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Una chiesa in vendita all'asta 28/10/2018

Gentilissima Signora Fait, nel caso di Bergamo, non si tratta di una chiesa ‘vuota’ per mancanza di fedeli. Era la cappella di un complesso ospedaliero ora destinato ad altro uso e, dopo la chiusura del vecchio ospedale, era stata data in comodato alla comunità ortodossa romena, la quale ha anche partecipato all’asta per acquistarla, ma ha offerto, purtroppo, una somma inferiore. Leggo, però, in questo momento che il governatore della Lombardia ha annunciato che la Regione intende esercitare il diritto di prelazione sull’edificio, che è soggetto a vincolo storico-artistico (e mi chiedo in che termini fosse stato redatto il bando, se una comunità islamica ha ritenuto che l’edificio potesse essere adatto alle sue esigenze di culto). Speriamo in bene! Con i più cordiali saluti,

 Annalisa Ferramosca

P.S.: Un vivo ringraziamento ad Israele per aver provveduto ai necessari restauri della Cappella di S. Michele nel complesso della Basilica del S. Sepolcro, stanziando anche i relativi fondi. Copti ed etiopi, ortodossi entrambi, disputano sulla proprietà della Cappella da decenni, invocando provvedimenti di epoca ottomana e sentenze israeliane (pare che entrambe le comunità abbiano adito, in momenti diversi, i tribunali israeliani e sarebbe per me molto interessante sapere se davvero abbiano ottenuto, e come, sentenze incompatibili fra loro) e, purtroppo, il geloso amore per il più santo dei Luoghi santi cristiani di tanto in tanto scalda gli animi oltre il livello di guardia.

 

Gentile Annalisa,

 premetto che non capisco come si possa vendere una chiesa, patrimonio storico e culturale del Paese, tra l'altro costruito con i soldi pubblici. Mi risulta inoltre ancora più incompresnibile che si possa accettare di venderla ai musulmani, anche se hanno vinto l'asta, i quali nei loro paesi le bruciano e ammazzano i cristiani, senza contare che se uno tocca solo una pietra di una qualsiasi moschea, si ritrova con la testa mozzata.
Queste però sono mie personali opinioni. Fortunatamente tutto è stato bloccato grazie alla Lega e al governatore della Lombardia Attilio Fontana: “La Chiesa dei Frati – spiega il governatore – è vincolata dal Ministero dei Beni culturali e la sua vendita può essere effettuata solo con le modalità disposte dal decreto legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 in materia di Beni artistici, il quale prevede che la compravendita del bene possa avvenire solo se lo Stato, la Regione o il Comune non eserciti il diritto di prelazione dell’acquisto. Diritto di cui la Regione ha intenzione di avvalersi”. Pare inoltre che i cittadini di Bergamo siano in rivolta e abbiano deciso di barricarsi in chiesa. https://voxnews.info/2018/10/26/bergamo-lega-blocca-islamici-chiesa-ricomprata/?fbclid=IwAR1nTLadKboUIbfg0XDhNn5UwvQAo0mJNNWSm_dd9wvElTqmwh3dQW9mM5Q  Questa sarà purtroppo una vittoria di Pirro, anche se meglio di niente, perchè l'invasione islamica in Europa non si ferma e non lo fa solo con gli attentati, quelli servono a spaventare e a destabilizzare. La vera invasione è silenziosa, cosa di cui i media per lo più non si accorgono. Hanno i soldi, hanno la debolezza dell'UE, hanno la simpatia di molti ipocriti buonisti e una gran voglia di fare del continente un grande califfato. Mi auguro che la cittadinanza e le autorità di Bergamo l'abbiano vinta.
Riguardo agli ultimi accadimenti presso la Basilica del Santo Sepolcro, la storia delle dispute è antica. Ricordo che, quando si dovevano restaurare le colonne all'interno della Basilica, Israele fu bloccato proprio dalle liti fra i vari greuppi cristiani. Per evitare disgrazie fasciò le colonne con delle lastre di acciao in attesa di un accordo tra le parti. Alla fine riuscirono a terminare i lavori, ma dopo mesi.

 Un cordiale shalom

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=72497&fbclid=IwAR1N4m8lZTXXRYu3-DaDW2G_0Gs_JB_A1BaeBSh-38MXc8JCxVYE9bFAnwk  


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