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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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È necessario un messaggio forte al Forum sulla Shoah 17/01/2020
È necessario un messaggio forte al Forum sulla Shoah
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Yehudit Weisz)


Antisemitismo è antisionismo e viceversa

Decine di Capi di Stato si riuniranno a Gerusalemme per partecipare al Quinto Forum sulla Shoah. Questo evento avrà luogo allo Yad Vashem il 23 gennaio e si svolgerà sotto gli auspici del Presidente israeliano Reuven Rivlin. L'incontro sarà un'occasione unica per trasmettere pubblicamente ad una platea di alto livello, un messaggio imprescindibile nella battaglia contro l'antisemitismo. Per decenni il governo israeliano e le istituzioni ebraiche hanno trascurato di trasmettere pubblicamente il messaggio che l'antisemitismo è stato parte integrante della cultura occidentale per più di mille anni. Questo fatto è essenziale per comprendere e combattere l'antisemitismo contemporaneo e deve quindi essere continuamente ribadito. Più di un millennio fa potenti organizzazioni - principalmente, ma non esclusivamente in Occidente - avevano promosso l'idea che gli ebrei sono il male assoluto.

La Chiesa Cattolica Romana era stata la fonte originale di questa idea ripugnante, che ebbe più tardi séguito in varie altre confessioni cristiane. Gli ebrei di tutte le generazioni furono accusati di aver ucciso il presunto figlio di Dio, Gesù, e furono ritenuti i responsabili della sua morte. I teologi cristiani stereotiparono gli ebrei. Invece di criticare alcune persone in un passato remoto, incolparono tutti gli ebrei di ogni generazione per un crimine che i loro antenati non avevano commesso. In questo modo, diedero un enorme contributo a quello che oggi è comunemente noto come razzismo. La stereotipizzazione delle persone è l’elemento centrale di questo male. Quando i cristiani hanno brutalizzato gli ebrei, hanno propagandato la malevola argomentazione che la sofferenza degli ebrei che ne derivava, fosse una punizione divina per non aver riconosciuto Gesù.
Tra i riformatori protestanti, Martin Lutero, nei suoi ultimi anni, si staglia come un furioso antisemita. Scrisse che gli ebrei dovevano essere alloggiati nelle stalle, che i loro libri dovevano essere gettati via e che se i rabbini si fossero raccolti in preghiera, dovevano essere uccisi. Lutero raccomandò anche di bruciare le sinagoghe per l'onore di Dio e del cristianesimo. Attualmente, il Consiglio Mondiale delle Chiese è tra i principali divulgatori dell'odio cristiano contro Israele.
Sulla secolare infrastruttura dell'antisemitismo cristiano, si sviluppò un secondo tipo di antisemitismo: l'antisemitismo etnico / nazionalista. Senza le basi dell'odio cristiano, molte società europee probabilmente sarebbero state meno disposte a collaborare con gli assassini tedeschi alla persecuzione degli ebrei. La Anti-Defamation League ha pubblicato numerosi studi su un certo numero di Paesi europei, così come su Stati Uniti e Argentina. I sondaggi hanno mostrato come ancora oggi, il 26% dei cristiani creda nella menzogna che gli ebrei siano i responsabili della morte di Gesù.
Con l’evoluzione della cultura occidentale, anche l'antisemitismo è mutato. L'anti-israelismo ha gli stessi motivi di fondo dei due precedenti tipi di antisemitismo "classico". Nell'antisemitismo cristiano gli ebrei erano il male assoluto a causa della falsa accusa di aver ucciso Gesù. Nella successiva ideologia nazista, gli ebrei erano il male assoluto perché erano falsamente considerati subumani, subnormali, insetti, parassiti o batteri. Nella società contemporanea, il male assoluto è comportarsi come nazisti e pianificare un genocidio. Da vari studi sappiamo che un’importante minoranza della popolazione europea crede erroneamente che Israele intenda commettere un genocidio dei palestinesi o, in alternativa, che si comporti nei confronti dei palestinesi come i nazisti fecero nei confronti degli ebrei. Esistono molte prove dell'intreccio in atto tra antisemitismo e cultura occidentale. Rothschild, ebrei e denaro sono i cupi collegamenti più spesso utilizzati dagli antisemiti. Molto tempo prima, la Chiesa aveva già incolpato Giuda Iscariota di aver venduto Gesù per denaro. Shylock riappare ancora nella società occidentale come l’usuraio per antonomasia. Nonostante il male estremo del nazismo, il filosofo nazista Martin Heidegger, divenne il filosofo leader nell'Europa del dopoguerra. Vi sono molte altre prove che attestano gl’intrecci tra l'antisemitismo e la cultura occidentale.

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Nella post-modernità, molte nuove importanti correnti intellettuali o ideologiche prima o poi sviluppano espressioni antisemitiche. Il movimento per i diritti umani è pieno di ONG anti-israeliane. Il suo organo più alto, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHRC), è un organismo moralmente corrotto permeato dall'odio anti-israeliano.
Esistono numerosi altri esempi di movimenti ideologici contemporanei in cui è emerso l'antisemitismo. Nel femminismo se ne ha un esempio ovvio. Ne fanno anche parte elementi del movimento LGBT. Alcune persone in quel movimento accusano Israele di “Pink-washing”, di un "lavaggio rosa". Questa idea sostiene che la concessione da parte di Israele di pari diritti alla comunità gay sia un mezzo per distogliere l'attenzione dalla sua presunta discriminazione contro i palestinesi. Il movimento del femminismo intersezionale, mira spesso alla solidarietà con tutte le vittime, tranne con gli ebrei.
In ambito accademico, i sostenitori del post-colonialismo a volte definiscono Israele un "potere coloniale". Il termine è un'enorme distorsione. Il comportamento di Israele nei confronti dei palestinesi non ha nulla a che fare con i massicci crimini perpetrati dai colonizzatori belgi, britannici, olandesi, francesi, tedeschi, portoghesi e spagnoli contro i popoli conquistati nel corso dei secoli. Quei Paesi hanno sottomesso le popolazioni per fare soldi. Gli ebrei hanno fatto il contrario. Hanno investito grandi sforzi e ingenti somme di denaro per far rivivere la loro terra ancestrale da una così lunga situazione di abbandono.
Il prossimo Forum sulla Shoah è un'occasione unica per gli organizzatori di presentare pubblicamente i messaggi di cui sopra. È vergognoso che così tante organizzazioni ebraiche non siano riuscite a evidenziare il continuo intreccio tra antisemitismo e cultura occidentale e quel che questo significa per comprendere e combattere l'antisemitismo contemporaneo.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC

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