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Deborah Fait
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Ebrei d'Europa, Israele e l'unità che manca 30/07/2018

Ebrei d'Europa, Israele e l'unità che manca
Commento di Deborah Fait

 a destra:
Bernie Sanders,George Soros,Noam Chomsky

E' sempre più difficile capire l'atteggiamento antisemita/antisionista di alcuni ebrei d'Europa e, in alcuni casi, anche di Israele. Sarebbe troppo facile e banale risolvere il tutto incolpando l'ideologia di sinistra che anima la maggior parte delle comunità ebraiche, deve esserci qualcos'altro che brucia sotto sotto e che fa male. Per noi ebrei è difficile comprendere il motivo di tutto l'odio che ci circonda, del perchè il mondo ci consideri come dei malfattori, delinquenti, fascisti, nazisti e, durante il periodo fascista, comunisti. Siamo sempre stati odiati per qualcosa, dai ricchi perchè eravamo poveri, dai poveri perchè eravamo ricchi, dai comunisti perchè eravamo tradizionalisti, dai fascisti perchè eravamo comunisti e da tutti perchè eravamo semplicemente giudei, ebrei, infine israeliani! 

Natahan Sharansky, ex presidente dell'Agenzia ebraica, ha creato il test delle "Tre D": "Delegittimazione, Demonizzazione di Israele e Doppio Criterio". Delle prime due conosciamo bene il risultato, odio profondo contro Israele anche da parte di alcuni ebrei. La terza D, Doppio Criterio, significa l'applicazione di due pesi e due misure nei confronti di Israele, la consapevolezza che Israele sia un paese diverso cui si chiede un codice morale che nessun'altra nazione al mondo ha l'obbligo di far suo. La missione del popolo ebraico era di diventare una "Luce tra le nazioni" ma questo, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme, potrà essere raggiunto solamente se gli ebrei saranno uniti sia affettivamente che fisicamente allo Stato di Israele.

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"Odio il denaro e gli ebrei"

Perchè scrivo questo? Perchè per l'ennesima volta gli ebrei d'Europa, in nome della libertà di espressione che in realtà non è altro che stupido masochismo, hanno invitato al Museo ebraico di Berlino un antisemita membro del BDS ( movimento neonazista di boicottaggio contro Israele), l'arabo-americano Sa'ed Atshan che aveva affermato un paio di anni fa " Tutti noi sappiamo che Israele è uno stato di apartheid che deve essere boicottato".
Solo l'intervento dell'ambasciatore di Israele in Germania, Jeremy Issacharoff, ha evitato che tale vergognosa conferenza avesse luogo.https://www.jpost.com/Diaspora/Israels-ambassador-convinces-Berlins-Jewish-Museum-to-cancel-BDS-speaker-563220 

 Questo accademico arabo non è il primo odiatore di Israele invitato da qualche museo o comunità ebraica europea. Hanno sputato il loro odio personaggi ebrei antisemiti come la filosofa Judith Butler, Norman Finkelstein. In Italia Moni Ovadia è invitato in tutti i talk Show dove si può demonizzare Israele, Gad Lerner non è da meno, è stato invitato persino Gideon Levy uno dei peggiori antisemiti di Israele, affiancato da Amira Hass. In America Noam Chomsky, Bernie Sanders, i fratelli Blumenthal, ancora la Butler, George Soros. Tutti ebrei famosi impegnati in attività anti Israele  in nome di un popolo mai esistito che avrebbe potuto avere un proprio stato nel 1948 e che lo rifiutò. 

Io non posso capire nè giustificare tutto questo odio ebraico contro il Paese degli ebrei, il Paese che continua ad accogliere chi si sente perseguitato. Il Paese che ha il diritto di vivere in pace nel proprio territorio come qualsiasi altra nazione del mondo. E' un odio che si può spiegare soltanto col desiderio di distanziare se stessi, in quanto ebrei, da Israele, che non dovrebbe esistere perchè, come urlano gli antisemiti, dannoso all'umanità. Ha in sè qualcosa di spaventoso, è come odiare i propri genitori se non sono uguali alla mediocrità di altri. 
Criticare Israele qualsiasi cosa faccia per difendere la propria esistenza, odiare Israele, delegittimarlo è un sentimento abominevole, per chi è ebreo lo è di più, un superlativo di abominevole. Restare indifferenti, peggio assoggettarsi all'ostilità globale, è un atto di viltà tra i più vergognosi. 
Non capire quanto l'antisemitismo sia una piaga globale mai morta è da ingenui e attribuire questo sentimento virale a Israele è da pusillanimi e codardi.

Io sono convinta che se tutte le comunità ebraiche d'Europa si ribellassero a questo comune sentire antisemita, se ad ogni manifestazione contro Israele seguisse una più grande in suo favore, se, anzichè essere tanto supidi e ciechi da invitare conferenzieri antisemiti, invitassero rappresentanti israeliani a spiegare, a informare la gente, Israele non sarebbe tanto detestato e sarebbero anche meno perseguitati gli ebrei europei.
Israele ha bisogno di unità anche quando sbaglia perchè non è facile fare sempre la cosa giusta dopo un secolo di guerre, terrorismo e condanne da parte di Istituzioni internazionali. 
Israele è drammaticamente solo, abbandonato e anche odiato da alcuni dei suoi figli, travolto dall'indifferenza e dalla stupidità di altri. Un buon numero di ebrei europei dovrebbero uscire dal ghetto che si sono costruiti da soli, dovrebbero liberarsi, alzare la testa e dire "Israele è la nostra salvezza!"

Invece di imparare la dignità dallo stato ebraico molti dei nostri fratelli si inchinano davanti a chi ne auspica la distruzione. E sono talmente deboli e fiacchi che forse non se ne rendono conto, anzi sono convinti di essere loro i veri democratici perchè difendono le supposte vittime che sono in realtà i carnefici di Israele.

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Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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