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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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I musulmani impareranno dal storia del sionismo? 07/06/2019

I musulmani impareranno dal storia del sionismo?
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Un poster sionista invita ad emigrare nella Palestina mandataria

Le origini dell'antisemitismo europeo contemporaneo derivano da diffusi stereotipi negativi sugli ebrei. Per più di mille anni, gli ebrei non sono stati in grado di vivere normalmente in Europa. Gli atteggiamenti negativi nei loro confronti si sono mescolati per molti secoli con la cultura europea. L’insicurezza contemporanea degli ebrei europei si spiega anche al timore di attacchi contro sinagoghe e istituzioni ebraiche. La storia dell'antisemitismo è molto diversa da quella dell'islamofobia, le cui radici in Europa occidentale sono recenti. L'islamofobia attribuisce caratteristiche negative a tutti i musulmani.

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Apparentemente, i musulmani stanno gradualmente assumendo il ruolo di outsider come un tempo lo furono in Europa gli ebrei. Questo è dovuto da una serie di fattori. Uno di questi è il numero dei musulmani nell'Europa occidentale che è di circa 20 milioni. Il numero degli ebrei è invece al di sotto di 1,5 milioni. Ci sono altri fattori meno visibili. Uno di questi è che l'Islam è una religione che applica il proselitismo. Quasi tutti i musulmani sono arrivati nell'Europa occidentale solo negli ultimi decenni. Alcuni di loro cercano di convertire i nativi europei, allontanandoli dalla fede più diffusa del continente. Anche il comportamento fortemente scorretto di alcuni musulmani gioca un ruolo nell'islamofobia. Gran parte del terrorismo musulmano è legato a crimini che vengono commessi in nome dell’islam. Il grido Allahu Akbar, che accompagna atti terroristici musulmani, lo esprime bene. Questi atti criminali estremi rafforzano i diffusi stereotipi negativi verso tutti i musulmani. Non importa se sono salafiti o non credenti. Nella mente degli europei che credono in questi stereotipi negativi globali, i musulmani sono tutti uguali. Per molti, la differenza tra islamisti e musulmani è una attitudine politicamente corretta. L'affermazione "L'Europa appartiene all'Islam", sia dal punto di vista religioso che politico, viene giudicata nello stesso modo. Ci sono varie ragioni per l'ascesa del populismo nazionalista nella maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale. Il terrorismo in nome dell'Islam, la criminalità estrema di alcuni musulmani e le richieste musulmane alla società sono solo un aspetto. Eppure per i partiti populisti sono lo strumento centrale della loro propaganda. Sono però in molti a ritenere che il multiculturalismo è un obiettivo sbagliato. Senza una cultura guida, le società europee si stanno progressivamente e sempre più erodendo. Si può imparare molto da come la realtà musulmana in Europa è vista dall’interno. L'ex capo del servizio segreto nazionale tedesco, Hans Georg Maassen, ha affermato in una recente conferenza: "Quando si parla di Islam politico, senza collegarlo all'estremismo, a mio avviso lo si sottovaluta. E’ quanto risulta dalle ricerche dei vari servizi si sicurezza sul terrorismo”. Maassen ha poi aggiunto: "Non vengono considerati coloro che propagano regolarmente l'islamismo tra di noi". Ha inoltre osservato che i protagonisti dell'Islam politico sono spesso colti e bene integrati. Maassen si è lamentato del fatto che nella lotta contro l'islamismo estremo non vi è alcun sostegno da parte di musulmani moderati o laici, specialmente in considerazione del fatto che in Germania vi è una moltitudine di piccole organizzazioni musulmane. Ha poi fatto un'osservazione potenzialmente esplosiva, a malapena riportata dai media. Maassen ha affermato che è estremamente difficile controllare le organizzazioni musulmane, infatti monitorarle dai servizi di intelligence tedeschi è molto difficile ". Disse anche che le autorità a volte sovvenzionano le organizzazioni musulmane nonostante fossero state avvertite dai vari servizi di sicurezza. Ha riassunto la situazione tedesca dicendo che gli islamici nel paese possono agire in modi non permessi negli stati arabi di provenienza. Maassen ha definito la situazione in Germania simile a "un selvaggio west per gli islamisti". Se i servizi di intelligence informeranno i media, questo complicherà ulteriormente la posizione dei musulmani nella società tedesca. I sionisti iniziarono a organizzarsi intorno all'inizio del XX secolo. I fondatori del movimento si resero conto che, indipendentemente da ciò che facevano gli ebrei, non sarebbero mai stati "normali" cittadini europei. Gli ebrei sono rimasti estranei, anche se il contributo di alcuni è stato fondamentale per le società europee nel campo della scienza, dell'industrializzazione, dell'assistenza medica, della carità e in molti altri settori. Eppure, pochi decenni dopo l'assimilazione e l'integrazione illusoria, le società europee non hanno protetto gli ebrei dalle camere a gas. Così gli stereotipi negativi sugli ebrei inizialmente promossi dal cristianesimo e ulteriormente potenziati dai propagandisti nazisti portarono al genocidio durante la seconda guerra mondiale. Ci furono molti collaboratori a sostenere l'ideologia nazista genocida. Oggi, molti ebrei si pongono, preoccupati, la domanda se esiste un futuro in Europa per loro e in particolare per i loro figli. Questo rende il sionismo tuttora attuale. Se gli ebrei hanno dubbi sul loro futuro nell'Europa occidentale, i musulmani non dovrebbero porsi le stesse domande anche su di loro? Una nuova Shoah contro di loro è improbabile. I movimenti anti-musulmani che negli ultimi decenni hanno iniziato a organizzarsi spariscono oppure crescono? Il grado di sentimento nei confronti dei musulmani può differire da un paese all'altro. Una varietà di fattori influenzerà il risultato. La domanda è: i musulmani cercano realisticamente di integrarsi pienamente in Europa? Tutto questo porterà a un cambiamento significativo tra i musulmani europei che li costringerà a considerare che potrebbero stare meglio nei paesi musulmani, anche se questi sono più poveri? Ci sono anche correnti ideologiche nell'Islam che affermano che i musulmani dovrebbero vivere in paesi in cui l'Islam è la religione dominante. Nel frattempo continua l'afflusso continuo dai paesi musulmani verso l'Europa. Il problema principale dei leader sionisti; non c'era un altro paese ebraico in cui andare. Lo stato ebraico venne fondato a costo di sangue, sudore e lacrime. I musulmani che decidessero di lasciare l'Europa possono stabilirsi in uno degli oltre 50 paesi a maggioranza musulmana. I musulmani dovrebbero imparare dalla storia degli ebrei. Il tempo dirà se le lezioni da trarre avranno avuto seguito.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
Le sue analisi escono in italiano in esclusiva su IC


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