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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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La definizione di Anti-Israele & Anti-semita 14/09/2016
La definizione di Anti-Israele & Anti-semita
secondo Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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"International Shoah Remembrance Alliance” (IHRA)

La definizione di anti-semitismo adottata dalla “International Shoah Remembrance Alliance” (IHRA) nel maggio 2016 da 33 paesi, tra i quali l’Italia, cita molti esempi di anti-israelismo e anti-semitismo. Ma l’argomento che prevale è l’anti-semitismo contro gli ebrei, non verso gli israeliani. Più la si consulta, più ci si rende conto quanto l’anti-semitismo riferito a Israele andrebbe approfondito. Nel testo che segue, suggerisco con esempi come ampliare la definizione IHRA:

- L’anti-semitismo contro Israele è la diffusione dell’odio e la loro discriminazione. Verbale o fisica, contro il paese o contro gli israeliani e le loro proprietà. Per esempio, attribuire allo Stato di Israele in un modo che non viene mai adoperato verso nessun altro stato, come etichettare i prodotti provenienti dai territori contesi. Frequentemente Israele, gli israeliani e i sionisti sono accusati di cospirare contro l’umanità, un’accusa rivolta contro Israele anche per quanto avviene di sbagliato in altri paesi del mondo. Viene espressa tramite azioni, discorsi, scritti, immagini, con l’uso di stereotipi e definizioni negative.

Altri esempi di anti-semitismo verso Israele e gli israeliani:

- nella vita pubblica, sui media, in scuole e università che incitano o giustificano le aggressioni e l’assassinio di israeliani, sostenendo i movimenti terroristi, procurando loro armi e finanziamenti, con il risultato di legittimarli.

- Divulgare calunnie, demonizzare e disumanizzare con stereotipi con l’accusa di esercitare, come popolo, un potere mondiale attraverso le lobbies, diffondendo il mito di Israele, israeliani o sionisti di controllare l’economia, i media, i governi e le istituzioni internazionali.

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Un esempio di antisemitismo contemporaneo

- Essere responsabili come popolo e come individui di atti illegali, reali o inventati, persino di quelli commessi da chi non è né israeliano né ebreo.

- Avere inventato la Shoah o di ingigantirne la portata o abusandone la memoria

- Negare agli israeliani il diritto all’auto-determinazione, dichiarando che la stessa esistenza dello Stato di Israele andrebbe cancellata, privarla di legittimità in quanto razzista.

- Applicare il doppio standard, pretendendo da Israele un comportamento che non viene richiesto agli altri paesi. È quanto fa il movimento BDS (boicottaggio,disinvestimento, sanzioni) che si occupa soltanto di Israele.

-Esercitare il relativismo morale applicando a Israele criteri morali differenti da quelli degli altri paesi. Questo è vero soprattutto con i suoi nemici.

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Una scritta antisemita

- Usare simboli e immagini associati con l’anti-semitismo classico, ad esempio il paragone con l’uccisione di Gesù, l’accusa del sangue, contro Israele e gli israeliani di oggi.

- L’uso di una falsa equivalenza tra Israele e Sionismo con razzismo e colonialismo/imperialismo o fascismo, tra la Shoah e la Nakba, considerare uguali la difesa contro i terroristi che uccidono i civili israeliani con chi rapisce i soldati, le azioni legittime dello Stato di Israele con gli attacchi dei terroristi.

- Il capovolgimento della Shoah, paragonando la politica di oggi di Israele con i nazisti, usando la stessa terminologia della Shoah applicandola ai palestinesi, Gaza uguale al Ghetto di Varsavia o Auschwitz, collegare Israele o gli israeliani a chi davvero commette genocidi, come lo Stato Islamico o il regime di apartheid del Sud Africa. Da non dimenticare l’accusa a Israele di condurre una guerra di sterminio contro i palestinesi.

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Anche questo è antisemitismo

- Attribuire al popolo israeliano la responsabilità di decisioni prese dal governo -Creare commissioni di indagine basate su pregiudizi per indagare su attività criminali inventate,come viene poi sempre appurato, ignorando i crimini reali commessi dai suoi nemici

Atti contro Israele sono criminali quando vengono definiti tali dalle leggi di un paese specifico. Questi atti sono criminali quando colpiscono sia la popolazione civile o le proprietà, ad esempio edifici, scuole e sinagoghe, scelte proprio in quanto direttamente collegabili a Israele.

La discrimanzione contro Israele significa negare agli israeliani le opportunità e i servizi accessibili a chiunque altro.

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Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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