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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Trump e Salvini 29/01/2020
Come prevedibile, su Salvini si crea la stessa discrasia che si è prodotta su Trump. In entrambi i casi, infatti, si ha a che fare con dei politici che da un lato prendono pubblicamente posizione in favore di Israele e dall'altro sostengono posizioni ai confini del razzismo (e sappiamo come il razzismo prima o poi porti anche all'antisemitismo) e coltivano con nonchalance relazioni con formazioni apertamente razziste e in vari casi esplicitamente antisemite, come Casapound e il Front National, solo per fare degli esempi. Ora, è ovvio che dal punto di vista di Israele un amico molto incoerente è sempre meglio di un nemico coerente e dunque un Salvini che dichiara di sostenere Israele anche se se la fila con Casapound è meglio di un Fratoianni che appoggia unilateralmente i palestinesi o anche di un D'Alema che pencola chiaramente dalla parte palestinese. Dal punto di vista degli ebrei italiani, però, Salvini risulta poco credibile come fiero antisemita fintantoché non risolve la sua evidente doppiezza. Il Foglio si limita a rimarcarlo. Di Trump ho già detto: buon per Israele che il genero del presidente Usa sia ebreo e che ciò induca questo presidente a sostenere convintamente Israele, ma Israele e gli ebrei siano coscienti che se mai la figlia di Trump dovesse subire un torto grave dal marito the Donald non ci metterebbe niente a diventare un feroce antisemita. Da un razzista è sempre meglio guardarsi.

Andrea Trombini

Gentile Andrea,
Al mondo tutto è possibile e lo sappiamo bene ma non si può fare la storia con i se né si può ragionare facendo supposizioni. Forse sono un'ingenua ma io sono fermamente convinta che a qualcuno bisogna pur credere. Salvini ha detto e ripetuto che non ha nulla a che vedere con Casa Pound, lo ha rimarcato pubblicamente più di quanto abbiano mai fatto i politici di sinistra nei riguardi degli ultra' antisemiti dei Centri Sociali da cui nessuno ha mai preso le distanze nonostante le bandiere di Israele date alle fiamme. Per quanto riguarda Trump, la sua amicizia con Benjamin Netanyahu risale a vari anni prima del matrimonio di sua figlia con Jared Kushner. Trump è da sempre amico di Israele e la cosa non deve suscitare nessuna sorpresa, molti odiano gli ebrei e Israele ma vi sono anche quelli che provano simpatia, affetto, rispetto, ammirazione per il popolo ebraico. Teniamoceli cari.
Un cordiale shalom

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