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Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 31/03/2015, a pag. 22, con il titolo " 'Lo vuole il Papa', Pio XII e gli ebrei di Roma", il pezzo a firma G. Mat. Il quotidiano dei vescovi spinge per la campagna di ripulitura dell'immagine di Pio XII, voluta dal Vaticano. Ecco il pezzo:
«Le porte vengono aperte. Chi dà l'ordine?». Durante l'occupazione tedesca di Roma, tra l'ottobre del 1943 e il giugno del 1944 - quando la persecuzione contro gli ebrei diventa terribile - alcune migliaia di persone, 5mila o forse più, trovano scampo nelle duecento case religiose romane che aprono le loro porte per nasconderle. Una mobilitazione umanitaria straordinaria che coinvolge in particolare gli istituti religiosi femminili, e soprattutto di clausura. Chi dà l'ordine? «Lo vuole il Papa». Una risposta che si evince dalle cronache, le note storiche e i diari scritti dalle religiose dell'epoca, ritrovati nel monastero dei SS. Quattro Coronati, nel monastero di Santa Susanna, nel monastero di Santa Maria dei Sette Dolori e dell'Istituto di Maria Bambina. Ora quella pagina di storia e di umanità viene proposta in tv nel documentario di Antonello Carvigiani per la regia di Andrea Tramontano, che Tv2000 manderà in onda domani alle 21.20. Lo vuole il Papa è un unico affresco che ha il valore di un rigoroso saggio storico narrato con la potenza e la poesia del racconto cinematografico. Parlano le religiose che hanno raccolto le memorie orali delle consorelle e riletto quelle pagine, e due sopravvissuti, allora ragazzini salvati dall'"ordine" di Pio XII. Il 4 giugno 1944, con l'ingresso degli americani a Roma, le porte dei monasteri si riaprono. Ma questa volta per dare la possibilità agli ebrei di riprendersi la vita, le case, la città, mentre le truppe tedesche lasciano la Capitale. La libertà ritrovata. Grazie alla Chiesa. Per inviare la propria opinione a Avvenire, telefonare 02/67801, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@avvenire.it |
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