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David Elber
Israele, Storia e diritto
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Alcune considerazioni sull’attacco iraniano 16/04/2024

Alcune considerazioni sull’attacco iraniano
Commento di David Elber

Battaglia di missili su Israele. La grande dimostrazione di efficienza dimostrata da tutto l’apparato difensivo israeliano sarà immediatamente studiato in tutte le accademie militari e preso a modello come sistema da adottare in tutti gli scacchieri mondiali

A poche ore dall’attacco iraniano contro Israele, si possono fare già alcune considerazioni in merito.

Per prima cosa è da sottolineare la fenomenale capacità di Israele di aver creato un sistema integrato di vari livelli per proteggere lo Stato da attacchi missilistici multipli. Non è un’esagerazione affermare che questo sistema è unico al mondo. Tale sistema composto dai sistemi Arrow, David’s sling system, Iron Dome e aerei caccia F35 e F15 ha dato una strabiliante risposta sul campo, intercettando oltre il 90% dei droni, missili balistici e da crociera lanciati dall’Iran, dall’Iraq e dallo Yemen. In totale sono stati lanciati oltre 350 vettori esplosivi.

Un’altra importantissima novità è stata la partecipazione congiunta, con Israele, di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Giordania. Questa partecipazione oltre che un grande aiuto militare è stata importante dal punto di vista politico, è un grande messaggio all’Iran: Israele non è solo. Soprattutto la partecipazione giordana è un forte segnale che il mondo sunnita non è passivo di fronte all’imperialismo degli ayatollah. Unico assente degno di nota l’Italia. Su questo tornerò in chiusura.

La grande dimostrazione di efficienza dimostrata da tutto l’apparato difensivo israeliano sarà immediatamente studiato in tutte le accademie militari e preso a modello come sistema da adottare in tutti gli scacchieri mondiali. Basti pensare all’Europa e alla minaccia russa. Un sistema così efficacie sarà il futuro per i paesi NATO più esposti ad Est. Inoltre, come è stato dimostrato sabato notte, il sistema anti missile è perfettamente integrabile con l’aviazione e questo in un ottica della NATO fornisce uno strumento formidabile per le minacce russe. Questo ci fa capire come potrebbero andare le cose in Ucraina se ci fosse la volontà politica di aiutare concretamente gli ucraini nella loro difesa. La tecnologia di Israele è sicuramente il perno dei futuri sistemi di difesa delle democrazie di tutto il mondo.

Un’altra importante considerazione che si deve fare in merito alla partecipazione di Gran Bretagna, Francia, Giordania e anche americana, è che per molti di questi paesi la principale preoccupazione era di evitare un’escalation regionale più che un “amore” verso Israele. Ma anche questo pragmatismo si è dimostrato efficacie ed è un messaggio politico all’Iran per il futuro. Nei fatti è stato un primo concreto passo di opposizione all’espansionismo iraniano.

Militarmente l’attacco iraniano ha dimostrato – se c’erano dubbi – che la tecnologia di Israele è molto più avanzata di quella iraniana. Nelle ultime ore è trapelato anche che un buon numero di missili balistici iraniani hanno funzionato male e non hanno raggiunto Israele. Inoltre, le immagini che hanno ripreso le intercettazioni nei cieli sopra Gerusalemme sono l’ennesima dimostrazione che questa città è “santa” per l’Islam solo a parole. Sarebbe stata colpita se non protetta dal sistema anti missile nell’indifferenza del mondo islamico.

Una componente primaria del sistema anti missile che ha permesso ad Israele di ottenere questo magnifico successo, è il sistema radar e satellitare che ha consentito di tracciare, con estrema precisione, tutti i droni e missili dai luoghi di partenza, al loro volo di crociera fino a capire il loro obiettivo finale. Questo è stato possibile tramite il prezioso aiuto americano. Il futuro della difesa integrata è iniziato e a questo futuro è mancato ancora una volta l’Italia. In questo modo il governo italiano ha dimostrato ancora una volta la sua pochezza e la sua irrilevanza politica oltre che militare. Dal punto di vista militare rimarrà sempre nettamente indietro a paesi come Francia e Gran Bretagna sempre più integrati con gli USA. Dal punto di vista politico le parole di Tajani (anche il ministro della difesa Crosetto non ha fatto una bella figura) sono state di uno squallore impressionante: in perfetta tradizione italica di tenere due piedi in due scarpe, amico di tutti ma nei fatti non considerato da nessuno. Se uno pensava che questo governo fosse qualcosa di nuovo e moderno ha avuto la l’ennesima prova che non è così. Alberto Sordi docet.

David Elber - Progetto Dreyfus Archivio | Progetto Dreyfus
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