Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Rula Jebreal verso Sanremo? Ritratto di un'odiatrice di Israele 03/01/2019
Rula Jebreal verso Sanremo? Ritratto di un'odiatrice di Israele
Commento di Deborah Fait

A destra: Rula Jebreal

Chissà cosa è saltato in mente a Amadeus di invitare Rula Jebreal a fare la valletta a San Remo. Forse vuole dimostrare che non tutti gli "uomini bianchi sono razzisti e sessisti" come la Jebreal accusa ogni volta che appare in TV. Una partecipazione ridicola e controproducente visto che la signora in questione ha dimostrato ampiamente di disprezzare gli italiani e tutti quelli che non la pensano come lei. Se ne era andata dall'Italia anni fa accusandoci tutti di essere razzisti e fascisti, è approdata in America dove ha sposato Julian Schabel, un miliardario ebreo americano che le ha finanziato un film tratto dal suo libro Miral,  in cui racconta la condizione dei poveri bambini palestinesi. Un libro insignificante il cui unico motivo di successo è di essere scritto da una che si definisce palestinese. Con queste premesse il film è stato presentato, nel 2011, addirittura, e nonostante le proteste di Israele, nella sala dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e , in seguito, al Festival del Cinema di Venezia. Potere dei soldi e della fama della fisioterapista-scrittrice-giornalista-docente universitaria (!?), opinionista e futura valletta. Avevo già scritto anni fa che non capivo come la Jebreal avesse potuto scrivere un libro dal momento che i suoi pensieri non sono mai andati al di là degli stereotipi contro tutto quello che lei etichetta essere fascista, sessista, sionista. Odia Israele, paese di cui ha il passaporto, e non si fa scappare l'occasione per accusarlo di nazismo (una parola che è parte del suo lessico quotidiano) , viene a cercare fortuna in Italia e la trova, non certo per motivi professionali ma presentandosi come "palestinese esperta di Medio Oriente", qualifica che in occidente, ma soprattutto in Italia, apre tutte le porte e stende i tappeti rossi. Un altro motivo di successo potrebbe essere, anzi è, il suo aspetto. Per evitare di dire quanto poco valga come opinionista politica, la frase più sentita è "Bella è bella, niente da dire" infatti non ci sarebbe niente altro da dire sulle sue esternazioni se non stendere un velo pietoso. E' famosa la battuta di un ospite (si sussurra sia stato il professor Giulio Sapelli) di una trasmissione politica televisiva che l'ha definita "una gnocca senza testa". Innanzitutto chiariamo le cose, Rula Jebreal è nata a Haifa in Israele ( che lei lo consideri Palestina è solo una ridicola battuta di propaganda) quindi è un'araba israeliana, non una palestinese poiché uno stato con quel nome non esiste e i palestinesi non esistono come popolo. A questo punto apro parentesi perché è doveroso riportare le parole di un membro dell'OLP Zuhayr Muhsin: "Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l'unità araba contro lo stato di Israele. In realtà oggi non c'è differenza tra giordani, palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell'esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poiché gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l'esistenza di un distinto "popolo palestinese" da opporre al sionismo. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania." (dall'intervista di James Dorsey del quotidiano olandese Trouw, 31 marzo 1977).

Tornando a Rula, è famosa la sua arroganza durante i talk show cui partecipa, urla, interrompe regolarmente, accusa chiunque non si trovi d'accordo con lei di essere fascista, nazista, sessista ( lo ha urlato anche in faccia a un'esterrefatta Giorgia Meloni). E' severamente vietato non essere conformi al pensiero di una che, oltre ad essere donna, è anche musulmana e di pelle scura. Considera anatema qualsiasi interruzione ai suoi discorsi senza capo né coda, pieni di accuse contro chiunque non annuisca entusiasticamente, come fa Corrado Formigli che la invita regolarmente nella sua trasmissione,  alle sue parole e alle sue offese.  E' passato alla storia il  confronto nella trasmissione Piazza Pulita, con Nicola Porro che si era permesso di obiettare e che si è sentito apostrofare come "uomo bianco".  il giornalista, educatamente, tentava di intervenire nel fiume di parole che uscivano dalla bocca della Jebreal,  quando lei si è messa a urlare " Non alzare il dito, questa si chiama violenza, sei un uomo bianco che urla addosso a una donna come me". C'è mancato poco che non accusasse l'ammutolito e sbalordito Porro di femminicidio. Naturalmente le accuse di nazismo e le offese a giornalisti non conformi al pensiero unico di cui è portatrice non si contano, fanno parte del personaggio violento e negativo che rappresenta. Il povero Ernesto Galli della Loggia, professore in politologia, sempre timido e educato, si è sentito apostrofare come un vecchio che… "scrive un paio di cose sul Corriere. Cosa mi importa di quello che dice,  lei che non parla nemmeno l'arabo e non ha visitato quelle zone! Lei sta al Corriere a scrivere due cose, ma non conosce la realtà!" Insomma a Rula Jebreal tutto è permesso e, anziché sbatterla fuori dagli studi dove si comporta come una persona maleducata e arrogante, i conduttori che la ospitano ridono divertiti. Negli USA, dove veniva invitata ai talk show come "esperta di Medio Oriente", è stata sistemata a dovere dal conduttore Bill Maher che, dopo l'ennesima accusa di essere nazista e sessista, le ha risposto in malo modo tra gli applausi scroscianti del pubblico che probabilmente e finalmente aveva capito con chi aveva a che fare. Dopo essere fuggita da un'Italia fascista, è anche scappata dall'America di Trump che " ha le stesse idee di Hitler". Tra le varie fughe da un paese all'altro dell'occidente nazista, stranamente non ha mai contemplato la possibilità di trasferirsi in un paese musulmano dove, secondo lei, esiste la libertà.  Personalmente non guardo Sanremo dall'epoca de "Le mille bolle blu" ma chi assisterà all'edizione di quest'anno non osi criticare perché sarebbe immediatamente accusato di sovranismo, leghismo, razzismo da tutti i media di sinistra e non oso pensare a cosa potrebbe uscire dalla bocca di Rula Jebreal. La bagarre sui social è già iniziata, vedremo come andrà a finire.

Immagine correlata
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui