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Deborah Fait
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Le chicche natalizie 27/12/2017

Le chicche natalizie
Commento di Deborah Fait

Come accade sempre, anche quest'anno non sono mancati gli attacchi di bile ogni volta che la Tv trasmetteva i suoi servizi dedicati al Natale. Sembra si mettano d'accordo per servire ai telespettatori, spesso ignari e pronti a credere a tutto, un concentrato di stupidaggini.
http://www.raiplay.it/video/2017/12/Unomattina-f4155eca-7fc9-4a31-a92f-1aa629583f77.html 
 Il primo assaggio si è avuto con la Rai, UnoMattina, 25 dicembre, che ha dedicato un paio d'ore a intervistare personaggi di chiesa che, con una faccia tosta incredibile, hanno parlato dei cristiani in Terra Santa, nel caso specifico Bet Lechem ( mi piace chiamare la città col suo nome originario ebraico) come se fosse la comunità più amata e protetta, senza mai accennare alle fughe che l'hanno ridotta a meno del 9% dal 70% di quando era sotto giurisdizione israeliana. 
Padre Giovanni Biallo, organizzatore di pellegrinaggi, ha descritto una comunità cristiana piccola ma molto stimata (nessuno gli ha insegnato che a dire bugie si fa peccato) che deve essere sostenuta con i pellegrinaggi. 
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Carlo Paris

Carlo Paris, si proprio lui, l'ineffabile Paris, quello che parlava di centinaia di morti e feriti a Betlemme, ha chiesto ad alcuni pellegrini "Avete avuto paura?" ed è rimasto quasi deluso dalla risposta negativa, però, alla fine del suo collegamento, non si è lasciato sfuggire l'occasione di sputare veleno contro Israele concludendo il suo servizio con "qui continua a piovere ma meglio la pioggia dei gas lacrimogeni". Stupendo no? Quei brutti soldatacci israeliani che per divertimento, non avendo altro da fare, vanno a lanciare i lacrimogeni in mezzo alla pacifica popolazione di Bet Lechem. Dovrebbe parlare con Piero Marrazzo che si è beccato una bella pietra palestinista che deve avergli fatto un male tremendo. 
E' contro queste caramelle di qualche chilo che possono anche ammazzare, ed è accaduto, che Tzahal usa i gas lacrimogeni. Non se n'era accorto, Paris?

 Sempre nella stessa trasmissione ho avuto uno delle tante coltellate al mio fegato quando Alì Salam, sindaco di Narzareth ha avuto il coraggio di dire " Trump ha interrotto il processo di pace!" Ha detto proprio così e chi lo intervistava non ha ribattuto. Ecco come i media diffondono tutte le loro menzogne, lasciando che personaggi musulmani inqualificabili usino la taqiyya, l'arte del mentire islamico, per demonizzare Israele.

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Padre Ibrahim Faltas

E veniamo a Padre Ibrahim Faltas, e chi non lo ricorda, il frate francescano, parroco di Gerusalemme dal 2004, presentato da Franco Di Mare come "mediatore" durante la 2 intifada. Mediatore?? Spero che qualcuno ricordi l'assedio di Hamas alla Basilica della Natività quando questo francescano, davanti alle tv di tutto il mondo, mentre i palestinesi distruggevano e dissacravano la Basilica, quasi piangeva accusando l'esercito israeliano, che se ne stava tranquillo in attesa, di tenere sotto assedio la Basilica mentre al suo interno le persone morivano di fame e di sete. Quando finalmente i terroristi di Hamas sono usciti, i frati hanno trovato tutto distrutto, cibo non mangiato perchè troppo (fornito da Tzahal tra l'altro) gettato a terra, bottiglie d'acqua da tutte le parti e...i bisogni corporali dei palestinsiti nelle acque santiere. Ehhh beh, il corpo ha le sue esigenze. 
Bene, questo Faltas ha parlato dell'Erode di turno, alludendo naturalmente a Donald Trump, paragonato a Erode il Grande, quello che ammazzava i bambini.
Altri ospiti, Amos Gitai con le sue cazzate pacifiste e, finalmente, due voci amiche; Dan Bahat, famoso archeologo che ha fatto una chiara esposizione della storia del Monte del Tempio e Benny Raccah, imprenditore, che ha parlato della sua Aliyah e del significato che per lui ha Israele. Le sue parole sono state un balsamo per la mia bile messa a dura prova.

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Fa il paio con D'Alema a Beirut con Hezbollah

 E veniamo alla madre di tutte le chicche natalizie, Papa Bergoglio, che ha fatto saltare per aria un po' tutti con la sua omelia natalizia, per primi i cardinali che sono contro lo Jus soli da lui esaltato in modo ossessivo e chi, attonito per le inesattezze del suo discorso, non poteva credere alle proprie orecchie. 
Secondo Bergoglio i bambini del Medio Oriente soffrono a causa del conflitto tra Israele e palestinesi, cose da pazzi, parole inqualificabili per chi conosce la verità, però, vabbè, queste sono le sue convinzioni politiche filoislamiche, non è una sorpresa nè un segreto che a Bergoglio piacciano tanto i musulmani, palestinisti in testa.
Non è nemmeno una sorpresa averlo sentito pontificare....è il caso di dirlo... che il modello di sviluppo economico occidentale produce degrado nella società. Nemmeno Marx aveva osato tanto! Lo sviluppo economico, capito? Non la paura, ormai a livello planetario, del terrorismo islamico che sta letteralmente divorando ogni consesso umano, che ci ha tolto la libertà, che ci ha resi succubi della paura, che ci ha rubato gioia e serenità, che ha tolto la vita a centinaia di migliaia di innocenti con le guerre terroriste del Daesh e gli attentati degli scagnozzi di Al Baghadi in occidente. 
Niente, nemmeno una parola sul terrorismo, per Bergoglio non esiste. Ma quello che , personalmente, mi ha lasciata esterrefatta è stata la sua strumentalizzazione dei Vangeli al punto da dubitare che li conosca. 
Secondo Bergoglio, Giuseppe e Maria dovettero lasciare la loro terra per andare a Bet Lechem dove, per loro, "non c'era posto". Ma come! Intanto Giuseppe era originario di Bet Lechem e per questo motivo vi si sono recati per il censimento, in secondo luogo non hanno trovato posto perchè la cittadina era strapiena di altri ebrei che dovevano censirsi, quindi tutti i ricoveri erano occupati. 
Maria era incinta e stava per partorire perciò non andava bene nemmeno il caravanserraglio dove si sitemavano le carovane perchè non poteva partorire davanti a tutti. Hanno cercato quindi un luogo più appartato. Non hanno dovuto lasciare la loro terra per andare in un paese straniero, come vuole far credere il Papa per tirare acqua al suo mulino, perchè erano a casa loro, era la loro terra, erano giudei e quello dove erano per il censimento indetto da Romani, era il Regno di Giuda. 
E poi tutta la retorica sulla povertà della "Sacra Famiglia" al punto da equipararla a quella dei "bambini del Medio oriente". Mi veniva la pelle d'oca mentre lo ascoltavo. 

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Allora, mettiamo le cose in chiaro, Giuseppe era quello che si potrebbe oggi definire imprenditore, aveva una falegnameria probabilmente l'unica di Nazareth, la storia racconta che era di famiglia ricca, discendente di Re David. Maria lo era ancora di più, il padre Yaakov, ricchissimo possidente, era della tribù del Regno di Giuda, anch'egli della stirpe di Re David. Quindi i genitori di Gesù erano entrambi dell'alta borghesia ebraica dell'epoca, imparentati con Zakaria (zio di Maria e padre di Giovanni) sacerdote del Tempio di Salomone. Quando Giuseppe, Maria e Gesù scapparono in Egitto per salvarsi dall'ordine di Erode di uccidere tutti i bambini nati a Bet Lechem, lo fecero come profughi, non come migranti, si rifugiarono ad Alessandria, insieme ad altrri ebrei fuggiti per la stessa ragione, per ritornare a casa loro alla morte di Erode.

 La domanda che mi pongo è: in Vaticano li hanno i testi sacri? E se si, li hanno mai letti? Consiglierei di farlo per capire finalmente che Gesù era ebreo, figlio di ebrei, nipote di ebrei, come chiunque abitasse all'epoca nei regni di Israele e Giuda, ed evitare di andare a dire Messa, come ha fatto Papa Bergoglio un paio di anni fa, sotto un maxiposter di Gesù bambino coperto da una kefia palestinista.

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Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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