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Islam Monitor
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Israele: un amore a prima vista. Ricambiato 12/06/2013

Gerusalemme

Ho avuto il grande piacere di partecipare al viaggio studio in Israele che Informazione Corretta organizza ogni anno.
Oltre ad essere il mio primo viaggio con IC, è stata anche la prima volta che andavo in Israele.
Molti musulmani, anche quelli che si ritengono "moderati", non si dimostrano entusiasti a visitare Israele, non ci mettono piede oppure non vogliono perché prevale il pregiudizio.
Io invece, di famiglia musulmana e con passaporto albanese, anche se vivo ormai in Italia da diversi anni, ci tenevo moltissimo.
Questo viaggio ha rafforzato ancora di più la mia opinione positiva su Israele. Ho avuto la possibilità di incontrare tante persone, la cui cordialità e ospitalità mi ha impressionato.

Tel Aviv

Quello che ti lascia stupito - essendo Israele circondata da nemici e costantemente sotto minaccia - è stata la serenità e la gioia di vivere che gli israeliani sono in grado di trasmettere agli altri.
Abbiamo avuto la possibilità di visitare i cosiddetti 'territori occupati', che tanto la stampa internazionale che nazionale demonizza, mettendo in cattiva luce Israele.
Questi 'territori' - che poi sono delle cittadine - non hanno nulla da invidiare ai piccoli paesi che circondano le nostre grandi città- poiché sono tenuti in ordine, puliti, e con un piano regolatore ben definito. Qui vivono sia palestinesi che israeliani (definirli 'coloni' dà l'impressione che essi vivano in stato di degrado , quando invece così non è). Quello che mi ha colpito di più, e che spesso la stampa e i media non fanno vedere, è che le case dei palestinesi sono molto belle, anche se in base a un loro standard estetico che non è il nostro, non vivono in case fatiscenti come ci viene mostrato in TV.


L'amministrazione israeliana dei 'territori' funziona bene, perché fornisce sia a palestinesi che a israeliani strade, fognature, energia, acqua, telefono e tutto quello di cui un paese necessita. Le aziende israeliane che operano nei 'territori' danno lavoro anche ai palestinesi, i quali godono degli stessi diritti dei lavoratori israeliani con lo stesso trattamento economico.
I lavoratori palestinesi versano le tasse da lavoro subordinato all'Autorità Palestinese nonostante il reddito venga generato su territorio di amministrazione israeliana.
La democrazia israeliana è disarmante, perché ti rendi conto che molte cose funzionano ancor meglio che nelle democrazie europee. Trovo molto democratico che un cittadino posso rivolgersi direttamente (!) alla Corte Suprema, se ritiene che un suo diritto sia stato calpestato dallo Stato.
In quanto al rispetto delle  minoranze, I diritti degli omosessuali sono garantiti, l'adozione è possibile per le coppie omosessuali e anche per le persone singole.
Israele offre molte possibilità ai giovani che vogliono studiare e realizzare i propri progetti, non a caso è chiamata " Start-up Nation ". La percentuale degli studenti laureati è altissima.
La forza di Israele è il suo popolo.
Israele è stata in grado di trasformare in un giardino fiorito il deserto. Il verde si trova ovunque persino nei punti dove le piogge non cadono. Tutto questo grazie all'invenzione dell'irrigazione a goccia, una tecnologia che Israele ha esportato con successo in molti Paesi del mondo, anche presso i suoi nemici.
Allora mi vien da pensare che Israele, tanto vituperata e boicottata dagli odiatori di profesione, non è poi questo demone che gli antisemiti e alcuni media ci vogliono far vedere.
Per conoscere Israele bisogna andarci, toccare con mano la realtà, incontrare la gente e solo così ci si rende conto che Israele è una democrazia dove i diritti sono garantiti a tutti. Dove si è liberi di criticare il governo senza avere paura di essere arrestati o messi a tacere, come succede in tutti gli Stati arabo/musulmani.
Dal canto mio, posso dire che l'incontro con la terra d'Israele è stato amore a prima vista. Ricambiato.


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