lunedi` 20 maggio 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Avvenire Rassegna Stampa
21.01.2016 Quelle virgolette di troppo: il solito doppio standard di 'Avvenire'
Nel titolo dell'articolo di Susan Dabbous

Testata: Avvenire
Data: 21 gennaio 2016
Pagina: 19
Autore: Susan Dabbous
Titolo: «'Neutralizzata' cellula di Hezbollah»

Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 21/01/2016, a pag. 19, con il titolo " 'Neutralizzata' cellula di Hezbollah", il commento di Susan Dabbous.

Di solito gli articoli di Susan Dabbous sono più decisamente orientati contro Israele di quanto lo sia questo. In compenso, la disinformazione passa attraverso il titolo. A ruoli invertiti, il quotidiano dei vescovi avrebbe utilizzato le virgolette per indicare la "neutralizzazione" del commando? No di certo. E allora perché lo fa in questo caso? La spiegazione è semplice: utilizza due pesi e due misure nel giudicare le azioni di Israele e degli arabi palestinesi (inclusi i terroristi arabi palestinesi).

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Susan Dabbous

Immagine correlata
La bandiera di Hezbollah mette in chiaro gli strumenti utilizzati dall'organizzazione: violenza e terrorismo

Istruzioni su come compiere attentati terroristici, assemblare giubbotti esplosivi e creare campi di addestramento nei Territori palestinesi. Il tutto disponibile in Rete, soprattutto attraverso i social. Ieri una cellula terroristica con base a Tulkarem vicino a Nablus, guidata e finanziata dall’Hezbollah libanese, è stata smantellata in un’operazione congiunta dello Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, e dell’esercito. Il gruppo, composto da cinque palestinesi (due pregiudicati e tre ventenni incensurati), faceva direttamente capo a Jawad Nasrallah, figlio del leader del partito milizia libanese, Hassan Nasrallah. La cellula utilizzava apparecchiature di comunicazione segrete per ricevere istruzioni su come effettuare attentati contro Israele e aveva ottenuto 5.000 dollari dall’Unità 133, la divisione di Hezbollah specializzata in attacchi contro lo Stato sionista.

«Hezbollah sta cercando di cavalcare l’onda di terrore che colpisce Israele – ha dichiarato lo Shin Bet riferendosi alla recente spirale di violenze iniziata lo scorso ottobre – e sta lavorando intensamente per alimentare i venti di rivolta nella zona». Sempre ieri, in un’altra operazione, la polizia di Gerusalemme ha arrestato due adolescenti israeliani, 15 e 16 anni, nell’ambito dell’inchiesta sulle frasi minacciose apparse, domenica scorsa, sui muri della Chiesa della Dormizione. Le scritte, in ebraico, sono state cancellate. Si sospetta che i due fermati, di cui non è stata rivelata l’identità perché minorenni, siano affiliati ai gruppi estremisti nazionalisti. Ieri sul tema è intervenuto il vicario patriarcale di Gerusalemme, monsignor William Shomali che, in un’intervista a Radio InBlu, ha espresso rilievi severi sulle scuole ultra-ortodosse ebraiche, «dove i professori indottrinano gli studenti all’odio». Monsignor Shomali ha quindi chiesto che il governo israeliano intervenga per «cambiare i programmi di queste scuole rabbiniche, dove gli studenti imparano a odiare i cristiani».

Per inviare la propria opinione a Avvenire, telefonare 02/6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@avvenire.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT