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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Israele e Terra Santa 17/12/2017

Secondo il Jerusalem Post, il sindaco di Nazareth ha cancellato solo le “rappresentazioni artistiche su palchi/palcoscenio”, conservando, oltre all’albero di Natale in piazza (ed ai riti religiosi, su cui non ha voce in capitolo), anche la tradizionale parata natalizia, il mercato di Natale ed i non meglio precisati ‘programmi della Città vecchia’ (intesa come centro storico di Nazareth). Quello che veramente mi indigna è che abbia motivato la conservazione di parte delle celebrazioni con le esigenze commerciali della città: nemmeno una parola per il rispetto dei sentimenti religiosi dei cristiani, residenti, pellegrini o turisti che siano! - i prelati cattolici (il Custode di Terra Santa da che esiste, il Patriarca da quanto è stato ricostituito il Patriarcato Latino nel XIX secolo) hanno sempre avuto la loro sede a Gerusalemme, chiunque la governasse, perché è la Città Santa (anche) per i cristiani, il cuore della cristianità (Roma è solo la ‘sede amministrativa’ del cattolicesimo). Quanto ai diplomatici della Santa Sede, la stessa persona (oggi, credo, mons. Girelli) ricopre simultaneamente il ruolo di Nunzio in Israele (al cui Presidente presenta le credenziali) ed a Cipro e di Delegato per Gerusalemme e la Palestina.

Annalisa Ferramosca

Gentile Annalisa,

Il sindaco Ali' Salam non tiene in nessuna considerazione i sentimenti religiosi dei cristiani ed è vero che non abolisce tutto durante le Festività soltanto per ragioni commerciali. Purtroppo questo fa parte dell'arrogante prevaricazione dei musulmani nelle città a popolazione mista (Così è stato a Betlemme da dove i cristiani, che erano il 90%, sono praticamente scomparsi). Sono d'accordo con lei che Gerusalemme sia la Città Santa anche per i cattolici ma credo che i diplomatici, almeno nei discorsi ufficiali, dovrebbero usare il termine giusto quando parlano di Israele. Non Terra Santa quindi ma semplicemente Israele, non è tanto difficile!

Un cordiale shalom


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