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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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L'unico Gesù che sia mai esistito 19/11/2019

Quando, l'altro ieri, su La Stampa TV Cultura, è stata pubblicata la "clamorosa" notizia di un nuovo ritratto di Gesù, ho subito guardato con interesse il video. A me è parsa, più che una notizia, una burla; perché, se di ritratto si può davvero parlare, di certo chiunque guardi il filmato o anche soltanto le foto che IC riprende da un articolo del Corriere della Sera, con il solo buonsenso è portato ad arrivare alla stessa mia conclusione. La ricostruzione (che mi auguro non sia opera di studiosi seri), oltretutto smentisce quanto nell'articolo è scritto circa i capelli, che sono sì ricci, ma non propriamente corti. Sembra infatti una capigliatura in voga fra gli uomini afroamericani negli anni '70. Fatta questa riflessione su una non-notizia, pubblicata dalle due testate che ho già nominato, oltre alla Gazzetta del Mezzogiorno (ma di sicuro anche da altre), mi permetto di contestare ciò che il commento di IC vuole sottolineare in modo molto forte. L'ebreo Yeshua di Nazaret, ovviamente, non fu battezzato da bambino; ma da adulto assolutamente sì: da suo cugino Yohanan - figlio del sacerdote Zekaryah e di Elisheva - profeta di cui parlano tutti i Vangeli, definendolo ὁ βαπτιστὴς, il battezzatore, il quale impartiva a coloro che andavano da lui presso il fiume Giordano - tutti ebrei - un battesimo (βάπτισμα) di purificazione o ravvedimento, cioè un'immersione in acqua corrente, in ebraico tvilah. Quindi, il quasi invisibile dipinto del VI sec. d.C. che raffigurerebbe un uomo adulto (non è certamente un bambino, quello dell'immagine a destra dell'articolo!) nell'atto del ricevere il battesimo per immersione, non fa che attestare che il battesimo degli infanti per aspersione era una pratica sconosciuta al tempo degli apostoli. L'ambiente del tutto ebraico in cui i fatti relativi a Yeshua di Nazaret si svolsero, e che in tutti e quattro i vangeli emerge in modo chiarissimo - naturalmente, per chi si toglie le lenti colorate dell'antigiudaismo cristiano storico - rendono la considerazione della redazione di IC quantomeno imprecisa.

Il mio più cordiale Shalom!

Enrico Alberti

Gentile Enrico,

Tutti abbiamo visto l'immagine di quello che viene fatto passare per Gesù e che, come giustamente lei scrive, non è certo l'immagine di un bambino. Quello che si evince da questa storia è il voler far passare il supposto Gesù come battezzato da piccolo, rito inesistente tra gli ebrei, quindi miracolosamente cristiano prima dell'avvento del cristianesimo. Ho già scritto, e lei lo conferma, che Gesù di Nazaret ovvero Yoshua di Nazaret ovvero Yoshua ben Josef, fu battezzato da suo cugino in età adulta come atto di purificazione, questo sì in uso tra gli ebrei dai tempi più antichi. La pratica non veniva naturalmente applicata ai bambini prima del Bar Mitzvà, cerimonia che segna l'entrata nell'età adulta. Il tentativo in atto da troppo tempo è di degiudeizzare Gesù, l'ebreo, e con lui tutta la storia di Israele antico e presente.
Da anni passa, purtroppo anche nelle scuole, la falsità di Gesù palestinese quando la verità è che nacque a Betlemme in Giudea e, secondo la tradizione, crebbe a Nazareth in Galilea. Non esisteva nessuna regione denominata Palestina.

Un cordiale shalom


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