E un vero schifo. Ormai quasi totalità delle testate giornalistiche e le reti televisive vogliono inculcare nell'opinione pubblica che Israele è il male assoluto facendo dimenticare tutto l'orrore, la falsità, la violenza, la mancanza di democrazia, l'ignoranza che circonda questo piccolo ma grande paese.

 Umberto Abenaim
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 Ho visto un pezzo di piazzapulita proprio dove compariva un cartello relativo alla bambina morto per problemi cardiaci. Si sapeva già che Israele non c'entrava nulla. Lo sapevamo noi, ti pare mai che non lo sapessero i giornalisti? Eppure si continuava a sostenere la responsabilità di Israele. Nessuno si chiedeva cosa ci faccese lì un bambino di 8 mesi. Non ce l'ho fatta e ho cambiato canale. Ora mi chiedo: perchè nascondere la verità alla gente? Qual è lo scopo? E questi "giornalisti" dormono tranquillamente la notte sapendo che hanno spinto i loro ascoltatori all'odio verso degli innocenti?

Andrea Maestri
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 Lo scopo è condizionare l'opinione pubblica. Non viene pagata l'informazione corretta, viene pagata l'informazione funzionale alla manipolazione del consenso-dissenso. Vi faccio un esempio. Freccero è un guru della comunicazione tv. Quando uscirono le immagini delle popolazioni siriane colpite col gas, lui disse in tv che si trattava di una messinscena (solo quelle?e allora anche le foto patinate e ritoccate della campagne mediatiche anti-Israele!) per giustificare i bombardamenti occidentali (che poi colpirono solo le fabbriche di armi chimiche, ma fu presntato come se l'atto guerrafondaio in Siria fosse il bombardamento occidentale). I filosiriani filorussi filoiraniani hanno negato l'uso dei gas, l'inchiesta internazionale è stata dilazionata, ora hanno trovato effettivamente tracce di clorina ma ai nostri media non interessa più. Sono campagne mediatiche, che si giovano di finanziamenti anche ingenti, funzionali a suscitare sdegno a comando.

 Alessandra Pontecorvo
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Gentili Amici,

 Manipolare l'opinione pubblica attraverso menzogne e mezze verità o omissioni è un vero e proprio lavoro per certi giornalisti. Nel caso di Israele forse non sempre si tratta di odio vero e proprio ma di condizionamento ideologico. Israele è un paese occidentale, ricco e evoluto quindi da condannare secondo i principi del buonismo terzomondista. A questo basta aggiungere quel pizzico di veleno, che non manca mai, contro gli ebrei e l'intruglio è pronto. Secondo queste persone Israele non dovrebbe difendersi, per certuni forse non dovrebbe nemmeno esistere. Sono sicura che tutto questo ha a che fare con tanti soldi che, se non entrano direttamente nelle tasche dei giornalisti, entrano però nel sistema. In parole povere, l'occidente, attraverso i media e la politica che li manovra, sta distruggendo se stesso, passando per Israele. Non sanno però che Israele non si lascerà coinvolgere nè travolgere perchè, a differenza della vecchia Europa, stanca e paurosa, ha una gran voglia di vivere.

Un cordiale shalom