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Deborah Fait
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Yasser Arafat, il peggior terrorista del secolo XX 13/11/2018

Yasser Arafat, il peggior terrorista del secolo XX
Commento di Deborah Fait

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Yasser Arafat, terrorista

Sono passati 14 anni dalla morte del peggior terrorista esistito nel XX secolo, Yasser Arafat. Ripropongo un mio articolo, riveduto e aggiornato, pubblicato da IC nel 2005.

Nel 1965 nasce l'OLP, Organizzazione per la liberazione della Palestina, con due soli obiettivi: rovesciare in Giordania il regime di re Hussein e arrivare con tutti i mezzi del terrorismo alla distruzione dello stato di Israele. Il primo capo dell'OLP fu Ahmed Shukeiri , un violento subito defenestrato da un altro elemento violento ma cresciuto politicamente a Mosca, Yasser Arafat. Da quel momento ebbe inizio per il Medio Oriente un periodo da incubo, un infernale periodo, non ancora finito, in cui attentati e morti si susseguirono senza sosta. Il grande genio malefico di Arafat si rivelo' nella capacita' di spostare le simpatie dell'Europa da Israele ai palestinesi con una propaganda battente e attentati sanguinosi dentro e fuori i confini dello stato ebraico. Fino a quando Israele dovette combattere, solo contro i paesi arabi tutti insieme, uniti nel tentativo di distruggerlo, le simpatie europee erano per Israele ma quando la lega Araba, con l'OLP in testa, decise di dare ad Arafat il compito di destabilizzare questa situazione, trasformando, nell'opinione pubblica occidentale, l'idea del piccolo Israele in uno stato potente e aggressivo contrapposto a un mondo arabo umiliato per le guerre perse e soprattutto a un popolo palestinese inventato ad hoc, l'obiettivo fu raggiunto. Da quel momento per Israele non vi fu piu' speranza e ogni tentativo di difesa veniva trasformato e ritenuto atto di aggressione verso i poveri palestinesi. Scriveva Abba Eban :" La sostituzione dell'immagine del palestinese a quella dell'arabo ebbe l'effetto di creare confusione in quei settori della pubblica opinione. .....Da un giorno all'altro Israele si era trasformato da Davide in Golia : aveva commesso il nero peccato della sopravvivenza". Tra il 1967 e il 1973 il terrorismo palestinese colpisce non solo Israele ma si sposta anche in Europa, soprattutto negli aeroporti inventando, per la prima volta nella storia, le esplosioni di aerei in volo : Nel 1968 un aereo israeliano viene attaccato all'aeroporto di Atene, molti morti e feriti. Nel 1969 un altro aereo israeliano viene attaccato a Zurigo mentre a Gerusalemme esplode una bomba in un supermercato e fa molte vittime.

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Nel 1970 esplode in volo un aereo del Swissair mentre volava da Zurigo verso Israele, 38 morti tra i passeggeri e 9 tra i membri dell'equipaggio. Un aereo della Sabena viene attaccato sempre all'aeroporto Ben Gurion e solo una perfetta operazione lampo israeliana salva i 150 passeggeri. Strage su un volo della TWA nel 1970, 21 morti. Sempre all'aeroporto Ben Gurion in Israele, nel 1970, un commando di tre giapponesi arruolati dall'OLP semina morte tra turisti appena arrivati in Israele, 26 morti e 80 feriti. Nel 1972 , a Monaco, nel corso delle Olimpiadi, undici atleti israeliani furono torturati, evirati e trucidati dai palestinesi. L'attentato fu organizzato da un sottoposto di Arafat, Abu Mazen. Ancora nel 1972 un mangianastri pieno di esplosivo viene consegnato a Roma a due ignare turiste inglesi da terroristi palestinesi con i quali avevano fatto amicizia. Fortunatamente il mangianastri viene bloccato al controllo dell'aeroporto. Doveva esplodere su un aereo ELAL diretto a Tel Aviv con 148 passeggeri a bordo. Silenzio delle autorita' italiane. I due terroristi, Ahem Zahid e Ali' Ashen, saranno prosciolti da ogni accusa dal giudice di turno e liberati. Nel 1973, a Roma, furono trovati 5 palestinesi con una grande quantita' di armi e lanciamissili di fabbricazione sovietica destinati ad abbattere un aereo della EL AL. Anche a questi cinque fu concessa la liberta' e fatti uscire dal paese. Nel 1973 due terroristi palestinesi, a Vienna, prendono in ostaggio due ebrei sovietici chiedendo, in cambio della loro salvezza, che l'Austria non accolga piu' ebrei fuggitivi provenienti dall'URSS. Kreiski, il presidente austriaco, ebreo ma filopalestinese, accetta. Poi ci fu l'Europa "a piedi" , sempre nel 1973, a causa dell'embargo del petrolio da parte degli arabi per convincere gli europei che Israele non andava mai difeso, ne' capito, ne' aiutato. Il totale isolamento di Israele era incominciato. L'Europa, privata delle gite domenicali per paura di attentati, si schierava totalmente e incondizionatamente contro Israele. Arafat aveva vinto e da quel momento diventava la mascotte dei governi europei innamorati del suo ceffo, subordinati alle sue prepotenze e ai suoi capricci. In Israele gli attentati continuarono mentre Arafat veniva accolto da tutti i capi di stato, veniva persino ammesso come osservatore all'ONU mentre a Rabat, in Marocco, l'OLP veniva riconosciuta come rappresentanza legittima dei palestinesi, con Arafat suo capo indiscusso. Per la prima volta nella storia viene ammessa in un organismo internazionale un'organizzazione che ha nel suo statuto la distruzione di uno Stato membro, Israele, e che rivendica il terrorismo come azione politica. E andiamo tristemente avanti. Nel 1974 viene arrestato Monsignor Hilarion Capucci nella cui macchina furono trovate dinamite, mitra, granate e munizioni destinate ai terroristi di Al Fatah, il gruppo personale di Arafat. Il Monsignore viene condannato da un tribunale israeliano a 12 anni di carcere, se ne fa solo tre e poi Paolo VI chiede la sua liberazione che avviene a due condizioni : che Capucci non vada piu' in Medio Oriente e non si occupi piu' di politica. Condizioni disattese dal Vaticano infatti il Monsignore e' presente a tutte le manifestazioni contro Israele, compresa quella del 2002, a Roma, in cui giovani romani hanno sfilato orgogliosamente vestiti da terroristi suicidi chiedendo la distruzione di Israele. Capucci era la', in mezzo a loro, sorridente e speranzoso. Ma torniamo al 1974. La solidarieta' internazionale a Israele e' ormai inesistente. Persino l'eccidio di Maalot dove vennero freddati a bruciapelo dai palestinesi , in una scuola, 29 ragazzi , non fece commuovere il mondo ormai completamente soggiogato dalla personalita' di Arafat e dalle sue bombe. Scrive Paul Johnson su New Statesman (1974) " Il fenomeno del terrorismo viene presentato sempre piu' come un fatto normale. L'ONU ha dato il benvenuto alla piu' attiva banda di terroristi e ad Arafat che e' un capomafia....". "Il terrorismo presentato come un fatto normale", parole tremende che avrebbero dovuto far pensare, che restarono invece criminosamente inascoltate per arrivare a quello che io chiamo il "novembre nero". Nel 1975, nel mese di novembre, mentre i cieli d'Europa erano scuri del fumo delle bombe palestinesi, ecco che l'Assemblea Generale dell'ONU, con 70 si, 28 no, e 16 astenuti, approvera' una mozione infame che definira' "il sionismo una forma di razzismo e di discriminazione razziale". L'indignazione di Israele per questa aberrante mozione, che verra' cancellata vent'anni dopo tra le proteste dei comunisti e dei paesi arabi, non smuove di un pelo la decisione dell'ONU, ormai schiava degli stati membri arabi e islamici e da il via alla piu' schifosa campagna di odio antisemita del secolo, seconda soltanto a quella del periodo nazifascista. Gli attentati internazionali continuarono e nel 1976 , il 27 giugno, un aereo delle linee francesi decolla dall'aeroporto Ben Gurion diretto a Parigi. Ad Atene salirono sull'aereo, che portava 243 passeggeri, quattro feddayin e da quel momento l'aereo fu sotto il comando del FPLP , uno dei gruppi dell'OLP, quello marxista. Arrivati a Entebbe in Uganda, I palestinesi aiutati da due membri del Baader Meinhof loro complici, divisero i passeggeri tra ebrei e non ebrei, esattamente come facevano i nazisti, e liberarono i non ebrei. Restarono nelle loro mani 104 passeggeri. Una fulminea e incredibilmente perfetta operazione di Israele liberò gli ostaggi col sacrificio del coraggioso colonnello e eroe di Israele Yonatan Netanyahu, fratello di Bibi, e tre ostaggi uccisi. Di una donna ebrea fatta portare in ospedale da Amin, il dittatore cannibale ugandese, non si sarebbe saputo piu' niente. Le bande palestinesi, cacciate dalla Giordania si erano intanto trasferite in Libano. Arafat le addestrava rifornendole di armi che custodiva nei bunkers sotterranei di Tiro, Sidone , Beirut, Tripoli. Da li' partivano gli attacchi verso Israele e da li' l'OLP porto' il Libano verso la guerra civile che lo avrebbe distrutto. Arafat aveva creato in tutto il Libano del sud e a Beirut uno stato palestinese. L'OLP non riconobbe più l'autorita' del governo libanese ma solo quella di Arafat. Quindi, nell'assurdo e criminale silenzio del mondo intero, Mr. Kefiah aveva istituito uno stato bandito e illegale , il suo, dentro uno stato sovrano, il Libano. Aveva istituito un sistema di tassazione che la popolazione libanese doveva pagare a lui, attraverso i suoi picciotti-feddayin-cassieri, e chi non pagava moriva. Durante e dopo il conflitto libanese furono scoperti 540 depositi di armi dell'OLP, di cui 140 solo a Beirut. Furono trovati 1320 mezzi corazzati, centinaia di carri armati, 33.300 armi leggere, 13523 armi anticarro, 300 cannoni e 5630 tonnellate di munizioni. Quando nel 1982 Israele si ritiro' dal Libano incomincio' da parte delle bande palestinesi il massacro delle popolazioni cristiane . 40.000 vittime a opera di Mr. Kefiah che alla fine dovette vilmente fuggire verso Tunisi scortato dalle Marine Militari di Francia e Inghilterra e dall'esercito di Israele per impedire ai libanesi di linciarlo e ridurlo a una orrida polpetta. Da Tunisi Arafat non demorde e continua a organizzare attentati sia in Israele che in Europa e nel mondo. Esplodono bombe ad Anversa, a Parigi, a Vienna, a Berlino con decine di morti. Infine il 9 ottobre del 1982 ecco l'attentato alla sinagoga di Roma, viene ucciso Stefano Tache' di due anni , feriti gravemente 35 ebrei romani. I terroristi ancora una volta vengono aiutati a fuggire dalle autorita' italiane dell'epoca. E' del maggio del 1983 un documento rivelato da un quotidiano fiorentino in cui il brigatista Patrizio Peci confessava che molte delle armi delle BR provenivano dall'OLP. C'e' da dire che i capi dell'OLP, Arafat in testa, non disdegnavano nemmeno la collaborazione dei terroristi neri italiani. Tutto faceva brodo per il rais, pur di ammazzare la gente non andava per il sottile, neri , rossi, gli andavano bene tutti. Sempre stato di bocca buona Arafat, il sangue, per lui, aveva la priorita' anche sull'ideologia. Ammazzare ebrei, ammazzare amici degli ebrei per guadagnarsi la simpatia del mondo intero. Dopo il rapimento Moro, Mario Moretti, uno dei capi delle Brigate Rosse si incontro' a Parigi con membri dell'OLP. I palestinesi fornivano armi e accoglievano i terroristi rossi italiani nei loro campi di addestramento. Ricordiamo ancora l'Achille Lauro e il povero ebreo americano Leon Klinghofer ammazzato e gettato in mare con la sua carrozzella da invalido. Ancora una volta gli assassini furono fatti scappare dal governo italiano. Ancora una volta Arafat aveva vinto. Potrei continuare a scrivere per mesi sui crimini di Arafat, la sua mano si era allungata fino in Africa e negli Stati Uniti per colpire gli odiati americani, alleati di Israele. A questo mostro fu conferito il premio Nobel. Questo mostro fu ricevuto da Capi di Stato e Papi. Questo mostro fu venerato dall'Europa per 40 lunghi e tragici anni. Questo mostro e' ancora venerato da molti. L'Unione Sarda di un paio di giorni fa mette il suo ricordo nella rubrica "Le stelle del cielo" Questo mostro, nel 2000, per non dover accettare la creazione di uno stato palestinese e perdere cosi' il potere che lo inebriava, fece scoppiare una guerra infame che dopo la sua morte mai abbastanza benedetta, ancora non è finita. " Il popolo palestinese combattera' il nemico sionista fino all'ultimo bambino nel ventre della madre" (Yasser Arafat, discorso ad Algeri , 1985) " Gli israeliani devono ricordare che il loro stato non esistera' per piu' di 70 anni ...e 32 sono gia' passati" (Yasser Arafat in Libano nel 1979) Arafat e' morto, sia sempre maledetto il suo nome. Israele esiste ed esisterà sempre, per altri 5000 anni.

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Note da: "Israele, 40 anni di storia" di Fausto Coen , ed Marietti. "Israele e i paesi arabi" Giulia Clementi, Carucci editore

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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