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Avvenire Rassegna Stampa
08.11.2018 Si chiama 'Israele', non 'Terra Santa'
I giornali cattolici fanno di tutto per evitare di nominare lo Stato ebraico

Testata: Avvenire
Data: 08 novembre 2018
Pagina: 18
Autore: F.Riz.
Titolo: «Caritą, aiuto e pace in Terra Santa»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 08/11/2018, a pag. 18, con il titolo "Caritą, aiuto e pace in Terra Santa", il commento a firma F.Riz.

Avvenire e Osservatore Romano oggi pubblicano due articoli molto simili, riprendiamo solo quello sulla prima testata. L'argomento, come specifica il titolo, č "caritą, aiuto e pace in Terra Santa". In tutto il pezzo Israele non viene citato, mentre i giornali cattolici usano sempre l'espressione "Terra Santa". L'ostilitą della stampa cattolica in Italia contro lo Stato ebraico, che non viene neanche nominato, non demorde.
Le condizioni di vita dei cristiani nei paesi arabo-musulmani, come sempre, sono soltanto occasione di chiacchiere, affrontare i fatti č tutt'altra cosa.

Ecco l'articolo:

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Gerusalemme

Svegliare le coscienze sulla reale situazione nel martoriato Medio Oriente ma soprattutto offrire un'autentica rete di aiuto ai cristiani presenti in Terra Santa. Sono gli obiettivi che si prefigge l'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E a questa finalitą farą certamente riferimento la prossima Consulta dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - che si svolge ogni 5 anni- in programma dal 13 al 16 novembre a Roma. L'organismo conta attualmente trentamila tra cavalieri e dame in 40 paesi del mondo, č articolato in 64 luogotenenze e delegazioni magistrali, i cui responsabili parteciperanno all'assemblea insieme a rappresentanti della Segreteria di Stato e della Congregazione per le Chiese orientali.

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Da 70 anni, si chiama Israele

Quest'anno al centro dei lavori, come ha dichiarato il governatore generale Leonardo Visconti di Modrone, c'č la figura e il ruolo del luogotenente nella missione dell'Ordine, figura che incarna i valori cristiani di caritą, impegno, concordia e pace, ma ci sono anche i progetti caritativi ed educativi a sostegno del Patriarcato Latino di Gerusalemme, della Chiesa cattolica e di altre Chiese di rito orientale. «Fino ad oggi, grazie al braccio operativo dell'Ordine - ha spiegato ieri a margine della presentazione della conferenza di presentazione Visconti di Modrone - sono state costruite 41 scuole e 35 asili in Terra Santa che accolgono indistintamente cristiani e musulmani e nelle quali si cerca di portare avanti l'unica vera crociata, quella della caritą e della pace». Le finalitą dell'Ordine sono molteplici, ha aggiunto il cardinale Edwin O'Brien, gran maestro dell'Ordine. Prioritario resta l'impegno a rafforzare in tutti i suoi membri la pratica della vita cristiana, «in assoluta fedeltą al Sommo Pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa». Il prefetto della Congregazione delle Chiese orientali il cardinale Leonardo Sandri non dimenticando il dramma delle minoranza cristiane in questo angolo del pianeta si č detto soprattutto grato per lo «lo sforzo straordinario espresso» profuso da questa istituzione in aiuto del Patriarcato di Gerusalemme. Al termine dei lavori in programma la prossima settimana , come di consueto, i membri di questa antica istituzione pontificia, saranno ricevuti in Vaticano da papa Francesco.

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