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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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Antisemiti e ignoranti 1.5.2006

 Israele ricorda ogni anno Yom Hashoah, il giorno dello sterminio.Una sirena alle 10 del mattino suona  in tutto il paese  per due lunghissimi minuti, le auto si fermano  per strada, chi cammina si blocca sull'attenti, ogni attività viene interrotta in una rappresentazione quasi teatrale. Quel lungo, lancinante suono ricorda ogni anno i sei milioni di ebrei sterminati dal nazismo, un invito a non dimenticare. E’ successo anche quest'anno il 25 aprile,  mentre non molto lontano Ahmadinejad si rivolgeva all’Europa invitando gli Stati a “ riprendersi gli ebrei che illegittimamente avevano occupato la Palestina. Se la causa era stata l’Olocausto”, così ha detto,” gli ebrei ritornino da dove sono venuti, perchè i palestinesi non hanno nessuna colpa di quanto è loro successo”. Una bugia detta molte volte rischia di diventare verità. Da quando è stato eletto, Ahmadinejad ne ha fatto il suo leit motiv preferito. Senza contare che la teoria dell’ “occupazione” è un cavallo di battaglia di tutti i sostenitori delle ragioni dei palestinesi contro il diritto ad esistere dello Stato ebraico. La storia naturalmente non è andata come la racconta il faraone iraniano ed i suoi amici, ma poichè la sua interpretazione, pur nella plateale falsità, ha un suo certo fascino macabro, sarà opportuno ristabilire alcuni punti.

 Gli israeliani sono sempre vissuti su quelle terre. Il regno d’Israele si chiamava così ben prima che i palestinesi esistessero come popolazione. Sono stati i romani ad imporre il nome di Palestina dopo aver sconfitto e distrutto lo Stato d’Israele nel 70 d.c. Palestina deriva da Philistin, un piccolo territorio che si affacciava sul mediterraneo i cui abitanti – i filistei,appunto- venivano dalle isole greche del mare egeo. Quindi nemmeno semiti, come erano invece gli ebrei. E’ da questi filistei che discendono gli attuali palestinesi, i quali hanno assunto questo nome solo per decisione romana, come hanno fatto anche gli ebrei che rimasero sul territorio invece di unirsi alla grande diaspora che si formò dopo la distruzione di Israele da parte dell’imperatore Tito. Fu infatti Palestina il nome che i romani diedero a quel territorio. E palestinesi hanno continuato a chiamarsi fino al 1947, quando fu proclamata la spartizione in due del territorio dalle Nazioni Unite,accettata dagli ebrei e respinta dagli stati arabi confinanti. Da questo rifiuto le guerre succesive per distruggere il nuovo Stato proclamato l'anno successivo. Se vogliamo parlare di diritto, non sono certo gli ebrei che devono  dimostrare il loro, semmai il contrario. Una volta appurato che uno stato palestinese non è mai esistito, due parole sul possesso della terra. Se è vero che la presenza ebraica è stata continua da sempre, è indubbio che è stato il sionismo, il movimento risorgimentale ebraico, a rilanciare la volontà di ricostruire uno stato per gli ebrei in Palestina, su quella terra che storicamente si chiamava Regno d’Israele. Che per il mondo islamico quelle terre non risvestissero alcun interesse, nè storico nè religioso, è dimostrato dal fatto che nel Corano Gerusalemme non è citata nemmeno una volta. Vien da sorridere quando leggiamo “città santa per l’Islam” ! E’ dalla fine dell’800 quindi, che gli ebrei ritornano a Sion, con il proposito di ricostruire il nuovo stato. Nè una casa nè un pezzo di terra è stato tolto illegalmente ai palestinesi. Gli archivi storici contengono i documenti degli atti di vendita, dove terreni paludosi e desolati venivano venduti allo stesso prezzo di quelli californiani. I proprietari terrieri erano pochissimi, in gran parte latifondisti che vivevano il Libano o in Turchia, ben felici di disfarsi  a caro prezzo di terreni che non rendevano nulla. Nessuna occupazione, quindi, e nessun furto. La Palestina era, di fatto, già uno Stato ebraico sotto il mandato britannico. Che sia stato dopo la guerra rifugio per i sopravvissuti dallo sterminio nazista è solo una parte della storia, non ne è assolutamente la spiegazione. La smetta Ahmadinejad di rivolgersi agli stati europei perchè “ si riprendano gli ebrei”, si preoccupi delle sue responsabilità e del tragico destino che lui sta preparando al suo popolo. Si ricordi che il millenario Reich è durato 12 anni e che rischia di fare la fine del suo predecessore, il signor Adolf Hitler.


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