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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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L'Onu deve mettere sotto inchiesta la Turchia 06/06/2010
L'Onu deve mettere sotto inchiesta la Turchia
di Zvi Mazel
(traduzione a cura di Angelo Pezzana)
 Zvi Mazel
 
L'episodio " flotta dei pacifisti" solleva molte domande, e molte hanno a che fare con il ruolo della Turchia.
 Israele, infati, si è comportata sin dall'inizio con la massima trasparenza. Però nessuno sa con precisione
cosa è successo in Turchia, come è stata panificata l'operazione e quale ruolo ha giocato il governo turco nel suo sviluppo.
La posizione di Israele verso Gaza è chiara. Il blocco è stato deciso dopo il sanguinoso colpo di Stato di Hamas, dopo che per otto anni migliaia di razzi erano stati lanciati sulle città del sud del Paese, con il contrabbando di armi, missili e esplosivi nella Striscia.Il blocco, quindi, per fermare i rifornimenti di armi al regime nemico di Hamas, il cui scopo è la distruzione di Israele, come è scritto nel suo statuto.
Imporre un blocco marittimo è una misura legittima e riconosciuta dal diritto internazionale.Il Paese che lo attua ha il diritto di fermare le navi che si avvicinano all'area vietata per controllare che non introducano armi, anche se si trovano ancora in acque internazionali, essendo chiaro l'intento di voler comunque forzare il blocco. L'ha affernato il governo e l'hanno riferito i giornali sia in Israele che a Gaza.
Questa storia è cominciata diversi mesi fa. IHH, una organizzazione estemista turca,  aveva annunciato, insieme ad alcuni gruppi islamici e orgnizzazioni legate alla estrema sinistra europea, il cosidetto "Free Gaza mouvement", di voler inviare parecchie navi cariche di " aiuti umanitari" per rompere il blocco e mettere così in difficoltà Israele. Il governo aveva allora contattato immediatamente quello turco, dato che l'operazione partiva da lì, per comunicare che le navi dovevano attraccare nel porto di Ashdod, dove gli "auti umanitari " sarebbero stati controllati e poi trasferiti a Gaza. Si ricordava altresì ai turchi che dozzine e spesso centinaia di camion transitavano ogni giorno da Israele verso Gaza,  carichi di beni di prima necessità e medicinali. I visitatori stranieri che entrano a Gaza lo sanno benissimo,  vedono con i loro occhi le merci in attesa di partire. Ma la Turchia si rifiutò di intervenire.
Israele contattò allora altri paesi coinvolti, poichè diverse navi in partenza da Cipro battevano bandiere diverse da quella turca. Ma solo Cipro si dichiarò disponibile. Tutti gli altri paesi confermarono che la loro partecipazione era pacifica e che, nel caso, avrebbero opposto resistenza passiva.
Allora Israele annunciò che avrebbe agito secondo le proprie leggi. La comunità internazionale sapeva benissimo dell'esitenza del blocco e del perchè era stato fatto. Come sapeva che Israele avrebbe fermato le navi per condurle verso Ashdod. Lunedì, quando la marina da guerra israeliana avvista la flottiglia, avvisa i comandanti delle navi che devono dirigersi verso Ashdod. In risposta ottenne un " Ritornate ad Aushwitz " e altri insulti irripetibili.
La nave più grande del gruppo era la " Marmara", una nave turca partita dalla Turchia con 600 persone a bordo. Quando i soldati israeliano scesero sul ponte, furono accolti non con proteste pacifiche ma da coltelli, sbarre di ferro e pistole brandite da dozzine di terroristi turchi. Decine di video lo testimoniano senza lasciare alcun dubbio. C'è stato un tentativo deliberato di linciare i nostri soldati. Non avevano altra scelta che difendersi.
Lo fecero in un modo che torna a loro onore. Altre forze avrebbero reagito moto più duramente. Va detto che, secondo la stessa stampa turca, alcuni terroristi avevano dichiarato prima della partenza che volevano diventare "martiri", il che significa suicidarsi.. Due di loro, morti poi sulla nave "Marmara", avevano addirittura preparato un video, secondo la prassi dei terroristi islamici. La madre di uno di loro l'ha ammesso apertamente alla televisione turca.
Per cui non si capisce cosa  debba investigare in Israele una commissione d'inchiesta. Forse ci sarà bisogno di una inchiesta per analizzare come l'operazione è stata predisposta e poi compiuta, ma questo è un affare interno di Israele. Che non ha mai violato la legge internazionale.
MOLTE DOMANDE SENZA RISPOSTA.
Rotirniamo alla Turchia. E urgente creare una commissione internazionale di inchiesta, sotto gli auspici delle Nazioni Unite, per stabilire quale sia stato il ruolo esatto della Turchia nel preparare e rendere possibile tutta l' operazione. IHH è una organizzazione estremista islamica creata nel 1992. Secondo la CIA ha legami con Al Qaeda e Hamas, ed stata coinvolta in molti attacchi terroristici. Lo ha confermato Jean Louis Brugiere, un giudice investigativo francese ed esperto di antiterrorismo presso il Consiglio d' Europa, la Commissione dell' Unione europea e alle Nazioni Unite (UNODC).
Nel 1997, nella sua sede centrale in Turchia, vennero scoperte armi e documenti incriminatori. In anni recenti, IHH ha rafforzato i legami con Hamas, ha finanziato la ricostruzione del porto di Gaza e ha acquistato due navi, una è la " Marmara ", per combattere il blocco. E' quindi ovvio che questa organizzazione non pensasse a nessuna missione umanitaria, semmai a rompere il blocco.
La commissione internazionale d'inchiesta deve perciò  investigare perchè la Turchia ha lasciato operare questa organizzazione liberamente sul suo territorio,invece di arrestarne i leader. Deve verificare di quale natura è il rapporto fra il,governo turco e l'IHH, in modo speciale quando sono stati rafforzati i legami con Hamas. Dovrà anche chiarire in che modo la Turchia ha assistito IHH nel preparare e realizzare nei mesi passati la recente operazione.
Da esaminare poi con cura in che modo arrivano a IHH i finanziamenti. Il governo tutco è fra i finanziatori ? Altra cosa da chiarire è come il governo turco abbia lasciato salire senza controllo sulla "Marmara " terroristi armati, con addosso migliaia di dollari. E' palese che il governo turco è coinvolto in attività criminali in violazione non solo della legge internazionale ma anche della stessa legge turca. Una indagine approfondita è inevitabile e solo l'Onu può assumersela.
Solo dopo il mondo verrà a conoscenza del ruolo giocato dalla Turchia. Ma non sarà sufficiente. Nella Flotta c'erano sei navi, e molti "pacifisti militanti" da altre nazioni.Sarà compito della commissione stabilire la natura dei legami fra il "Free Gaza mouvement" e le organizzazione della sinistra che hanno partecipato nella organizzazione terroristica.. Possono aver violato leggi nazionali e internazionali. C'erano anche diversi parlamentari sulle navi, incluso un membro arabo della knesset.  A quale titolo hanno cooperato con una organizzazione terroritica nota a tutti ?
Qualche lettore, leggendo queste righe, sollevando le spalle penserà che stiamo sognando, dopo tutto la Turchia è un potere nella regione, con 80 milioni di cittadini, membro della Nato, un alleato strategico degli Stati Uniti. Non reagirà con cordialità a nessun tentativo di inverstigare il suo comportamento. Molto meglio incolpare Israele come sempre. Ma soffocare la verità e nutrire le menzogne comporterà un prezzo.
 
Zvi Mazel, collabora al Jerusalem Center For Public Affairs, già ambasciatore in Romania, Egitto, Svezia.
I suoi articoli sono pubbliacati in Italia da www.informazionecorretta.com

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