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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Biblisti cattolici in convegno 22/03/2017

Riporto la mail che ho inviato ieri a don Mazzini. Poca cosa, ma ho avvertito il bisogno di dissociarmi e di protestare per questo ennesimo insulto. Buona giornata.

Laura Malchiodi

Buon giorno, sono cattolica, praticante, e la prima stesura del programma e del titolo del convegno che si terrà in settembre a Venezia mi ha imbarazzata tantissimo. Ho deciso di scrivere questa mail perché so che molti ebrei e cristiani hanno sofferto come me per questo ennesimo incidente. Lo scopo della mia lettera è quello di comunicare la sofferenza che provano tanti cristiani di fronte a episodi come questo, che feriscono, umiliano e quindi ostacolano il già difficile cammino di conoscenza e di dialogo ebraico-cristiano. Le parole pesano, soprattutto quando sembrano evocare (come in questo caso) un passato buio della Chiesa, che si sperava chiuso con Nostra Aetate. Ho letto la Sua intervista, nella speranza di trovare conforto, ma mi ha lasciato uno spiacevole amaro in bocca. Provo a spiegarle il perché. Ho trovato infelice la frase iniziale: Più che un' autodifesa il desiderio di fare chiarezza. Lo stupore per una polemica fondata su basi che «semplicemente non esistono».

Gentile Laura,

Il convegno dei bibilisti italiani a Venezia ci riporta indietro di qualche secolo verso l'antigiudaismo da cui ebbe inizio l'odio per gli ebrei che ha intossicato il continente europeo fino ai nostri giorni. Quel convegno da cui, naturalmente, gli ebrei sono stati esclusi, suggellerà il legame e la mai celata simpatia del cristianesimo per l'islam e porrà un muro tra il papato e gli ebrei verso i quali Bergoglio ha dimostrato di non provare alcun trasporto. Meno male che dal Vaticano partono sempre appelli a costruire ponti e non muri. Si, li fanno i ponti ma non con gli odiati ebrei, figli di una religione " elitaria che ha come conseguenze il fondamentalismo e l'assolutismo". Per questi biblisti e , evidentemente per il Papa che li ha salutati con entusiasmo, la Torah è la colpa di tutto, anche della violenza islamica sempre giustificata. Sinceramente sono disgustata e la ringrazio per aver scritto all'Avvenire anche se so che il giornale dei vescovi sarà sordo al suo accorato appello. L'odio per gli ebrei non ha fine e, mi spiace dirlo, ancora oggi ne è responsabile la Chiesa di Roma. I tentativi di avvicinamento dei precedenti pontefici e gli sforzi di molti amici cattolici sono stati vanificati. Ne avevo avuto sentore durante la visita di Bergoglio in sinagoga, la sua freddezza, il suo evidente imbarazzo di trovarvisi erano chiari e lampanti, primo indizio della sua antipatia verso gli ormai ex "fratelli maggiori". Leggendo il messaggio che esce da quel convegno ha pensato all'Inquisizione.

Un cordiale Shalom


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