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Deborah Fait
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La colletta del Papa per la cosiddetta Terrasanta 30/03/2021
La colletta del Papa per la cosiddetta Terrasanta
Commento di Deborah Fait

A destra: Luigi Sandri

L'Adige, il quotidiano di Trento, pubblica un articolo firmato da Luigi Sandri dal titolo "Perché la colletta in Terra santa" in cui spiega come gli arabi di quei territori, erroneamente chiamati "palestinesi", abbiano tanto bisogno di soldi per affrontare le ristrettezze economiche causate dalla pandemia. Una frase mi ha particolarmente colpita:" Nel Venerdì santo del 2021 si tiene la tradizionale colletta per sostenere le iniziative che, aiutando quelle popolazioni, in definitiva favoriscono la pace". Luigi Sandri, giornalista specializzato in teologia presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma, accreditato presso la stampa della Santa Sede, è ora informatore religioso presso alcune riviste e quotidiani ma forse le sue informazioni sono del tutto infondate dal momento che l'equivalenza "soldi-palestinesi-pace" è un ossimoro. I palestinesi, musulmani e cristiani, ricevono somme pari a 3.100 dollari pro capite contro i 174 dollari dati ai congolesi e 74 dollari ai pakistani (fonte Rights Reporter), miliardi di dollari quindi che non si sa in quale buco nero vadano a finire.  Un mare di soldi che potrebbero rendere i palestinesi benestanti anziché fare la questua al mondo intero,  senza parlare dei conti privati di Abu Mazen e famiglia e di tutta la nomenclatura palestinese di Fatah e Hamas. Tutti sanno che i palestinesi sono letteralmente ricoperti di soldi come nessun altro popolo al mondo, dall'ONU, dalle ONG, dall'Europa, dai paesi donatori e dal Vaticano ma nessuno sa come vengono usati i miliardi che ricevono, di certo si tratta di una truffa grandiosa e globale: il mondo li finanzia generosamente e senza controllo e i loro capi spendono i soldi in ville con piscina, per finanziare il terrorismo, armi, missili, bombe, per mantenere i terroristi in galera e le loro famiglie e per rimpolpare i  loro conti esteri. Ipocritamente si continua a dare a Israele la responsabilità del sottosviluppo palestinese,  come scrive anche Luigi Sandri :"…Il primo paese (Israele) è tecnicamente molto avanzato e ormai covid-free; ma non il secondo! (quello che lui chiama Palestina)" Ehhh beh, ehhh beh, non è una colpa essere tecnicamente, socialmente, culturalmente avanzati, lo è non esserlo nonostante i tanti soldi e gli aiuti che quella popolazione riceve.  Siamo sicuri che servano anche le collette per quella che viene ipocritamente chiamata Terra santa? I cristiani di Israele non hanno di che lamentarsi, vivono bene come ogni cittadino dello stato, godono della democrazia e attualmente, come tutti, del vaccino anti-covid ma forse il Vaticano dovrebbe occuparsi  dei cristiani che vengono massacrati nei paesi arabi da terroristi finanziati anche dagli allocchi occidentali.          

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Luigi Sandri conclude scrivendo che nel 2020 il Vaticano ha raccolto più di 7 milioni di dollari…"Cifra importante ma impari per sostenere tutte le iniziative sociali della Custodia, miranti a favorire solidarietà e riconciliazione tra persone di tutte le religioni a Gerusalemme e dintorni". Ci vuole ben altro, bisognerebbe capire che l'unica religione che parla di morte e di violenza non andrebbe servilmente adulata dal Papa in giù fino all'ultimo francescano della Custodia e che i miliardi che l'AP riceve dovrebbero essere distribuiti tra la popolazione sia cristiana che musulmana per dare benessere a tutti indistintamente, per incoraggiare una cultura che non sia di odio e una vita che non sia da barbari.

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Deborah Fait
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