lunedi` 29 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






 

Giorgio Israel
<< torna all'indice della rubrica
Chi delegittima lo Stato ebraico 04/04/2010

La Polemica, di Giorgio Israel

"Chi delegittima lo Stato ebraico"

Presentando un rapporto di 240 pagine sul rapporto Goldstone, Shmuel Trigano ha rilasciato un’intervista in cui sostiene che la campagna di delegittimazione di Israele è arrivata a livelli tali da poter condurre alla sua distruzione.
L’ultima tappa di questa campagna – definita “gravissima” da Trigano – è di rendere luogo comune il parallelismo tra Israele e Sud Africa dell’apartheid. «È una tappa nel progetto di abbattere Israele. Quando si sia disumanizzato un uomo, è legittimo ucciderlo. Tutti gli stermini sono avvenuti in questo modo». Ma nel processo di smantellamento dell’immagine di Israele un sintomo gravissimo – già verificatosi negli anni ’30 e «in tutti i periodi in cui il destino ebraico era in questione» è il fenomeno di «una galleria di intellettuali ebrei che denunciano Israele», di fatto abbandonando una nave che ritengono stia colando a picco.
«Il principale problema in questa situazione – ammonisce Trigano – sono proprio gli ebrei»: troppi di loro non si rendono conto che «il destino ebraico sarà quello dello stato d’Israele, sia nell’immagine che se ne fanno i suoi nemici sia, de facto, per l’importanza che esso ha assunto nella condizione ebraica».
È un ammonimento su cui dovrebbero riflettere tutti, mentre si chiude Pesach, in un clima di amarezza senza precedenti. Perché quest’anno la festività si è svolta sotto l’insegna di una campagna che nega l’esistenza di ogni legame tra il popolo ebraico e Gerusalemme e quindi l’esistenza di qualsiasi diritto sulla città.
Il primo ministro turco proclama che Gerusalemme è «la pupilla dell’occhio dell’islam» e che ogni rivendicazione ebraica sulla città è un’offesa e uno scandalo. Nessuno l’ha rimbeccato. Nessuno ha detto che sulla politica del governo israeliano si può dissentire, ma che l’esistenza di un diritto storico, spirituale, religioso sulla città (quantomeno su parte di essa e quindi sul diritto israeliano di farne la sua capitale) non può essere messa in discussione. Silenzio da parte del governo americano: il Seder di Obama non incanta, è la foglia di fico di un processo di delegittimazione.
Silenzio da parte dei governi europei, da parte del mondo cristiano. Questo è il vero scandalo, non soltanto politico ma religioso. Ma far finta di non vederlo e attardarsi su questioni marginali fa parte di quella fenomenologia di accecamento che colpisce quegli ebrei che – come dice Fackenheim - «faticano ad accettare l’idea di avere dei nemici».
Giorgio Israel


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT