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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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L’uso strumentale politico di Kristallnacht 17/11/2013
 

L’uso strumentale politico di Kristallnacht
Commento di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)


 Anche quest’anno, come negli anni passati, alcune manifestazioni in Europa per ricordare Kristallnacht  hanno dato origine a strumentalizzazioni politiche invece di ricordare le vittime.
In Germania questo abuso dura da parecchi anni. Nel 1969, nel giorno dell’anniversario, un gruppo anarchico di sinistra ha sfregiato un memoriale ebraico con le parole “ Shalom e Napalm”e “Al Fatah”, mentre una bomba Molotov veniva lanciata contro il centro della Comunità ebraica di Berlino.
Questi gruppi estremisti di sinistra sostengono che “gli ebrei perseguitati dal fascismo sono diventati loro stessi fascisti. Collaborano con il capitalismo americano per annientare il popolo palestinese”.(1)
Nel 2010, l’allora sindaco di Francoforte, la cristiano-democratica Petra Roth, invitò Alfred Grosser, sopravvissuto alla Shaoh, a pronunciare il discorso ufficiale per ricordare Kristallnacht nella chiesa di S.Paul.
Grosser è un intellettuale francese nato in Germania, un promotore della riconciliazione fra tedeschi e francesi. Ma è anche un noto odiatore di Israele, nei suoi interventi paragona la condotta di Israele con quella dei nazisti.(2) Quest’anno, è avvenuta un’altra nuova manipolazione di Kristallnacht.
Benjamin Weinthal, corrispondente da Berlino del Jerusalem Post, ha raccontato nei dettagli quanto è successo nel Museo ebraico di Berlino, dove era stato invitato a tenere il discorso ufficiale Brian Klug, un ebreo odiatore di Israele. (3)
Ma la manipolazione di Kristallnacht non riguarda soltanto la Germania.
Il 9 novembre 2003, a Vienna, nella giornata del ricordo, la manifestazione è stata contestata con urla e schiamazzi da membri del gruppo Sedunia, una organizzazione di austriaci convertiti all’islam. Dovette intervenire il servizio d’ordine. (4)
Nello stesso mese, una attivista olandese contro Israele, Gretta Duisenberg – vedova dell’ex presidente della Banca Centrale Europea – prese parte a una dimostrazione in una piazza centrale di Amsterdam, dove era stato costruito una finto check-point palestinese. Soltanto un kamikaze suicida avrebbe reso la situazione più realistica.
Alcuni anni fa, la Comunità ebraica olandese organizzò un incontro per ricordare Kristallnacht a Amsterdam. Contemporaneamente gruppi di sinistra ne organizzarono una simile ma dominata da antisemitismo e focalizzata sul razzismo, che vide la partecipazione di musulmani per protestare contro l’islamofobia. Nessuno disse che le violenze più estreme provengono da molti paesi islamici.
Quest’anno, almeno 65.000 musulmani sono stati uccisi da altri musulmani in diversi paesi arabi. Né è stato detto nulla sulla partecipazione di musulmani in attacchi antisemiti in Europa, molto più numerosi rispetto alla loro percentuale, come è stato dimostrato dagli studi recenti della “European Agency for Fundamental Rights” (5)
Istituzioni islamiche e gruppi legati alla sinistra giocano qualche volta un ruolo comune nella manipolazione di Kristallnacht.
A Helsingborg, in Svezia, la locale Comunità ebraica si è rifiutata di partecipare nel 2012 a una manifestazione in memoria di Kristallnacht, perché- come scrisse il giornale Helsingborgs Dagblad – il presidente della Comunità ebraica Jussi Tyger aveva detto che quella cerimonia era organizzata da partiti di sinistra e da musulmani, noti per le loro politiche razziste contro gli ebrei. (6) Nella città norvegese di Bergen, il giorno del ricordo non è riferito a Kristallnacht, ma alla data del 26 novembre, quando una nave cargo Donau partì da Oslo con 552 ebrei, in maggioranza assassinati poi nei campi di sterminio. Furono tutti arrestati dalla polizia norvegese, non dagli occupanti tedeschi.
Lo scorso anno intervennero alla cerimonia due leader del Partito Socialista di Sinistra, Audun Lysbakken e l’ex Primo Ministro Kare Willoch, due ben noti anti-israeliani.
Ecco un altro modo di abusare della memoria della Shoah: fanatici anti-israeliani che tentano così di ripulirsi l’immagine, tanto che oggi gli ebrei si rifiutano di partecipare.
Un ebreo norvegese-americano che è stato presente per anni a queste manifestazioni, componendo anche preghiere e musiche, ha scritto sulla sua pagina di Facebook: “ Mi rifiuto di partecipare insieme a Kare Willoch, non poteva essere scelto un oratore peggiore per commemorare la Shoah”. Ai suoi amici americani presenti, spiegò che Willoch è “un estremista anti-israele, le sue dichiarazioni sono qualcosa di terribile” (7)
Quest’anno, doveva intervenire come oratrice nella giornata del ricordo di Kristallnacht a Oslo, Florence Aryanik, una signora non ebrea di origine iraniana, ma venne minacciata di morte.(8) Al monumento Stavanger, parlò l’ex vice-sindaco del Partito Laburista Odd Kristian Reme, che intervenne con al collo una keffia. Il Presidente della Comunità ebraica di Oslo Erwin Khon si oppose, affermando che quelle scelte poltiche erano la domostrazione di quanto era accaduto agli ebrei. (9)
Ma c’è un abuso ancora più grande. Lo spiega bene l’attivista americana Anne Bayfski, quando scrive “ il delegato algerino alla Commissione per i diritti umani alle Nazioni Unite nel 2002 e 2003 ha dichiarato che Israele ripete ogni giorno quanto accadde a Kristallnacht, e che i palestinesi recano sul braccio un mumero in attesa di essere sterminati dagli israeliani come avvenne a Babi Yar. Nessun Paese, tranne Israele, intervenne”.(10)
Un abuso differente è il regolare paragone con la Shoah con i disastri ambientali. Nel 1989, l’allora senatore del Tennessee Al Gore, scrisse un editoriale sul New York Times, titolato “ Una Kristallnacht ecologica”. Ecco le sue parole “ l’unanità deve porre attenzione, dobbiamo prenderne atto, è chiaro come il rumore delle vetrine distrutte a Berlino “ 

 Tutti questi esempi che ho citato vanno inseriti in un contesto più ampio, a dimostrazione di quanto l'abuso della Memoria della Shoah è sempre più in crescita.

 Note

[1] Bommi Baumann, Wie alles anfing (Frankfurt am Main, 1976). As quoted in Susanne Urban, Being Leftist and Anti-Semitic in Germany, P&A, 32, 1 May 2005.
[2] Manfred Gerstenfeld interviews Benjamin Weinthal, “Germany Bestows Awards Upon Anti-Israel Inciters,” Israel National News, 27 January 2013.
[3] Benjamin Weinthal, “Inclusion of anti-Israel speaker at Berlin conference on ways to tackle anti-Semitism sparks uproar,” The Jerusalem Post, 6 November 2013.
[4] http://no-racism.net/article/1008/.
[5] FRA report Discrimination and hate crime against Jews in EU Member States: experiences and perceptions of antisemitism
[6] “Inget judiskt deltagande när Kristallnatten ska uppmärksammas,” Helsingborgs Dagblad, 7 November 2012 [Swedish].
[7] McGonagall, “No let-up for Norwegian Jews; Israel bashers Willoch and Lysbakken tapped to give speeches at Holocaust memorial event,” Norway, Israel and the Jews, 13 November 2012.
[8]Richard Orange, “Kristallnacht Speaker Receives Death Threats,” The Local- Norway, 11 November 2013.
[9] Conrad Myrland, “Prest holdt appell i Palestinaskjerf på jødemarkering,” MIFF, 11 November 2013.
[10] Manfred Gerstenfeld interviews Anne Bayefsky, “The United Nations: Leading Purveyor of Anti-Semitism, P&A, 31, 1 April 2005.

Manfred Gerstenfeld è presidente emerito del  “Jerusalem Center for Public Affairs” di Gerusalemme. Ha pubblicato più di 20 libri. E’ stato di recente ristampato il suo libro “ Israel’s New Future” con una nuova introduzione e il nuovo titolo di “Israel’s New Future Revisited”.
Il suo nuovo libro può essere acquistato su Amazon


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