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Deborah Fait
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Le Iene e il doppio standard dei manifestanti 19/12/2017
Le Iene e il doppio standard dei manifestanti
Commento di Deborah Fait

https://www.iene.mediaset.it/video/non-c-e-pace-tra-israele-e-palestina_12904.shtml

Curatori: Osvaldo Verri, Antonio Monteleone, Gaston Zama, Nicola Quarta, Francesca Re
Titolo: "Non c'è pace tra Israele e Palestina"

Come era logico quando l'argomento è Israele e i suoi diritti di nazione sovrana con la sua capitale legittima e storica, non c'è stato programma televisivo che non ne abbia parlato... male e con nessuna cognizione di causa. Questa volta è il turno de Le Jene con un servizio andato in onda alcuni giorni fa. Le Jene è un programma molto seguito, soprattutto tra i giovani, per la sua impronta un po' scanzonata quindi vale la pena dare un'opinione su quanto trasmesso. Il filmato ha inizio con una donna palestinese molto agitata e arrogante che, a voce altissima, mette in chiaro che finchè non esisterà la Palestina con capitale Gerusalemme, Israele non avrà pace. Un signore israeliano presente sulla terrazza da cui si godeva un bellissimo panorama della nostra capitale, tenta, inutilmente, di intervenire, la signora lo zittisce, parlandogli sopra, anzi urlandogli sopra finchè lui, rassegnato, se ne va allargando le braccia.

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Un momento della trasmissione

La voce dell'inviato racconta i fatti parlando di alta tensione fra le due comunità e incolpando Trump di aver gettato benzina sul fuoco con la sua "ultima perla": Gerusalemme capitale di Israele e trasferimento dell'ambasciata da Tel Aviv. Devo dare atto ai curatori del servizio di una cosa piuttosto rara, hanno intervistato, a turno, personaggi di entrambi i fronti, israeliani e palestinesi, solitamente i cittadini israeliani sono sempre dimenticati. La traduzione non è stata del tutto corretta, ad esempio quando una ragazza israeliana ha parlato di "community", lui ha tradotto in "colonia"aggiungendo che l'insediamento non si trovasse propriamente in Israele ma in Palestina. Il palestinese di turno non ha parlato che di ladri, ebrei ladri della terra palestinese, aveva il recinto del giardino completamente coperto di residui di bombe a mano e pallottole..."questo è tutto quello che ci sparano addosso"...lamentandosi di non poter vedere il mare, la moglie del soggetto era invece una lettrice di Mein Kampf. E con questo ho detto tutto, anzi no, il marito ha aggiunto che gli israeliani usano sostanze chimiche per avvelenare l'acqua. Hanno la mania.... sostanze chimiche.... gli avveleniamo anche l'aria (detto da Suha Arafat a Clinton), gli avveleniamo l'acqua, mandiamo in giro uccelli per spiarli, hanno una fervida fantasia non c'è che dire, infatti si inventano una nazione e una storia inesistenti. Le opinioni degli israeliani intervistati sono varie, chi parla di pace e chi dice, ed è anche la mia opinione, che la pace non ci sarà mai.

A un certo punto ecco comparire un imprenditore israeliano nella cui fabbrica lavorano israeliani e arabi-palestinisti, come una famiglia, ma l'inviato de Le Jene, anzichè far notare il valore morale del progetto e l'apertura che si vede sempre e solo da parte israeliana, non ha trovato di meglio che fare dell'ironia..." come sempre il dollaro mette tutti d'accordo". Purtroppo la conclusione del servizio è stata infelice, e, neanche a dire, pensata intenzionalmente. Viene intervistato Ami Ayalon, ex capo del Mossad, il quale ha fatto una tirata contro gli insediamenti perchè Israele avrà la pace solo se darà tutto anche se, ammette, sarà molto molto doloroso. Dimentica Ayalon che ogni volta che Israele ha regalato territori non ha mai avuto pace ma si è ritrovata a piangere decine e decine di morti, a seppellire tanti figli e figlie che avrebbero voluto studiare, ballare, lavorare, semplicemente vivere.

Comunque, nonostante tutte le Cassandra che urlavano alla terza intifada questa non è scoppiata e non scoppierà, le intifade sono tutte in occidente, centinaia di manifestanti al grido di "Palestina libera, Intifada vincerà, A morte Israele" scorazzano per le piazze europee. A Firenze, 500 persone urlanti. http://www.firenzetoday.it/cronaca/corteo-palestina-trump-gerusalemme-israele.html http://www.firenzetoday.it/cronaca/corteo-palestina-trump-gerusalemme-israele-video.html Chi vuole manifestare in favore del terrorismo, dell'ingiustizia, delle menzogne e della negazione storica, sia libero di farlo. Ho solo una piccola osservazione: dove erano tutti questi paladini del nulla, queste "brave persone", durante gli anni di macelleria in Siria? Sei anni di guerra, 465.000 morti tra cui decine di migliaia di bambini. Dove erano questi che sbraitano "Palestina nel cuore, A morte i sionisti"? Non c'è stata una sola manifestazione in tutta Europa per i siriani, per i yazidi, per i kurdi. Niente di niente. Per i palestinesi ai quali non succede nulla di male se non fanno terrorismo e, se vivono in miseria, è solo colpa dei loro dittatori, tutti scendono in piazza a urlare slogan indecenti. Persino a Trento, la tranquilla quasi addormentata Trento. "Palestina Libera, uniti per Gerusalemme, Palestina nel cuore. Diciamo no a uno stato egemonico che tortura i bambini e imprigiona le donne..." Parole schifose pronunciate dall'imam di Trento, Aboulkheir Breigheche, cui la folla ha risposto urlando i soliti slogan di morte. Solo una parola mi esce dal cuore: Vergognatevi! https://www.facebook.com/pg/giornaleladige/photos/?ref=page_internal

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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