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Avvenire Rassegna Stampa
10.05.2017 Donald Trump: 'L'America con i kurdi in Siria'
Via a un piano di sostegno militare

Testata: Avvenire
Data: 10 maggio 2017
Pagina: 14
Autore: la redazione di Avvenire
Titolo: «Da Trump il via libera per armare le milizie curde»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 10/05/2017, a pag. 14, la breve "Da Trump il via libera per armare le milizie curde".
La stessa brve di agenzia è uscita anche sul CORRIERE della SERA a pag.15.

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Le bandiere kurda e americana

Con una mossa che rischia di alimentare l'irritazione della Turchia, sempre più riluttante alleato Nato, la Casa Bianca ha approvato l'invio di armi alle forze curde siriane che combattono contro il Daesh nel nord-est della Siria, spesso finendo nel mirino delle truppe di Ankara che non operano distinzioni tra i jihadisti sunniti e i curdi dell'Ypg. Membri dell'amministrazione Trump ne hanno discusso due giorni fa alla Casa Bianca con il ministro della Difesa, James Mattis, collegato in video conferenza. L'ordine è stato firmato e «consente che l'avvio del processo diventi operativo».

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Donald Trump

I turchi saranno presto avvertiti della decisione e la reazione, probabilmente, non sarà delle più felici, visto che considerano i curdi siriani alla stregua di terroristi; ancor più sorprendente è il fatto che, secondo i media statunitensi, Mattis non avrebbe parlato della questione con i turchi. La decisione sarà notificata al governo di Ankara. Intanto, il Daesh ha diffuso ieri, anniversario della vittoria del Paese nella Seconda guerra mondiale, un video in cui minaccia la Russia e Putin: secondo quanto riportato dalla piattaforma statunitense Site, le immagini mostrerebbero un ufficiale russo decapitato da un miliziano del Califfato.

II ministero della Difesa russo ha, tuttavia, smentito la notizia dell'esecuzione. «Tutti i militari delle forze armate della missione russa in Siria sono vivi, in salute ed eseguono i compiti di lotta al terrorismo internazionale nelle loro unità», ha detto in un comunicato. La notizia - sostiene Mosca - sarebbe, dunque, una «bufala». Finora, non è possibile stabilire l'autenticità del video né la data in cui sarebbe stato realizzato. I miliziani di Daesh avevano annunciato già lo scorso settembre di aver catturato un ufficiale dell'Fsb di nome levgheni Petrenko, ma lo avevano identificato come un capitano e non come un colonnello. Tutte menzogne secondo Mosca.

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