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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Gli errori e le viltà di Ben Jelloun
04/02/06

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera inviata a La Repubblica.
 
L'articolo  dello  scrittore  marocchino  Ben  Jelloun    relativo  alle  vignette  su Maometto ( Repubblica  del  4/2/06),e'  piuttosto   fuorviante.
L'opera  di  Giovanni  da   Modena  (  che  non  e'  una  tela ,  come  dice  Jelloun  ,  ma  un  affresco )   non  si intitola
' Maometto  all'inferno  ''  ma '' Il giudizio  universale''  e  prende  spunto  dalla '' Divina  Commedia''Non  ha  nulla  di grottesco  (  il grottesco  e'  ben  altro  rispetto  a  quello  che  sembra intendere Jelloun)  ,
  ma  va  collocata  nel  periodo  storico  di  riferimento.
A  quel tempo  i cristiani odiavano  i  musulmani   e  i  musulmani  odiavano  i  cristiani.Non  era  bello  ,  ma  era  cosi'
Infine  , l'affresco  non  e'  in  una  chiesa   qualsiasi  ,  ma  nella basilica  di  S. Petronio  a  Bologna e  non  e'  '' nascosto''.
Evidentemente  Jelloun  quell'opera  non  l'ha  mai  vista.
Costruire  un  ragionamento , come  fa  Jelloun  , basandosi  su   dati   inventati ,   e' un'operazione puerile.
Spero  che  Repubblica       vorra'  rettificare  le  inesattezze  dello  scrittore.
Un ulteriore  particolare  di  questo impresentabile
'' intellettuale''  marocchino  tranquillamente  imboscato  a Parigi
e'  il seguente.Criticato  qualche  anno  fa  perche'  si era a suo tempo  guardato  bene dal  condannare  la  ferocia  con cui  venivano  trattati
i  progionieri  politici  nel  carcere  marocchino  di Kenitra ,   il  coraggioso  Jelloun risèpose '' io  sono  un letterato  ,  non  mi occupo di politica''.
Comunque   rassegnamoci : prevedo  il  Nobel   per  questo  scrittore.
Perche' ?
Ma perche'  ormai    il  Nobel  viene  dato  con  un'ottica
 politicamente  corretta    piu'  che  letteraria  :  una  volta  ad  un africano ,
una  volta  ad  un  comico  di  sinistra , bravo  ,  ma
dalla produzione  letteraria  pressoche'  nulla, adesso  potrebbe essere il tempo  di  assegnarlo ad '' un intellettuale islamico  che  coniuga l'islam  con  la democrazia''.
E  chi  se  ne  frega  di  Kenitra!

lettera firmata

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