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Deborah Fait
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Come l'Onu riesce a coprirsi di ridicolo 27/07/2019

Come l'Onu riesce a coprirsi di ridicolo
Commento di Deborah Fait

E' di mercoledì scorso la notizia già pubblicata da informazionecorretta sulle ultime risoluzioni dell'Onu a Ginevra. Per prima cosa, vorrei fare i miei complimenti ai paesi firmatari per la farsa cui si sono prestati una volta di troppo, ricoprendosi di ridicolo. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=75397 . Certo, non ne hanno mai abbastanza, quando si tratta di Israele sono dei crapuloni, vogliono abbuffarsi di tutte le porcherie che vengono loro in mente. 
Si esaltano, fanno indigestione di un odio atavico e che non finirà mai fino a quando esisteranno e dopo di loro i loro figli e poi i nipoti e così avanti fino alla fine dei tempi, di generazione in generazione. Lo scopo è alterare la verità, manipolarla fino a cambiare, nella mente altrui, l'immagine reale di un paese civile e democratico.

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Ginevra, palazzo Onu

A Ginevra, dunque, sono passate due mozioni, naturalmente solo contro Israele. La prima, votata il 18 luglio scorso, accusa Israele di violare i diritti umani dei palestinesi https://www.israele.net/il-consiglio-onu-per-i-diritti-umani-si-appresta-a-ripetere-la-sua-farsa-anti-israele . Nessuno parla, scrive o protesta per l'uso dei bambini che fanno gli stessi arabi palestinesi, sia di Hamas che dell'OLP e Fatah. Si tratta di un'antica abitudine islamica ( cara all'Iran degli ayatollah quando mandava squadre di bambini a sminare i campi camminando semplicemente sopra le mine. Quando saltavano in aria la zona era sicura). 
Abitudine ripresa da Arafat, il signore del crimine, usare i bambini come scudi umani per incolpare Israele di crudeltà e impietosire il mondo.
A Gaza Hamas va a prenderli a casa, arrivano con dei camion, li sequestrano minacciando le famiglie, se protestano, e li portano via, verso la famosa barriera con Israele. Là li fanno giocare alla guerra e, quando sono belli carichi, li invitano ad avvicinarsi il più possibile alle reti per combattere i yahud,gli odiati ebrei, mettono loro in mano tutto quello che trovano, pietre, bombe Molotov, aquiloni incendiari. Un vero e proprio scempio, una violenza inaudita per rubare la loro infanzia, senza pietà. Gli adulti stanno dietro, protetti, in attesa che, nel restituire il fuoco, qualche pallottola "sionista" colpisca i ragazzini. Lo stesso fanno con i vecchi e le donne.

E' un grandissimo imbarazzo per Israele che non può non rispondere al fuoco ma non può e non vuole colpire dei bambini. L'ONU finge di non sapere, le ONG guardano dall'altra parte, Save The Children è occupata a farsi pubblicità in TV. 
Poi succede che l'ONU e le sinistre idiote di mezzo mondo condannino Israele che da anni cerca di parare i colpi, che sopporta migliaia di missili e l'incendio di ettari di verde e di piantagioni, che seppellisce i propri morti e cura i propri feriti. 
Spesso anche quelli del nemico. 
Tanto amati dagli occidentali, gli arabi palestinesi, sono tra le popolazioni più violente e vigliacche di tutto l'islam. Il 24 luglio la seconda risoluzione riguardava le donne cui, secondo l'ONU, Israele nega i diritti. Una barzelletta? No, loro fanno sul serio. Non condannano l'Iran che le appende ad una forca, che le sbatte per anni in galera se le sorprende senza velo. Non l'Arabia Saudita che le schiavizza. Non il Pakistan o i palestinesi che le sfregiano con l'acido se commettono qualcosa che non piace al clan di appartenenza o dove possono sposare bambine di 9 anni destinate a morire stuprate.
Non condannano l'Angola, il Kenia, la Somalia e tutta l'Africa islamizzata che le infibula.

No, la mozione è solo contro Israele dove le donne sono le più libere del mondo, felici e abituate ad essere padrone dii se stesse, dove lavorano, dove possono andare in giro mezze nude, camminare per le strade di notte senza essere importunate, dove a capo di una coalizione di partiti, la Nuova Destra, sta Ayelet Shaked, donna (ex ministro della Giustizia sotto il governo Netanyahu). Condannano l'Israele di Golda Meir, primo ministro in anni in cui in alcuni paesi europei le donne non potevano ancora votare. In Grecia nel 1952, Italia 1946, Malta 1947, Portogallo 1976, Svizzera 1971.
In Libano e nella Città del Vaticano il suffragio femminile è negato (In Libano è facoltativo, solo per donne istruite). 
In Israele il voto è per tutti, maschi e femmine, dal primo giorno della fondazione dello Stato, nessun dubbio, nessuna discussione, era logico e normale.
Le donne di Israele hanno costruito il paese vangando la terra con il fucile in spalla come i loro uomini. E lo fanno tuttora, orgogliose e coraggiose. 

Vediamo adesso i paesi europei che hanno votato per la risoluzione contro Israele, colpevole, secondo loro, di non rispettare i diritti delle donne: Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Russia. 
Vergognatevi! Si sono opposti solo Stati Uniti e Canada. Si sono astenute la Germania, l'Inghilterra, l'Ukraina e la Romania. Chi si astiene è peggio di chi vota a favore perché dimostra di non avere nemmeno il coraggio delle proprie azioni e si nasconde dietro a un dito.
Ma le comiche, quelle vere, arrivano, e non ridete, nel conoscere i nomi dei paesi che hanno promosso la mozione: Arabia Saudita, Iran, Yemen, Siria, Egitto, Iraq. Sembra una storiella tratta da un libro di barzellette ma è l'indegna e ripugnante realtà. 
Chi ancora non è convinto che l'ONU, diventato ormai un'associazione per delinquere di stampo antisemita, non debba essere sciolto?

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


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