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Riflessioni su un'astensione 08/11/2019
Buongiorno Avrei votato anche io a favore alla legge proposta dalla senatrice Liliana Segre. Amo Fiamma Nirenstein per quello che scrive e per come lo scrive. Bisognava votare sì perché l'opinione pubblica a maggioranza lo vedeva giusto senza entrare nei "distinguo" . E' la stessa cosa del taglio dei parlamentari : la gente lo vede come un risparmio, ed è difficile andare a spiegare che altri tagli, ben più pesanti, sono possibili ma meno visibili, e perciò meno impattanti mediaticamente. L'astensione del voto alla legge in oggetto può essere interpretato come un no da chi "la maggior parte" generalizza o, peggio ancora, interpreta a suo uso e consumo per denigrare chi non la pensa come lui. Con stima e affetto a tutta la Redazione invio cordiali saluti

Tiziano Della Cagnoletta

Gentile Tiziano,
lei ha ragione, mediaticamente essersi astenuti è stato come cadere nel tranello calzati e vestiti e il governo giallo rosso, cui non interessa niente dell'odio antiebraico, sta ancora gongolando. Da persona educata nel secolo scorso io avrei fatto diversamente: mi sarei astenuta dal voto, non avrei applaudito ma mi sarei alzata per rispetto davanti a una vecchia signora sopravvissuta. Avrebbero fatto tutta un'altra figura.
Un cordiale shalom

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