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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Papa Bergoglio e donald Trump 10/01/2018

Il Papa può essere criticato come chiunque e se vuole abbattere i muri cominci con quelli del suo stato e accolga lui per primo gli immigrati. Predicare bene e razzolare male è una specialità della chiesa che gli dobbiamo pagare pure l' imu e molto altro

Gianni Franco

Gentile Gianni,
come spesso accade ai politici, anche il Papa ama predicare bene e razzolare male. Le Mura Leonine sono là, intatte, dall'anno 850 e ormai abbatterle sarebbe come distruggere qualsiasi altro monumento antico di Roma. Sarebbe però intelligente da parte del Vaticano evitare almeno di criticare i muri o le barriere che altri costruiscono per difendersi come succede a Israele. Ripetere "costruiamo ponti non muri" può funzionare come slogan di propaganda ma è la solita ipocrisia buonista senza capo nè coda e irrealizzabile finchè nel mondo esisteranno guerre e terrorismo islamico. Fermarsi a pregare davanti al muro di Betlemme è stata una delle azioni più crudeli e offensive di Bergoglio contro Israele ben sapendo che proprio grazie a quel muro i cittadini israeliani riescono a non essere più massacrati dai terroristi suicidi palestinisti che entravano nel territorio israeliano da Betlemme e facevano stragi quotidiane con centinaia di morti. Che il papa si preoccupi dello status quo e continui a ripeterlo per criticare la decisione di Trump su Gerusalemme capitale, è un altra offesa a Israele ma soprattutto alla VERITA', sapendo perfettamente che è solo da quando Gerusalemme è stata liberata che tutti , cristiani, musulmani ed ebrei hanno libero accesso ai propri luoghi santi. Quando la Capitale era occupata dalla Giordania un altro muro chiuedeva il Kotel impedendo agli ebrei di avvicinarvisi e sul Monte del Tempio era permesso salire solo ai musulmani. Inoltre Bergoglio non ha mai detto una sola parola sui fedeli ebrei che, ancora oggi, possono salire sul Monte solo in determinate ore e giorni permessi dal Waqf e quando vi riescono sono accolti da violenze, sputi, urla e sberleffi da parte di donne, bambini e uomini musulmani pagati all'uopo. Bergoglio non parlerà mai di Gerusalemme capitale di Israele perchè rifiuta questa realtà che fa parte della poltica antisemita/antiisraeliana che la Chiesa di Roma porta avanti da sempre. Lei ha perfettamente ragione, il Papa può essere criticato come chiunque dal momento che parla di politica, si intromette nelle decisioni dei vari stati nazionali, lui stesso bacchetta senza problemi tutti ....meno l'islam... quindi fa, in tutti i sensi, il politico non quello che dovrebbe essere il suo compito principale cioè Pastore di anime.
Un cordiale shalom
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=69037


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