Gentilissima Deborah, questi giornalisti che passano ai raggi X ogni virgola contenuta nei tweet del presidente Trump, e che si sono scatenati contro di lui per avere sconsigliato al premier Netanyahu di lasciare entrare in Israele due parlamentari del partito democratico antisemite, antisraeliane e negazioniste, si sono mai indignati quando il presidente Obama con le sue azioni e inazioni ha esposto Israele a pericoli gravissimi ? L'acclamato premio nobel per la pace - premio nobel preso evidentemente sulla fiducia perché non aveva ancora fatto niente - ha infatti collezionato in politica estera una serie di disastri che avrebbero potuto avere conseguenze gravissime per Israele: - Obama non fece nulla per ostacolare la nascita e la virulenta crescita dell'ISIS/DAESH, definito all'inizio da Obama in un'intervista "la riserva di una squadra giovanile di basket" - salvo poi ricredersi quando questi "giocatori giovanili di basket ",con una strage dopo l'altra, erano arrivati ad 80 Km. da Baghdad . - In SIRIA Obama, validamente aiutato in questo dalla signora Clinton, ed incoraggiato anche dal comportamento della Francia, è riuscito a realizzare un disastro che non ha ancora avuto fine. Per un dittatore spietato come Assad non è stato certo difficile comprendere che un avversario come Obama era di fatto la sua migliore assicurazione sulla vita. - Si potrebbe poi aggiungere la destabilizzazione della Libia, le sue fallimentari politiche con l'Iran e con l'Egitto ( è mancato poco perché diventasse una repubblica islamica più grande dell'Iran) ecc. Il premier Netanyahu è stato abilissimo nel condurre Israele indenne fuori da questi letali campi minati ed i giornalisti "politicamente corretti "non possono certo perdonargli questo successo. Un presidente americano che tratta poi Israele come merita , e cioè come l'unico vero alleato, affidabile al 100% ,che l'America ha in Medio Oriente, per loro è inconcepibile. Cordiali saluti
Enrico Stradoni
Gentile Enrico,
Quasi quotidianamente sento in Tv chi si commuove quando viene nominato Obama quasi fosse una specie di messia, salvatore del mondo, e mi chiedo se esiste un Grande Fratello che dirige il gioco fingendo esaltazione e amore per l'ex presidente USA. In ogni redazione esiste una linea politica specifica ma la santificazione di Obama viene fatta ovunque, nei telegiornali, nei talk show, nei giochi a premi, nelle interviste alla gente normale che passa per la strada. Non resta che pensare che l'uomo che ha distrutto il Medio Oriente, che ha messo Israele in grande pericolo, che è responsabile della morte atroce di migliaia di persone per mano dei suoi "giocatori di basket" dell'Isis, abbia un fascino incredibile quanto inspiegabile. Io lo chiamo razzismo alla rovescia, un presidente nero non poteva essere che perfetto e giusto. Da qui il Nobel dato in anticipo senza sapere cosa avrebbe fatto, evento unico nella storia. Obama è anche responsabile dell'invasione dell'Europa da parte dei paesi nordafricani dove furono combattute le, criminalmente chiamate, primavere arabe. Il "popolo bue" del Manzoni è qui a dimostrare come il cervello umano sia pronto ad accettare senza limiti la mistificazione della verità. I media dicono che Obama è buono e santo, dicono che Trump è il peggio del peggio, che Netanyahu è un guerrafondaio razzista e la gente crede incondizionatamente. I media sono il vero potere che fa girare il mondo, che guida la politica, che genera odio o amore a seconda degli interessi in gioco. I media sono il potere che dal 1967 in poi hanno inventato, con la collaborazione di Arafat, il popolo palestinese, una fantomatica Palestina e la convinzione di un Israele " forza occupante" di territori come Giudea e Samaria, da sempre terre ebraiche. La maggior parte dei media, esaltando una politica filoaraba, ha inventato l'antisionismo sdoganando di fatto i sentimenti antisemiti mai sopiti nell'animo umano. Trump è amico affidabile di Israele, lo è di Netanyahu, ha una figlia e dei nipoti ebrei quindi va detestato e deriso. Il suo tweet sulle due dem antisemite ha provocato l'indignazione dei media, gli stessi che restano muti ad ogni accoltellamento che ammazza giovani israeliani.
Un cordiale shalom
