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Deborah Fait
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Le immagini che il mondo ama 27/10/2018

Le immagini che il mondo ama
Commento di Deborah Fait

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 C'è un video pubblicato da Repubblica che è diventato virale sul web, rappresenta una foto dell'agenzia turca Andalou e già questo fatto fa dubitare della sua veridicità. L'immagine mostra un ragazzo palestinese, ben messo, palestrato, a torso nudo, che con una mano sventola la bandiera palestinese e con l'altra una fionda. Una foto epica, una delle più coinvolgenti di Pallywood tanto da essere paragonata da qualche demente al celebre quadro di Delacroix, Libertà che guida il popolo e alla Marianne, simbolo della Francia. 
https://video.repubblica.it/socialnews/gaza-lo-scatto-e-epico-il-ragazzo-con-la-bandiera-palestinese-sembra-un-quadro-di-delacroix/317926/318555?fbclid=IwAR1oNFf5ZAxLm71UqvHQcKnc4MRHZkpsKroyaz_omMY0Oa99WbyBLU78CGY

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Ecco l'immagine diffusa da Repubblica

I commenti sui social sono ancora più epici, debordanti di presunto amore per la propria terra di questo ragazzone che dice di usare la stessa bandiera in ogni manifestazione contro Israele. La bandiera in questione è nuova di zecca, splendente e sappiamo tutti che le manifestazioni dei palestinisti non sono proprio pacifiche e pulite, bruciano tutto quello che trovano, incendiano pneumatici che fanno un fumo tossico oltre che nerissimo. Sappiamo anche quanto siano scalmanati e fanatici questi giovani "patrioti" che, se amassero la terra, non la ridurrebbero al letamaio che è. 
Ho quindi il vago sospetto che i registi di Pallywood non abbiano tenuto conto di questo particolare importante fra i tanti, la bandiera. 
Io ho l'abitudine, come molti in Israele, di esporre sul mio balcone la bandiera che, dopo qualche settimana tra il vento e il sole, è già sfilacciata ai bordi. 
Quella della foto in questione è perfetta, nemmeno un piccolo strappo, una macchia, niente, come appena comprata, persino il bastone è bello, chiaro e intonso, senza impronte, senza il minimo segno della fuliggine ormai stagnante nell'aria della Striscia. 
Dietro al palestrato vediamo dei giornalisti con la scritta Press sul giubbotto che non prestano la minima attenzione a tanta artistica plasticità, guardano altrove, ignorandolo.
Insomma un Photoshop, nemmeno tanto perfetto, col ragazzone in posa, immagine però di grande impatto per chi sbava dietro agli arabi di Gaza e beve ogni loro panzana. 
Basta entrare nella sezione commenti di Repubblica (cui l'onestà intellettuale manca da sempre) , per leggere gli stessi slogan triti e ritriti contro Israele, di amore e ammirazione per i palestinisti, di pura scemenza di fronte a tanta ridicola propaganda ed è proprio su questo che Pallywood basa la propria forza: la manipolazione e la stupidità umana. 
Come dico sempre, i palestinisti fanno il loro mestiere specifico, sembra non ne conoscano altri, dal terrorismo alla magistrale regia dello stesso, unico caso al mondo di assassini considerati dagli occidentali alla stregua di eroi. 
Si, lo so, è una stranezza, è un'indecenza ma così va il mondo e sappiamo che l'occidente si sta suicidando abbastanza celermente. 
Ne abbiamo avuto un esempio anche in Italia giorni fa quando Salvini è andato a visitare San Lorenzo dopo l'efferato, terrificante, disumano assassinio a conclusione di 12 ore di stupri e torture, della povera Desirèe. 
Erano presenti i centri sociali che, anzichè urlare di rabbia e dolore per la povera ragazzina, urlavano contro Salvini. Un manipolo di dementi, drogati e vigliacchi che difendevano gli assassini perchè, secondo loro, stuprano solo perchè discriminati e maltrattati dallo stato fascista italiano.
Follie e depravazioni di certa sinistra malata che però colpiscono dritte allo stomaco poichè una persona normale rifiuta di capire tanta inutile idiozia. 
Ha fatto ridere invece il commento grottesco del presidente della Camera Fico: "serve amore, non le ruspe". Incommentabile per stupidità e ipocrisia. 
Ma torniamo alla foto del nostro fustone arabo e ai commenti che ha suscitato, commenti vergognosi, paragoni grotteschi e indecenti: La Marianne, la Libertà che guida il popolo, il David del Bernini, Michelangelo. Avvicinare chi invoca la morte come unico desiderio per arrivare ad Allah e a un certo numero di vergini, naturalmente solo a condizione che oltre a morire abbia ammazzato qualche infedele ebreo.
Paragonare chi vive di sharia e di odio, di misoginia, di antisemitismo, di omofobia, al simbolo della Rivoluzione francese o a capolavori dell'arte italiana, è la spiegazione del virus che porterà al suicidio dell'Europa. 
Ignorare il mercimonio che fa parte della propaganda palestinista è altrettanto abominevole. 
Abbiamo avuto decine e decine di esempi di immagini preparate e concordate con giornalisti e fotografi che in cambio di qualche dollaro fanno fare ai palestinisti quello che vogliono. 
Abbiamo visto vecchiette piangere disperate davanti a case diroccate, poi a immagine allargata, ecco che tutto intorno, oltre a decine di fotografi di tutto il mondo che dirigevano la scena...."piangi meglio, copriti il viso, fai la disperata...", pannelli di altri arabi che ridevano a crepapelle.
Abbiamo visto immagini di bambini urlanti per capire, a completezza di immagine, che urlavano perchè giocavano a calcio o a ping pong con un paio di soldati israeliani. 
E così via. Il massimo della propaganda di Pallywood però è stata lei, la diva, Ahed Tamimi, la isterica odiatrice di Israele, bosniaco-araba, diventata famosa a 9/10 anni per aver preso a calci e spintoni dei soldati israeliani, vizietto che le è rimasto e che alla fine, diventata adulta, l'ha portata in galera.
La Tamimi, nipote dell'assassina organizzatrice del massacro alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme, adesso gira il mondo, osannata dalle sinistre europee, portata davanti alle televisioni, messa su un pulpito da dove fa gran discorsi sul suo "coraggio" e dice che tutti dovrebbero prendere a sberle i soldati israeliani e che Israele non deve esistere ma solo la Palestina con Gerusalemme sua capitale. Non esiste tale stato sulla carta geografica? Certo che esiste, nelle loro mappe è al posto di Israele, esattamente come la pensano all'ONU e all'UNESCO. 
Gli ammiratori di Tamimi e dei terroristi palestinisti credono alle sue puttanate e la applaudono. Mi aspetto prima o poi una laurea Honoris causa, medaglie, premi e, chissà, forse anche un Nobel. Dall'Europa è arrivata in Tunisia dove furoreggia, ormai è una diva, fissa in televisone, eroina virale dei social. Sua zia, che ora vive libera e tranquilla in Giordania, il cui unico dispiacere è aver ammazzato "solo 6 bambini"(tra le 15 vittime) da Sbarro, sarà orgogliosa di tanta nipote che tiene alto il nome del terribile clan Tamimi.
Mentre sto scrivendo Israele è nuovamente sotto attacco missilistico da Gaza. Finora abbiamo avuto una decine di "zeva adom", allarme rosso. Significa che per ogni allarme cadono sul suolo israeliano almeno sei o sette missili, quanti compongono una batteria. Sderot, Or haner, Accademia Sapir, Shaar hanegev, Miflasim, Parco industriale di Sapirim, Eshkol, Magen, tutti luoghi, città sotto attacco. Tutta la popolazione del sud è nei rifugi. Quando e se Israele attaccherà per far finire questo incubo che dura ormai da sette mesi, mesi di eroica pazienza da parte dei cittadini di quelle zone, il mondo, ora silente e dormiente, si sveglierà di colpo per scagliarsi contro Israele. 
E partiranno le condanne dall'ONU.

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Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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