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Oggi, 10 febbraio, ricordiamo la tragedia delle foibe 10/02/2019

Franco Licciardello Ci sta però una cosa da non dimenticare: le foibe era il destino degli sconfitti. Ognuno di noi vede il colore del sangue della propria gente più rosso di quello degli altri, ma gli italiani della IIWW furono solo quelli dell' ultima serie.La grande tematica di fondo rimane i rapporti fra popolazioni confinanti che non hanno trovato un sistema di vita comune

Franco Licciardello

Gentile signor Licciardello,

Le foibe sono state una immensa vergogna, un crimine contro l'umanità. Un eccidio spaventoso perpetrato dalle truppe comuniste contro la popolazione italiana inerme, solo perché erano italiani. Alla tragedia delle foibe seguì l'esodo e la vergognosa accoglienza riservata dall'Italia ai 300.000 profughi. Veniva loro rifiutata persino l'acqua e il latte destinato ai bambini assetati e affamati veniva versato sulle rotaie dei treni. A suggello di tale infamia per 60 anni il partito comunista prima e i partiti di sinistra poi, ne hanno impedito il ricordo, cercarono di osteggiare in tutti i modi il disegno di legge presentato nel 2003 dal governo Berlusconi. Ancora oggi, a più di 70 anni da quella tragedia, c'è chi nega le foibe, lo fa l'ANPI senza vergogna, lo fanno alcuni miserabili dei centri sociali che vanno a vandalizzare i vari simboli del Ricordo imbrattandoli con la falce e il martello. Una macchia nera per l'Italia che ha coperto quella tragedia per troppo tempo, ammazzando quelle 11.000 persone, tutti civili anche bambini, una volta di più per ogni anno di scandaloso oblio.

 Shalom


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