica anche la situazione della pandemiain Cisgiordana, dove nell'ultimo mese c'è stato un incremento dei casi del 90 per cento. Fino al 15 giugno si contavano meno di seicento malati. Poi, si è verificata l'esplosione: in quattro settimane i malati sono più di 8.100.

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lettere@avvenire.it

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