martedi` 23 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






L'Espresso contro Israele 27/11/2018

Vi ricordate di Giuseppe Catozzella, colui che ha scritto il "reportage" sull'Espresso? Fatevi un giro sulla sua pagina Facebook e leggete cosa scrive. Dice di essere vittima di attacchi e minacce (solidarietà), e questi attacchi e queste minacce testimoniano che lui ha ragione (mi sfugge la logica, ma pazienza). Esperienza personale: gli ho chiesto come mai ha scritto che "l'occupazione israeliana" è una "conseguenza" della creazione dello stato di Israele (cosa che potrebbe avere detto tranquillamente Khomeini). Lui mi ha risposto che non ha scritto niente di simile (falso, basta leggere il reportage) e mi ha bannato (alla faccia della discussione democratica che dice di volere). Niente di male, per carità, me ne faccio una ragione, ma se questi personaggi scrivono sui principali periodici italiani siamo messi davvero male. E Marco Damilano? Niente da dire? Shalom.

Alessandro Parravicini

Gentile Alessandro,
E meno male che Giuseppe Catozzella non scrive sul suo profilo di essere minacciato dal Mossad. Purtroppo la stampa italiana è in pessime mani e più passa il tempo più regredisce. La verità e l'etica sono andate a farsi benedire e i giornalisti che si credono semidei rispondono alle critiche bloccando i propri interlocutori su Facebook oppure ricorrendo alle vecchie care querele. Il servizio su Israele pubblicato dall'Espresso è un esempio ripugnante dell'abisso in cui sono precipitati molti media. Devo ammettere che le prime righe del servizio mi hanno fatto ridere perchè non si può scrivere "All'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv vengo detenuto per quattro ore, scalzo, al freddo di una stanza spoglia con indosso soltanto una maglietta." Oggi, 26 novembre, avevamo in Israele 25 gradi quindi dubito potesse avere freddo neanche fosse stato detenuto in una cella siberiana dell'ex URSS, se poi era scalzo e in mutande evidentemente se lo meritava, uno non va in giro con i simboli del terrorismo palestinese e pretendere che Israele gli stenda il tappeto rosso. Sul silenzio di Marco Damilano stendiamo un non pietoso velo, segue la solita linea anti-israeliana e menzognera dell'Espresso.
Un cordiale shalom
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=12&sez=120&id=72764


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT