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Ugo Volli
Cartoline
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Le pulci che provano a pestare i piedi all’elefante 27/12/2017

Le pulci che provano a pestare i piedi all’elefante
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

a destra: il logo dell'agenzia 
israeliana Debka

Cari amici,

forse vi ricordate quella vecchia battuta attribuita a un cartello appeso sull’imbarcadero di Dover dei traghetti della manica: “A causa della burrasca in corso, l’Europa è isolata”. 
A chi non amava il combattivo senso di indipendenza inglese e il suo rapporto economico e politico esteso al mondo intero e non solo ai paesi vicini, questo testo sembrava buffo; ma in realtà sotto c’era un sentimento profondo, come ha mostrato la Brexit. Un paio di giorni fa è successo qualcosa di analogo, ma sul continente europeo e in maniera infinitamente più velleitaria: Macron e Mohamed Abbas (il dittatore dell’Autorità Palestinese, eletto per QUATTRO anni presidente DODICI anni fa), hanno dichiarato che oggi l’America è isolata e che ci penserà la Francia a fare da mediatore per il conflitto arabo-israeliano (http://www.huffingtonpost.it/2017/12/22/trump-isolato-abu-mazen-respinge-ogni-piano-di-pace-usa-macron-frena-sulla-palestina_a_23315293/ ). 
Lasciamo stare la perenne proclamazione della “grandeur” (voglio-ma-non-posso) francese, che il bel bamboccio Macron ha portato a toni che non si sentivano da tempo, incurante dell’Europa che gli si sfascia intorno e che comunque non sta affatto ad ascoltare la sua pretesa leadership. 
Credo che presto “una risata seppellirà” anche lui; ma questo riguarda l’Europa e la sua crisi.
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Concentriamoci invece sull’ottantaduenne dittatore palestinista. Che dopo l’ovvia e normale constatazione di Trump che ogni stato ha il diritto di scegliersi la sua capitale e che Israele ha scelto Gerusalemme e che inoltre gli Stati Uniti, nell’ambito del loro ovvio diritto sovrano, hanno deciso (in realtà con una legge di 22 anni fa) di trasferire la loro ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, si è messo a fare una sua personale guerra agli Stati Uniti. 
Come dire: la pulce che cerca di pestare i piedi all’elefante. 
Sempre in presenza della sua spalla comica Macron (“vai avanti tu che a me scappa da ridere”), Abbas ha annunciato che non avrebbe mai più accettato un piano di pace americano, come se finora l’avesse fatto (https://www.timesofisrael.com/in-france-abbas-rails-against-dishonest-mediator-us/ ) e ha anche deciso che non è più un mediatore possibile (https://www.timesofisrael.com/abbas-we-wont-accept-any-us-plan-us-no-longer-a-mediator/ ) , di non voler più dare agli Stati Uniti alcun ruolo nel processo di pace (http://www.latimes.com/world/middleeast/la-fg-israelis-palestinians-jerusalem-20171213-story.html ) e via cantando.

A credito del talento comico di Macron va riconosciuto che non solo non è scoppiato a ridere, ma ha aggiunto la sua battuta, col tono serio della migliore spalla comica: “La palestina non è sola, Gerusalemme sarà la sua capitale” (https://www.lemondejuif.info/2017/12/%F0%9F%94%B4-macron-palestine-nest-seule-jerusalem-etre-capitale-futur-etat-palestinien/ ). Non sappiamo se il povero capo dei palestinisti (povero politicamente non certo di mezzi) pensasse che Trump lo prendesse sul serio e si spaventasse, o piuttosto che non facesse caso alle sue intemperanze. Fatto sta che, oltre oltre alla legge approvata dal congresso una decina di giorni fa, in cui si tagliano i fondi all’Autorità Palestinese se continuerà a pagare lo stipendio ai terroristi in carcere e alle loro famiglie (https://www.algemeiner.com/2017/12/05/palestinian-authority-faces-massive-cut-in-us-aid-as-taylor-force-act-targeting-terror-payments-passes-house-vote/
http://www.israelhayom.com/2017/12/06/house-passes-legislation-to-restrict-us-aid-to-palestinians/ ) , un provvedimento importante anche sul piano simbolico (http://www.meforum.org/7023/important-symbolism-of-taylor-force-act  ),

Gli stati Uniti sono decisi a punire l’Autorità Palestinese per il suo attacco alle decisioni di Trump, nonostante diversi avvisi, diretti e attraverso i sovrani del Golfo. Un dispaccio dell’agenzia Debka, vicina ai servizi israeliani, dice che l’Amministrazione Trump avrebbe deciso i seguenti passi (https://www.debka.com/trump-administration-snap-ties-palestinians-no-peace-plan-no-monetary-aid/ ):
“1. Il piano di pace israelo-palestinese in preparazione a Washington non sarà presentato a Ramallah - solo a Israele e ai governi arabi interessati.
2. L'interazione fra Stati Uniti e Autorità palestinese sarà sospesa non solo ai livelli più alti, ma negli scambi quotidiani. L'amministrazione ha informato i palestinesi di smettere di porre domande su questioni politiche ed economiche al consolato americano a Gerusalemme, perché non riceveranno risposte. 
3. Lo statuto dell'ufficio dell'OLP a Washington sarà riesaminato allo scopo di chiuderlo. 
4. I funzionari palestinesi non saranno più invitati a Washington dal governo degli Stati Uniti, compreso il Dipartimento di Stato e il Dipartimento del Tesoro. 
5. Soprattutto, non saranno i benvenuti alla Casa Bianca o al Consiglio di sicurezza nazionale in cui è progettata la politica del Medio Oriente degli Stati Uniti. 
Funzionari americani di altio livello si sono congratulati con il capo negoziatore palestinese Saab Erekat, che dirige anche il dipartimento sull’America dell'Autorità Palestinese, per il suo recupero dalla malattia, avvertendolo allo stesso tempo che non sarebbe più stato ricevuto alla Casa Bianca. 
6. L'amministrazione Trump non farà alcun annuncio pubblico del taglio degli aiuti finanziari ai palestinesi. Ma poiché i fondi sono principalmente destinati a progetti economici specifici, ogni assegnazione verrà semplicemente trattenuta con il pretesto della necessità di un "riesame". 
7. Gli Stati Uniti interromperanno i loro contributi all'Agenzia ONU per il lavoro e il soccorso (UNWRA), circa un miliardo di dollari all'anno. 
8. L'amministrazione statunitense inoltre è intervenuta con i governi di Arabia Saudita, Abu Dhabi e Qatar con la richiesta di congelare o rallentare i loro aiuti economici all'Autorità palestinese.” Se vi sembra poco per misurare il trionfo politico ottenuto dall’Autorità Palestinese con la votazione all’Onu, aggiungeteci pure che ieri è stata annunciata la decisione della Danimarca di tagliare i fondi alle Ong filopalestinesi, perché troppo legate al terrorismo (http://www.israelhayom.com/2017/12/24/denmark-to-cut-funding-to-anti-israel-palestinian-ngos/ ), e mettete pure in conto il fallimento (che io con molti altri non avevo fatto fatica a profetizzare) dell’accordo con Hamas (https://www.gatestoneinstitute.org/11594/palestinians-another-reconciliation-bites-the-dust ).

Poi, per favore, se siete di questa idea, continuate pure a parlare del terribile isolamento internazionale degli Stati Uniti provocato dall’”incompetenza” di Obama. Magari appoggiandovi al fatto che il nuovo documento strategico della difesa nazionale ha giustamente indicato Cina e Russia fra gli avversari degli Stati Uniti, Iran e Corea fra gli stati canaglia da rimettere a posto e ha trattato molto freddamente l’Europa (http://www.lastampa.it/2017/12/24/multimedia/esteri/leditoriale-di-molinari-la-muscolosa-realpolitik-dellamerica-ShUkuNZovCnzmoykjRwx3K/pagina.html ). 
E aggiungeteci il fatto, piccolo ma simbolico che l’ambasciata americana presso l’Onu non ha invitato al suo party di auguri natalizi gli stati che hanno votato contro il legittimo diritto sovrano degli Usa di mettere dove vogliono le loro ambasciate. (https://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/239694 ).

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Un fatto piccolo, ma significativo, non ancora un taglio dei supporti economici e militari minacciato ma un segnale preciso. Fra i segnalati, val la pena di sottolinearlo, c’è l’Italia di Renzi, Gentiloni e Alfano, che però, senza la grandeur di Macron ignorano anche loro l’avviso e si dedicano a importare immigrati anche in aereo, naturalmente a spese dei contribuenti (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/litalia-accoglie-162-migranti-arrivati-volo-libia-1477034.html ). C’è una sola consolazione, che il 4 marzo, sperabilmente, questi signori (non li immigrati, ma i politici del Pd) se ne torneranno a casa. Mi raccomando, aiutateli!

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Ugo Volli - clicca sulla c


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