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Deborah Fait
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La nazionale italiana cantanti non sa dove sia Gerusalemme 30/10/2019
La nazionale italiana cantanti non sa dove sia Gerusalemme
Commento di Deborah Fait

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Alcuni partecipanti della nazionale italiana cantanti con la maglietta con scritto "Terra santa"


Protestare serve, serve sempre e, nel caso di Israele e di tutte le panzane che si leggono in proposito, il computer è l'unico mezzo che abbiamo e spiego il perché. Questa mattina un'amica ha pubblicato su facebook una fotografia di un gruppo di personaggi più o meno conosciuti della famosa squadra Nazionale Italiana Cantanti, quella che va a giocare a calcio in nome della pace nel mondo. Queste persone tenevano tra le mani una maglietta per promuovere alcune partite di calcio a Gerusalemme e a Betlemme. Sulla maglietta è disegnato un grande cuore con la scritta "TERRA SANTA – 28-31 ottobre 2019". Poi, siccome al peggio non c'è mai fine, sul loro profilo FB, avevano annunciato l'avvenimento con questa parole: "GERUSALEMME – TERRA SANTA Vi presentiamo la T-shirt da gara per la partita solidale del 31 ottobre a Gerusalemme".

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Gerusalemme, capitale di Israele


Naturalmente mi sono messa subito alla tastiera e ho incominciato a scrivere sul loro profilo lanciando contemporaneamente un tam-tam a tutti gli amici affinchè protestassero insieme a me, gentilmente ma fermamente. Cosa fatta! Il sito ha ricevuto centinaia di proteste su Gerusalemme, spiegando che la città non si trova in una sconosciuta e fantomatica Terra Santa bensì in Israele di cui è la capitale. Molti dei messaggi inviati al profilo della NIC sono bellissimi e anche spiritosi, c'è chi parla del La La Land e dell'isola che non c'è, chi spiega pazientemente che per quanto cercasse non riusciva a trovare quella benedetta Terra Santa sull'atlante geografico. Morale della favola, improvvisamente il miracolo! Il titolo dell'annuncio è diventato "GERUSALEMME- ISRAELE". La maglietta di gara purtroppo resterà immutata ma forse hanno imparato la lezione. Quando si va in un paese che esiste, che è sovrano, che ha una capitale, si scrive il nome di quel paese, non una formula inventata tra l'altro risalente al tempo dei crociati. A nessuno verrebbe in mente di scrivere un annuncio del tipo "ROMA – PAESE DEL SOLE". Agli amici cantanti della squadra suggerirei, visto che giocano le loro partite per la pace e la solidarietà, di andare a farne almeno una a Kobane o in alcune zone dell'Africa dove, a causa di siccità e guerre, esistono enormi accampamenti di persone che muoiono di sete. C'è la guerra, dite? Bene allora si può farla a Roma e dedicarla ai bambini curdi, o ai bambini yemeniti, o ai bambini yazidi o ai cristiani massacrati dai musulmani. Avrei anche un'altra idea, Israele è il primo paese al mondo che manda le sue equipe di medici, tecnici, paramedici ovunque si verifichi una calamità naturale o di guerra (In questi giorni solo Israele sta aiutando il popolo curdo sotto attacco turco), allora perché non organizzare una partita in onore di Israele e della sua generosità? Lo so che non accadrà mai e che molti preferirebbero ingessarsi le gambe piuttosto ma pazienza. Quello che mi interessava era che queste persone capissero l'errore e dessero a Gerusalemme il posto che le spetta storicamente e politicamente. Missione compiuta! Ps. Devo dare un aggiornamento importante. La Nazionale Italiana Cantanti, dopo le centinaia di post di protesta ricevuti e dopo aver cambiato, come scritto nell'articolo, la dicitura da Gerusalemme-Terra Santa in Gerusalemme-Israele, ha cancellato tutto, le loro fotografie, quella con la maglietta col cuore e quella con Padre Ibrahim Faltas, sempre presente come il prezzemolo quando qualcuno parla di Terra Santa o Palestina, e, naturalmente, cancellati tutti i nostri commenti, dal primo all'ultimo. Come declamava il grande Gaber " se non puoi fare la rivoluzione, puoi almeno dare fastidio". E noi il fastidio a questi signori lo abbiamo dato e anche grande. Ringrazio tutti gli amici che mi hanno aiutata in questa lotta per ripristinare la verità e ringrazio anche chi lo ha fatto privatamente scrivendo ai dirigenti. Missione stracompiuta!

Immagine correlata
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

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