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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Il rapporto fra Obama e il pastore anti-semita Jeremiah Wright 11/12/2016
 

Il rapporto fra Obama e il pastore anti-semita Jeremiah Wright
Analisi di Manfred Gerstenfeld, Leah Hagelberg

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Jeremiah Wright con Barack Obama

È nel cattolicesimo dell’America Latina l’origine della Teologia cristiana della Liberazione, divenuta poi parte significativa della chiesa protestante. Al suo inizio, vedeva negli ebrei gli antagonisti del Nuovo Testamento, con l’accusa di rappresentare una religione vendicativa e spietata, con componenti anti-semite e anti-Israele, in accordo con il movimento palestinese Sabil. Un sostenitore delle versione afro-americana della Teologia della Liberazione è il Pastore Jeremiah A.Wright, che negli ultimi 15 anni è stato fra i massimi diffusori di calunnie basate sull’anti-semitismo classico e quello anti-Israele, nelle sue prediche – era Pastore nella Trinity United Church of Christ, una comunità protestante di Chicago- ma anche in forma privata. Prima di essere eletto nel 2008 presidente degli Stati Uniti, Barack e sua moglie Michelle erano iscritti alla sua comunità, fu lui a unirli in matrimonio nel 1992. Solo nel 2008 lasciarono la Comunità. La definizione di anti-semitismo dell’ International Shoah Remembrance Alliance (IHRA), approvata da 31 stati, fra i quali gli Usa, è simile a quella adottata dal Dipartimento di Stato. Le affermazioni di Wright, con le loro menzogne, rientrano appieno nella definizione di anti-semitismo IHRA. La definizione IHRA di anti-semitismo include “ negare al popolo ebraico il diritto all’auto-determinazione e accusare di razzismo la stessa esistenza dello Stato di Israele”. Wright l’ha dichiarato innumerevoli volte, per esempio nel 2015 durante un incontro sulla riconciliazione razziale nella chiesa di Chapel Hill N.C. definendo “illegale lo Stato di Israele”; riferendosi ai palestinesi quali discendenti degli antichi canaaniti, disse “ che tipo di Dio vi ha permesso di mettere il vostro culo sulla mia terra?”. Da pastore cristiano dovrebbe sapere che in quello che i cristiani chiamano Vecchio Testamento, Dio promise la Terra di Israele agli ebrei, allora chiamati israeliti. Il Centro Simon Wiesenthal pubblica ogni anno l’elenco delle 10 menzogne anti-semite più rilevanti, insieme a aggressioni e attacchi personali. Wright era stato citato nel 2011 per la sua affermazione “ Israele è uno stato illegale, genocida.. “ Nel 2015, Wight ha partecipato a un rally con Louis Farakhan, il leader anti-semita della Nazione dell’Islam. Lì dichiarò che Israele era uno stato di apartheid, che “ Gesù era palestinese”, una menzogna finalizzata al disconoscimento del legame fra il popolo ebraico e la Terra di Israele, capovolgendo la storia. La definizione IHRA specifica anche che è anti-semitismo accusare “ gli ebrei in quanto popolo di essere responsabili , veri o immaginari, di atti commessi da singoli ebrei o anche da non ebrei”. Lo sosteneva Wright dicendo: “ non vedete il legame tra l’11 settembre 2001 e il conflitto israele-palestinesi? Vi devo imprestare i miei occhiali?” Non disse che gli attentatori erano musulmani venuti dall’estero per compiere omicidi di massa negli Stati Uniti. Come abbiamo visto, analizzando le affermazioni di Wright, si deduce la loro appartenenza nella categoria “ negare al popolo ebraico il diritto all’auto-determinazione, che l’esistenza di Israele si basa sul razzismo”. Eppure Wright si è auto-nominato difensore della auto-determinazione degli afro-americani attraverso la Teologia della Liberazione. La definizione IHRA definisce anti-semita anche “ diffondere falsità, disumanizzare, demonizzare, diffondere stereotipi contro gli ebrei in quanto tali o su un loro presunto potere collettivo, in modo speciale citando una cospirazione ebraica mondiale, il controllo dei media, l’economia, i governi e altre istituzioni sociali”. Wright non si era limitato a attaccare sionisti e Israel, su Obama disse “ ‘sti ebrei gli impediscono di parlarmi”. Per la stessa serie, eccone un’altra di Wright: “ il voto ebraico, Aipac che controlla Obama affinchè non mandi nessuno alla Conferenza sul Darfur a Durban, ‘sti sionisti che gli impediscono di parlare con chi chiama le cose con il loro nome. La pulizia etnica a Gaza continua a Gaza, è un peccato e un crimine contro l’umanità. I sionisti non vogliono che Barack lo dica perché è essere anti-Israele”. Ma uno che incita, mentendo, all’odio contro gli ebrei e Israele, molto probabilmente odia anche altri. È il caso di Wright, quando afferma: “ Dio non benedica l’America, la maledica!” e chiama il proprio paese “ Gli Stati Uniti del KKK”. Ha accusato i bianchi di avere inventato l’Aids. Ce ne sarebbero da dire su di lui e il suo anti-semitismo, uno dei più fanatici propagatori di odio anti-semita e anti-Israele. Ma c’è un secondo aspetto da sottolineare, la sottovalutazione data da Obama sul periodo in cui apparteneva alla sua congregazione. Obama l’ha giustificato sostenendo che era cambiato con il passare degli anni e di non averlo mai sentito fare affermazioni così estremiste. Un modo per non affrontarec la vera questione. A conti fatti, sappiamo come Obama, se gli conviene, ha la capacità di guardare altrove per non vedere i crimini commessi da gruppi specifici o individuali. Da presidente, ha ripulito l’immagine dell’islam dai molti orribili crimini commessi, per esempio quando disse che “Isis e Al Qaeda erano deformazioni dell’islam”. Assurdità, se dette da un presidente cristiano come se fosse un teologo musulmano. Una analisi del suo linguaggio retorico riguardo all’islam rivela cecità e sordità intenzionali sui crimini commessi da musulmani nel nome della loro religione. Un esempio recente: Fidel Castro ha commesso molti atti criminali; dopo la sua morte, Obama ha detto “ La storia ricorderà e giudicherà l’enorme impatto che questa eccezionale figura ha avuto per il suo popolo e per il mondo”. Questo dimostra come la sordità di fronte all’anti-semitismo si accompagna sempre a qualcos’altro. Obama l’ha dimostrato durante la sua presidenza per come ha reagito con la criminalità di una parte del mondo islamico e la brutalità del regime del dittatore cubano.

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Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte, recensita alla pagina http://jcpa.org/book/the-war-of-a-million-cuts-the-struggle-against-the-delegitimization-of-israel-and-the-jews-and-the-growth-of-new-anti-semitism/


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