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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Attacchi mediatici 21/05/2018

Gaza. Mi ha fatto molto male vedere e sentire le parole di Diego Bianchi appoggiare in tutto e per tutto le tesi di Hamas. Prima di essere partigiani o meglio tifosi di una delle due parti il giornalista serio ha il DOVERE di informarsi. Di farsi delle domande. Nel caso specifico esistono due versioni quella di Hamas e quella di Zahal (esercito di difesa di Israele). Almeno per onestà intellettuale andrebbero citate tutte e due. Inoltre ci sono foto, filmati, dichiarazioni di Hamas che affermano che almeno 51 delle 60 vittime erano militanti attivi del movimento. Ci sono dichiarazioni di abitanti di Gaza che affermano di essere stati pagati 100 dollari per partecipare spontaneamente (!). Ci si domanda poi come si possa passare sotto silenzio la partecipazione di neonati, bambini, e giovani adolescenti ad una manifestazione che si sa cruenta a priori. Ci si indigna per la morte di una neonata (tra l’altro malata cardiaca terminale) per aver respirato i gas lacrimogeni e non una parola sugli indegni genitori che ce l’hanno portata. Magari poi da noi metteremo in croce il padre che ha lasciato morire sua figlia di un anno dimenticata in auto. La genia dei giornalisti ha una gravissima responsabilità sui conflitti in essere. Non sa dire che il re è nudo, togliendo e spuntando le armi della propaganda. Sbugiardando l’Unesco, quando dice che Gerusalemme non appartiene al popolo ebraico o Abu Mazen nelle sue uscite orrendamente antisemite il giornalista ha l’enorme potere di tagliare alla base le radici dell’odio. Se si schiera in modo acritico tradisce se stesso, la sua professione il suo pubblico. P.S. Ho intenzione di formare un movimento pacifico per richiedere, invadendo la Croazia, di restituirci Fiume. Volete aderire?

Lello Abbina

Gentile Lello,
Gli attacchi mediatici contro Israele sono quotidiani come il pane, qualsiasi sia il programma, mattino, pomeriggio o sera, c'è qualcuno che condanna Israele, che difende Hamas, che accusa Zahal. Lei dice che ogni giornalista, prima di esprimere giudizi, dovrebbe informarsi. E' vero ma crede che non sappiano che i manifestanti sono tutti pagati, che bambini, neonati e donne vengono usati come scudi umani, che il 90% dei morti erano terroristi affiliati a Hamas? Sanno tutto perfettamente ma non lo dicono perchè non vogliono o non possono infrangere la macchina della manipolazione dell'informazione. A parte Franco Di mare, nessuno dei giornalisti o della gentaglia che fa opinione in TV si è mai chiesto che ci faceva in mezzo al fumo dei copertoni bruciati, alle bombe, agli spari da ambo le parti, una neonata malata? E non è la sola, di bambini di pochissimi mesi ce ne sono per ogni famiglia che viene pagata per andare al confine. Certo, i giornalisti hanno una grandissima responsabilità, sono loro i fautori dell'odio che ogni giorno viene riversato su Israele. I giornalisti e la classe politica che si alimentano gli uni con gli altri. Io chiederei non soltanto di restituirci Fiume ma tutta l'Istria e la Dalmazia. Perchè accontentarsi?
Un cordiale shalom


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