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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Una riflessione sull'ebraismo 12/06/2019

Può darsi che, per qualcuno, Israele non sarebbe ancora del tutto, pienamente, il fulgido esempio di democrazia che risplende nel buio islamico del Medio Oriente, se non vantasse anche questo primato. Ma non tutti i primati hanno lo stesso valore… Io invece, come milioni di altri in giro per il mondo, continuerò a restare attonito di fronte a un'immagine distorta di famiglia, in cui il ruolo di una mamma viene limitato al partorire un bimbo o una bimba, per poi essere scalzato da un uomo che, per quanto buono e amorevole, mai potrà essere una figura materna. Così come, ça va sens dire, nel caso opposto, quello delle due donne di cui una dovrebbe fungere da figura paterna, senza tuttavia poterlo essere affatto. Banalmente. Questa pervicace intenzione di una numericamente irrilevante parte dell'umanità di scardinare l'istituzione divina della "echad" costituita da un uomo e da una donna, progettati dal Creatore per continuare l'atto creativo generando figli, ha un grande successo, oggi, tra coloro che si sentono culturalmente più elevati di chi continua a vedere nelle Scritture ispirate dal Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe un'infallibile guida morale e spirituale. E sia pure così, si prendano pure gioco del Santo d'Israele, di Avinu Shebashammaim, che non è morto, non dorme e non sonnecchia; che è lo stesso ieri, oggi e in eterno; la cui bontà dura in eterno, ma il cui giudizio non lascerà impunito chi, stoltamente, dice in cuor suo che Dio non esiste - oppure se ne fa un'immagine adattata alle proprie convinzioni - e vive di conseguenza. Shalom.

Enrico Alberti

Gentile Enrico,
La cosa che rende grande Israele e fa dell'ebraismo la religione più aperta nonostante alcuni soggetti, pochi, tendenti al fanatismo, è la liberta' di pensiero. Israele è una fulgida democrazia, come lei scrive, che comprende i diritti per tutti i suoi cittadini, nessuno escluso. Forse non tutti sono d'accordo nell'accettare il ministro gay e la sua bella famiglia, chi non lo è può esprimere il proprio dissenso in modo civile. Per i cittadini di Israele avere un ministro dichiaratamente omosessuale con compagno e figli non costituisce motivo di sorpresa o di scandalo. I problemi sono altri e gli israeliani che sono molto realisti e moderni non si occupano della vita privata dei loro politici.
Un cordiale shalom


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