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Avvenire Rassegna Stampa
12.11.2019 Iran nucleare, perfino l'agenzia Aiea dell'Onu se ne accorge
Cronaca di Elena Molinari

Testata: Avvenire
Data: 12 novembre 2019
Pagina: 16
Autore: Elena Molinari
Titolo: «Per la prima volta l'Aiea accusa: uranio in siti segreti»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 12/11/2019 a pag.9 con il titolo "Per la prima volta l'Aiea accusa: uranio in siti segreti" il commento di Elena Molinari.
Che cosa si aspetta a mettere sotto accusa l'Iran?


L’Iran ha cominciato ad arricchire uranio in un sito non dichiarato all'Onu, l'ennesima violazione all'accordo internazionale sul nucleare che ha siglato nel 2015 con le principali potenze mondiali, ma dal quale gli Stati Uniti si sono ritirati lo scorso anno. E stata l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) dell'Onu a riferire, per la prima volta, di aver rinvenuto particelle di uranio in un impianto non noto ai suoi ispettori. Nel suo rapporto trimestrale confidenziale distribuito ai Paesi membri sull'Iran e ottenuto dai media l'Aiea non indica dove si trovi il sito in questione, ma Israele e Stati Uniti sostengono che si trovi alla periferia di Teheran, in un luogo definito in passato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu come un «deposito atomico segreto». Ieri l'Aiea ha anche confermato che la Repubblica islamica, come ha annunciato, ha iniziato sabato il processo di arricchimento dell'uranio nell'impianto di Fordo, superando in modo significativo i limiti imposti dall'intesa.

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L'Agenzia scrive inoltre che l'Iran ha preparato un nuovo sito per testare centrifughe utili all'arricchimento dell'uranio, anche questo in violazione all'accordo. Sono tutti passi che confermano le ripetute accuse di Usa e Israele secondo cui l'Europa, e il mondo, non possono fidarsi dell'Iran. «L’Aiea ora conferma che l'Iran ha mentito. L'Europa deve agire contro l'aggressione iraniana», ha dichiarato il primo ministro israeliano, aumentando la pressione sugli europei affinché abbandonino l'accordo invece di tentare di recuperarla come hanno fatto da quando Donald Trump si è ritirato formalmente e ha reintrodotto severe sanzioni contro l'Iran. Ma in seguito all'uscita unilaterale degli Usa, la Repubblica islamica ha intrapreso un percorso di disimpegno dall'intesa. La scorsa settimana ha dichiarato di aver aumentato il numero di centrifughe avanzate e di aver riattivato un numero molto maggiore di vecchie centrifughe, accelerando la sua capacità di produrre materiale nucleare per fabbricare una bomba. Ieri, in serata, Ue, Francia, Germania e Gran Bretagna si sono dette preoccupate dei passi iraniani, esortando Teheran a evitare mosse contrarie all'accordo del 2015.

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