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Deborah Fait
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Malgrado Obama, il terrorsimo, l'Onu e l'Europa: Israele è forte e guarda al futuro 24/12/2016

Malgrado Obama, il terrorsimo, l'Onu e l'Europa: Israele è forte e guarda al futuro
Commento di Deborah Fait

Ricordo sempre con grande emozione l'immagine di una mamma di Sderot inginocchiata a terra col suo bambino raggomitolato sotto di lei per proteggerlo dal missile che stava arrivando da Gaza. Non c'era nessun rifugio là vicino e quella mamma ne ha creato uno col proprio corpo nel tentativo disperato di salvare il figlio.
Quando la fotografia è arrivata sul web ho dovuto sopportare lo schifo che mi ha sconvolto lo stomaco nel leggere decine di messagi di scherno del tipo "andate via e non creperete più...ve la siete cercata....Palestina ai palestinesi....non è casa vostra....".

Gente incivile, cattiva, spietata, antisemita, degna della peggiore Europa, quella che godeva nel dare la caccia agli ebrei. Nessuna pietà! Oltre alla nostra disperazione e alla solidarietà degli amici di Israele, nessuna pietà da parte dell'opinione pubblica occidentale e dei vari governi. Quegli stessi governi dal pelo sullo stomaco che invece ricevono sempre parole di conforto e aiuti concreti da Israele nei momenti di terrorismo o di calamità naturali. Mai, mai, mille volte mai ho sentito un premier straniero mandare un messaggio di simpatia a Israele negli anni terribili delle intifade, i messaggi che arrivavano erano solo di spietata crudeltà....magari peggio...pensavano....ve lo meritate...

Ricordando gli anni in cui l'allarme rosso delle sirene suonava in continuazione e i missili piovevano su Israele. Ripensando alle stragi nei bar, ai caterpillar e alle macchine che a Gerusalemme si lanciavano contro le persone per la strada o alle fermate dell'autobus uccidendone decine, falciando carrozzine con bambini e assalendo poi i sopravvissuti con i coltelli. Ripensando all'indifferenza del mondo occidentale di fronte a questo orrore, credo sia giusto, normale e umano incazzarsi. Era logico chiedersi con rabbia perchè, oltre al terrorismo e alla morte di centinaia di innocenti, Israele doveva anche subire l' indifferenza, lo scherno, la crudeltà del mondo, comprese le vergognose risoluzioni dell'ONU. Quindi la reazione umana alla perfidia e all'ipocrisia dell'Occidente dovrebbe essere, in caso di terrorismo, un semplice e chiaro...ma chi se ne frega! Pan per focaccia, no? Chi riceve solo sberle e affronti alla fine resta insensibile quando la disgrazia finalmente colpisce il proprio carnefice.

Io non rido, in Israele nessuno ride, non diciamo chi se ne frega, non scriviamo "lasciate l'Europa all'Islam che la vuole da secoli, da quando sono arrivati sotto le mura di Vienna, da quando hanno invaso la Spagna.... dove si posa piede musulmano quella diventa per sempre terra islamica quindi fuori europei, se volte vivere dovete andarvene".
Nessuno di noi lo pensa perchè gli israeliani sono persone civili , anche troppo civili e non sanno cosa sia la vendetta.
La mia prima reazione all'attentato di Berlino è stata "Maledetti", si, maledetti loro e la loro ideologia bastarda che semina terrore e morte ormai in tutto il mondo, nel nome di Allah. Il terrorista tunisino, ammazzato fortunatamente da due eroici poliziotti italiani, ha urlato Allahu Akhbar fino all'ultimo. Bene, è stato accontentato e non farà mai più del male.
Non rido delle disgrazie altrui come altri ridevano delle nostre però mi sono stufata della scempiaggine di questo decrepito continente che si chiama Europa che continua a minimizzare, a colpevolizzarsi, a parlare addirittura di complotti dei servizi segreti (anche questo ho dovuto leggere sul web) e a dimenticare quello che ha dovuto subire Israele.

Dopo questo ennesimo attentato il Parlamento EU ha ricordato i vari massacri commessi in Europa, in Turchia senza mai nominare Israele come se il terrorismo palestinista fosse qualcosa di sacro da non poter essere equiparato a quello dell'Isis anche se Al Baghdadi e i suoi mostri hanno imparato molto dai palestinisti che hanno fatto scuola usando katerpillar e automobili con cui falciare cittadini innocenti a Gerusalemme.
Berlino come Gerusalemme, Nizza come Gerusalemme, Istanbul come Gerusalemme, Madrid come Gerusalemme ma Gerusalemme e Israele non vengono mai nominati negli elenchi dei paesi colpiti dal terrorismo islamico. Se i terroristi islamici sono temuti (quindi cercano di nominarli il meno possibile e di attribuire ad altri la colpa della loro bestialità), quelli palestinisti che ammazzano ebrei sono rispettati e protetti.

Pochi giorni fa il Segretario Generale dell'ONU, Ban Ki Moon aveva ammesso il pregiudizio contro Israele in sede alle Nazioni Unite, il doppio standard usato nei confronti dell'eterno colpevole, lo Stato ebraico. Ammissione tardiva e inutile dal momento che tutto continuerà come sempre. Solo ieri è stata presentata un'ennesima risoluzione contro Israele dichiarando gli insediamenti in Giudea e Samaria come "una flagrante violazione del diritto internazionale" senza, naturalmente, fare cenno alle violenze palestiniste e al terrorismo. La risoluzione presentata dall'Egitto è stata bloccata grazie a Trump ma Obama cercherà in tutti i modi di far danno e sono già pronte altre due risoluzioni, una proposta dalla Nuova Zelanda e l'altra dalla Svezia. Ecco la conferma alle mie parole: è arrivata in questo istante la notizia che all'ONU è stata approvata la risoluzione di condanna a Israele per gli insediamenti in Giudea e Samaria con la seguente motivazione "Gli insediamenti sono privi di validità legale in quanto attuati in flagrante violazione del diritto internazionale".

Gli USA anzichè porre il veto si sono astenuti, "storica decisione l'astensione USA", scrive Televideo. Certo, storica, l'ultimo regalo di Obama a Israele, adesso sarà soddisfatto, finalmente ha potuto, in extremis, esprimere tutto il suo odio.
Io sono senza parole, non potevo immaginare tanta perfidia. L'amministrazione Obama respinge l'accusa di Israele di essere collusi coi palestinisti.
Bugiardi !
Sono stracollusi e Obama ha sempre dimostrato di amare i terroristi.
Trump, scrive il Jerusalem Post, ha dichiarato, furioso, che le cose cambieranno dal 20 gennaio, ha definito "assolutamente vergognosa" "Absolutely shameful" la politica di Obama nei confronti di Israele e ha assicurato che, dal 20 gennaio, le cose cambieranno all'ONU come cambierà l'atteggiamento nei confronti di Israele.
Ecco il Twitt di Trump: ✔ @realDonaldTrump #As to the U.N., things will be different after Jan. 20th.

Beh, credo che ormai Mr. Obama possa tranquillamente vergognarsi di se stesso, io, per quanto valga la mia opinione, mi vergogno, mi sento imbarazzata che un simile ignobile personaggio sia stato per ben 8 anni presidente degli Stati Uniti d'America e abbia rovinato mezzo mondo, responsabile anche di quanto sta accadendo in Siria.
Ad Aleppo si muore di fame, di bombe, di disumanità infernale ma l'ONU ha altro da fare, c'è Israele, ca...spiterina! Bisogna condannare Israele e questa volta è andata, visto che Obama approfittando dei suoi ultimi giorni ha voluto regalarci anche l'ennesima vigliaccata ordinando al suo rappresentante di astenersi dal voto.

Sentiremo nelle prossime ore le reazioni furibonde di Israele e dei repubblicani USA. Intanto di Aleppo e dei morti innocenti siriani si preoccupa solo Israele, Netanyahu sta cercando il modo di far arrivare in Israele i feriti di quella città martire. Finora Israele ne ha curati più di 3000 negli ospedali da campo allestiti sul Golan lungo i confini colla Siria, altre centinaia sono curati negli ospedali di Haifa e di Tel Aviv. Purtroppo Aleppo è molto lontana dal confine con Israele, perciò il nostro Bibi tenta un accordo: far arrivare i feriti in Turchia e da là in Israele. Obama, che ha destabilizzato la Siria come tutto il Medio Oriente da quando ha fatto cadere Mubarak per mettere al potere in Egitto i famigerati terroristi chiamati Fratelli Musulmani, dovrebbe restituire il Nobel ma sappiamo tutti che il pensiero non lo sfiora nemmeno.

E adesso, sempre in tema di musulmani, parliamo del quotidiano Libero.
Come avrete letto nell'articolo di Vittorio Feltri, Khalid Chaouki, Pd e membro della Fratellanza Musulmana, di cui ho parlato varie volte in passato, ospite fisso in TV a difendere viscidamente il terrorismo islamico. Non è questo l'islam- diceva- l'islam è pace e amore-diceva- e poi sono quattro gatti-diceva-.
Quando gli chiedevano "perchè voi non manifestate mai contro il terrorismo?" rispondeva "Certo che lo faremo" Come no! Mai! Non ha mai mantenuto la parola.
Bene, questo signore che io destesto da sempre, ha chiesto la chiusura di Libero e a La Zanzara ha trattato Feltri da criminale. Parole ignobili e pericolose che hanno messo il direttore di Libero in una posizione di estremo pericolo nel senso che qualche fanatico barbuto islamico potrebbe facilmente interpretarle come un invito a fare di Feltri un bersaglio.
"Siamo sottomessi" scrive nella sua lettera amara e molto incazzata il direttore. E' vero siamo sottomessi a questi personaggi che approfittano della democrazia per usarla contro di noi, per portare avanti le loro idee islamiche di punizione contro chi scrive liberamente ciò che pensa e si sa che per certi musulmani punizione è sinonimo di morte.

Oltre a informazionecorretta http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=16&sez=120&id=64813 nessuno ha espresso solidarietà a Feltri, vergognosa dimostrazione di quel triste e amaro "siamo sottomessi". Chi ha il coraggio di mettersi contro un musulmano per poi sentirsi dare del razzista e dell' islamofobo?
Noi invece non abbiamo paura, io non ho paura e a Khalid Chaouki dico di andare a sputare il suo veleno altrove.
Desidero quindi mandare tutta la mia solidarietà a Vittorio Feltri che certamente non si farà intimidire da personaggi squallidi che trasudano odio e falsità e andrà avanti imperterrito a scrivere quello che gli pare come libertà vuole e pretende.
Amaramente, con la tristezza nel cuore per tutto l'odio che ci travolge, auguro a chi mi legge buone feste.

Immagine correlata

Deborah Fait "Gerusalemme, Capitale unica e indivisibile di Israele"
"Non si chiama Cisgiordania, si chiama Giudea e Samaria"


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