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La petizione di IC 26/11/2019
Gentilissima Signora Fait, grazie della pubblicazione e della Sua risposta alla mia lettera riguardante il comunicato della Santa Sede sul conflitto palestinese-israeliano. Concordo, ahimè, sulla vergogna dei Governi, incluso quello italiano, che continuano ad approvare caterve di risoluzioni antisraeliane dal tenore semplicemente assurdo. Però, i politici dei Paesi democratici al voto degli elettori ci tengono eccome: per questo ho aderito alla petizione proposta da IC ed appoggio ogni sforzo di far conoscere la realtà ai concittadini elettori, nella speranza che si crei un movimento di opinione e politico tale da indurre i Paesi occidentali ad unirsi nel fare pressione sui palestinesi perché mutino nettamente e durevolmente atteggiamento. E per la stessa ragione credo sia bene ricordare all’elettorato cattolico, non solo in Italia, che la Santa Sede (cioè il Papa) invita, per l’ennesima volta, israeliani e palestinesi a trattare direttamente e che Abu Mazen ha respinto o ignorato (approfittando di tutti gli appigli che ONU, Unione Europea e singoli Stati gli danno e del sostegno finanziario che gli forniscono) non so quanti inviti israeliani ad incontrarsi e trattare, mentre la Striscia di Gaza, diventata di fatto uno Stato (decisamente canaglia), inonda il territorio israeliano di missili (siamo arrivati ai tre quintali di carica esplosiva) mirando sui civili. Con i più cordiali saluti,

Annalisa Ferramosca

Gentile Annalisa,
la ringrazio per aver aderito alla petizione di IC contro il voto dell'Italia all'ONU. Sono veramente felice di informarla che, mentre speravamo in almeno 100 firme, siamo arrivati, nel momento in cui scrivo, a 1389. Quindi un grande successo che mi auguro porti a qualcosa di concreto e positivo presso il governo italiano. Riguardo alla Santa Sede e all'elettorato cattolico, io penso che lei, con la sua cultura e preparazione, possa diventare un ottimo anello di congiunzione -tra noi e loro- scrivendo ai media cattolici, spiegando le ragioni di Israele, la ferocia delle bande che comandano a Gaza come nell'ANP di Abu Mazen e facendo crollare, con la sua diplomazia (che non è cosa in cui io sono bravissima), quel muro di sottile ostilità e di sospetto che innegabilmente hanno nei confronti di Israele.
Un cordiale shalom

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