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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Onu: il Tribunale dei Ciarlatani 24/07/2014

Onu: il Tribunale dei Ciarlatani
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

A destra, una seduta dell' United Nations Human Rights Council


Benjamyn Netanyahu

Una exit strategy era valutata positivamente ieri dai maggiori commentatori israeliani: l’ipotesi di un cessate il fuoco, con relativa tregua, poteva essere accettata da Israele, la distruzione completa dei tunnel rimasti attivi richiederebbe almeno una settimana di guerra. La condizione posta da Israele è chiara: Gaza deve essere demilitarizzata e il controllo affinchè ciò avvenga sia affidato a una forza internazionale sotto la guida dell’Onu. Sarebbe infatti una follia suicida da parte di Israele interrompere ora l’Operazione “Zuk Eitan” – margine di protezione - nella certezza che Hamas, come già avvenne nel passato recente, tornerà ad armarsi, con le stesse modalità (tunnel e armamenti forniti con l’aiuto di Iran, Turchia, Qatar), per riprendere poi la guerra al massimo fra due anni. Se la proposta della demilitarizzazione viene accettata, Israele è pronta a firmare la tregua.


Khaled Mashal in Qatar

A spegnere questa possibile proposta, è intervenuto il capo di Hamas, Khaled Mashaal, dal suo rifugio dorato in Qatar, ripetendo che le condizioni per una ‘tregua umanitaria’ – leggi permettere a Hamas di riorganizzarsi - rimangono le stesse: fine del blocco navale, riapertura dei valichi tra Gaza e Israele/Egitto e altre richieste, come se Hamas fosse la parte vincente del conflitto. Di demilitarizzazione, dice Hamas, se ne potrà parlare se la stessa richiesta verrà posta a Israele.
Cade quindi l’ipotesi di un cessate il fuoco tra breve.
Naturalmente niente è definitivo da queste parti. L’azione, di fatto contro Israele, che ha visto le maggiori compagnie aeree cancellare i voli da e per l’aeroporto Ben Gurion – l’aeroporto con le più forti misure di sicurezza al mondo, come l’ha definito Michel Bloomberg, l’ex sindaco di New York, appena arrivato con un volo speciale - è una misura che radicalizzerà la posizione del governo d’Israele nei confronti di Usa, UE, Onu ecc.



Navy Pillay, commissaria Onu per i diritti umani

Ma la notizia che domina oggi su tutti media è la decisione del UNHRC – United Nations Human Rights Council- durante una sessione d’emergenza a Ginevra, di istituire una commissione speciale che giudichi Israele per ‘possibili crimini di guerra’, come ha dichiarato la commissaria Navi Pillay. Nello stesso momento in cui su Israele si scatenava una pioggia di 80 missili di Hamas. “ Questa indagine, da parte di un tribunale di ciarlatani ha già una conclusione scontata”, ha dichiarato la segreteria di Benyamin Netanyhau.
Ancora più scandaloso delle parole della Pillay è stato il voto del UNHRC, dei 47 membri hanno votato contro solo gli Usa, 29 hanno approvato, 17 si sono astenuti, inclusi i paesi europei alleati di Israele, UK, Germania, Francia, Italia compresa. L’astensione del nostro paese pone alcune domande sulla politica estera del governo Renzi. Da un lato la Ministra degli Esteri Federica Mogherini dichiara la solidarietà con il diritto di Israele alla difesa dei propri cittadini contro l’attacco di Hamas, riaffermandone il carattere terrorista, mentre dall’altro si astiene nel momento cruciale, quando avrebbe dovuto votare contro la criminalizzazione di Israele.


Federica Mogherini

Ci chiediamo quale differenza ci sia tra l’avere una Mogherini al posto di un D’Alema, del quale ricordiamo la visita a Beirut sottobraccio a Hezbollah, e le dichiarazioni irresponsabili sulla “proporzionalità” nella difesa alla quale Israele avrebbe dovuto attenersi per non sentirsi accusata dalle democrazie occidentali.
Israele dovrebbe forse, secondo Renzi/Mogherini, inviare ad Hamas dei telegrammi di protesta ? L’ipocrisia più sfrenata continua a contraddistinguere la politica estera dei paesi europei, Italia compresa.
Non abbiamo sentito voci contrarie nel nostro Parlamento, di fronte alla incredibile iniziativa del Tribunale dei Ciarlatani, il solo nome da usare nei confronti del cosiddetto Consiglio dei Ditti Umani delle Nazioni Unite. Dove sono gli amici di Israele ?


 Angelo Pezzana


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