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Deborah Fait
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Benvenuto in Israele, Mister Trump... speriamo! 20/05/2017

Benvenuto in Israele, Mister Trump... speriamo!
Commento di Deborah Fait

Impossibile trovare nella storia americana un altro presidente USA così insultato, odiato, perseguitato, a volte fino ad arrivare al ridicolo, come sta succedendo a Trump sia in patria che all'estero. Ricordo l'insediamento di Barak Obama, il mondo quasi piangeva di tenerezza, tutti ai suoi piedi, gli hanno conferito il Nobel per la pace prima ancora di conoscere quale sarebbe stata la sua politica. Poi ha incominciato a viaggiare il bravo Obama, e dove è andato? A prostarsi davanti a tutto il mondo arabo, in Egitto ha fatto cadere Mubarak per sostituirlo con la Fratellanza musulmana, nota organizzazione filoterrorista . Ha fatto scoppiare le guerre arabe, dette ipocritamente "primavere", è stato l'artefice dell'avvento dell'Isis. Obama ha quasi distrutto il mondo, poi, dopo tanti danni irreparabili, eccolo arrivare a Milano accolto da cittadini prostrati e urlanti. Incredibile. Solo qualche raro giornalista coraggioso oggi ha l'ardire di affermare che "Beh, se vogliamo essere sinceri, Obama è stato una delusione". Una delusione? Una vera e propria rovina, una disgrazia enorme per metà del genere umano. Eppure durante la sua amministrazione totalmente antisraeliana quasi nessuno lo ha criticato se non qualche raro amico di Israele.

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Le sue prime visite all'estero sono state per il mondo arabo. La prima visita all'estero di Trump è in Israele, certo, inizia in Arabia Saudita, poi va anche dai palestinisti, credo sia inevitabile, è quasi un obbligo per tutti i capi di stato, ma intanto verrà qui in Israele. Sulla sua visita si dice di tutto e di più, niente ambasciata USA a Gerusalemme, al Kotel non sarà accompagnato dal Presidente Rivlin o da Netanyahu perchè un dignitario della Segreteria di Stato ( da sempre filoaraba) ha detto "Non è vostro territorio" . Insomma ancora non sappiamo se in Israele verrà l'amico Donald come abbiamo sognato da quando è stato eletto o un presidente manipolato da chi nel suo entourage preferisce accattivarsi i favori degli arabi. Si vedrà perchè l'uomo è imprevedibile e in grado di fare tutto e il suo contrario. Quando si è insediato le sue parole ci hanno fatto sognare "Porterò l'Ambasciata americana a Gerusalemme", poi sono arrivate le smentite da parte del suo staff e i media hanno fatto di tutto per sbugiardarlo e farlo passare per un pazzo ignorante che promette cose di cui non sa niente. Vedremo, giudicheremo a visita avvenuta.

Da cittadina qualunque mi piacerebbero tante cose, vorrei vedere l'Ambasciata a Gerusalemme, vorrei che qualcuno prima o poi venisse in Israele senza sentirsi costretto ad andare anche a omaggiare un terrorista negazionista decaduto persino dalle sue mansioni di dittatore, vorrei che qualcuno avesse il coraggio di parlare della più grande mistificazione storica mai avvenuta sulla faccia della terra: l'invenzione completa di un popolo mai esistito prima e che non esiste neppure oggi, diviso com'è, nemico persino di se stesso. Purtroppo, anche grazie alla esagerata tolleranza dei governi di Israele, gli arabi viventi in zona si sono appropriati del nome di palestinesi dando così il via a uno dei peggiori imbrogli della storia. Alla fine, complice il mondo intero, questa miserabile truffa ha prodotto un'identità nazionale prima inesistente e ha trasformato gli arabi in palestinesi inventando dal nulla il diritto di questi ultimi ad avere uno stato rubando parte del nostro se non tutto come è nei loro desideri.

L'ONU nel 1969 riconobbe l'esistenza di questo popolo fasullo facendo partire a raffica risoluzioni contro il legittimo Stato di Israele in favore dei palestinisti i quali non hanno una storia che non sia araba, non hanno mai avuto uno stato quindi nemmeno una capitale, non hanno una lingua che non sia araba, non hanno tradizioni, moneta, costumi, cultura propria. Non hanno proprio niente di quello che dovrebbe costituire un popolo sovrano.
I palestinesi sono il nulla che serve alla galassia antisemita che vuole vedere Israele distrutto.
Se i governi israeliani avessero dato ascolto a Golda Meir invece di fare accordi con il terrorista Arafat prima e con l'altro terrorista Abu Mazen, dopo, promettendo territori in cambio di pace, oggi non saremmo in questa situazione.
Purtroppo abbiamo avuto in Israele primi ministri che promettevano di cedere anche il 90% di Giudea e Samaria dando così ragione ai mistificatori della storia. Una vera assurda follia!
Oslo è stato il colpo di grazia per Israele, riconoscere l'OLP, regalare ad Arafat ben 7 città israeliane tra cui Betlemme( i cui cittadini erano si arabi ma per il 90% erano cristiani oggi scomparsi perchè perseguitati dall'OLP e da Hamas) cosa che ha permesso agli imbroglioni di inventarsi anche l'ideona, purtroppo vincente in certi ambienti cattocomunisti, di trasformare in arabo musulmano Gesù di Nazareth.

Noi ebrei, noi sionisti non dovremmo sperare che Trump salvi capra e cavoli, non lo può fare, siamo noi che dobbiamo finalmente dire che Israele è anche Giudea e Samaria, come da trattato di Sanremo, siamo noi che ci dobbiamo difendere politicamente e diplomaticamente da questa folle presa di posizione internazionale smascherando i truffatori della storia e tutte le loro bugie e invenzioni.
Siamo noi che dobbiamo tenerci stretti il nostro Paese, l'unico che abbiamo. Siamo noi che dobbiamo bloccare tutte le risoluzioni che l'Unione Europea rilascia contro Israele, l'ultima è lo stop dell'UE alle "colonie " israeliane con la seguente motivazione "Israele continua ad occupare la Palestina...."

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Miri Revev, Ministro della Cutura in Israele al Festival di Cannes

Dobbiamo dire basta a questo scempio ! Certo oggi è difficile mettersi contro il mondo intero intrappolato nelle bugie arabe grazie al suo eterno odio per gli ebrei ma è Israele in gioco e noi non abbiamo altra patria al mondo, questo dobbiamo ricordarcelo sempre, non abbiamo altro Paese al mondo. Dovrebbero saperlo anche i sinistri israeliani che hanno crirticato l'abito della Ministra dell'educazione Miri Regev al Festival di Cannes. "Pessimo gusto, hanno scritto su Haaretz, abito aggressivo e colonialista!"
Colonialista, pensate un po', perchè sulla gonna sono state riprodotte le immagini di Gerusalemme, tutta intera. Per questi pagliacci avrebbe dovuto avere sull'abito soltanto mezza Gerusalemme.
Secondo me l'abito è bellissimo e Miri Regev è stata una grande a portarlo, a testa alta e con orgoglio, davanti alle televisioni del mondo intero. Il messaggio, chiaro e lampante, ha ricordato anche a Cannes, un palco internazionale, che sono iniziati i festeggiamenti per il 50esimo anniversario dell'unificazione della nostra capitale: "Gerusalmme, nella sua interezza, è la capitale di Israele". PUNTO!

Brava Miri, peccato che i soliti sinistri israeliani nemici di Israele non arrivino a capire l'importanza di amare questo nostro Paese, peccato soprattutto per loro perchè fare propria l'ideologia del nemico significa cancellare le radici che fanno parte di ogni essere umano per trovarsi alla fine risucchiati nel nulla di una sottocultura pericolosa.
Godetevi infine questo video dell'ultima scena, meravigliosa, di Shindler's List quando gli ebrei liberati dai campi nazisti vanno verso Gerusalemme al suono di "Gerusalemme d'Oro". https://www.youtube.com/watch?v=LPQQ5iuUsKg

Speriamo di poter dire, la prossima settimana, "Benvenuto in Israele Mr. Trump!"

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"


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