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Ugo Volli
Cartoline
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Chi ha a cuore Israele non voterà per questo governo e per il PD 20/12/2017
Chi ha a cuore Israele non voterà per questo governo e per il PD
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: Paolo Gentiloni, Matteo Renzi

Cari amici,

come definireste qualcuno che fa un’azione, poi viene rimproverato ed ammette che era sbagliata, anzi “allucinante” e però poco dopo la rifà non una ma due, quattro, sei volte, sebbene in una sede diversa, e non risponde a chi gliene chiede ragione; e infine lo rifà ancora, nella sede più importante e influente che ci sia? Ipocrita? Bugiardo? Incosciente? Dipendente dalla droga della menzogna? Vigliacco? Diciamo solo “inaffidabile” e “incorreggibile”, mi basta questa definizione priva di connotati psicologici per portare avanti il mio discorso e giustificare la mia ira.

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Perché purtroppo “inaffidabile” (e magari anche tutto il resto, che trattengo per decenza), è il governo che fra l’altro rappresenta l’Italia nel mondo; dunque in qualche modo siamo noi italiani, in quanto soggetti di politica internazionale. Il caso è presto fatto: un anno fa, a ottobre 2016, l’Italia, con Renzi presidente del Consiglio e Gentiloni ministro degli esteri, votò all’Unesco due mozioni che negavano il nesso fra Israele e Gerusalemme, trattandolo da intruso occupante. Fu Renzi a dichiarare “allucinante” quel voto e a proporre delle scuse, Gentiloni a promettere che non si sarebbe ripetuto, Alfano a ripetere la promessa. Be’ oggi Renzi è il capo del partito azionista di maggioranza del governo, Gentiloni il presidente del consiglio, Alfano il ministro degli esteri. E l’Italia non solo ha votato sei risoluzioni ”allucinanti” contro Israele (cioè antisemite). Ma è stata anche fra i promotori del voto sulla mozione egiziana che condanna il riconoscimento di Trump di Gerusalemme come capitale di Israele e impone all’ ”occupante” cioè Israele di non prendere nessun provvedimento che riguardi quel territorio (comprese, immaginiamo, le multe per divieto di sosta) perché non vi ha alcun ruolo. Una mozione che l’ambasciatrice americana all’Onu Haley ha definito giustamente un “insulto” all’America e a Israele (https://twitter.com/nikkihaley/status/942867798426050560/video/1). E che io, come cittadino italiano, sento come una vergogna. Sì, oggi mi vergogno di essere italiano, di essere amministrato da un governo del genere.

Per fortuna fra tre mesi ci saranno le elezioni. Che sono il momento in cui gli elettori decidono chi vorrebbero e chi non vorrebbero al governo. Io so bene da sempre di non volere i grillini e non li voterò. Ma da oggi sono anche sicuro di non volere un governo Pd, un governo inaffidabile, che fa promesse e non le mantiene, che compie azioni definite “allucinanti” dal suo segretario. Non voterò per il Pd, che fra l’altro ha tentato, a quanto pare senza riuscirci, di imporre in tutti i modi quell’abominio che è lo Ius Soli, e continuerò a ricordarvi che non bisogna votarlo. Il Pd e il suo governo non sono solo inaffidabili, sono anche incorreggibili.

Perché tutte le forme politiche affini al Pd, purtroppo hanno posizioni analoghe a queste. E’ contro Israele la socialdemocrazia tedesca e in particolare il ministro degli esteri Sigmar Gabriel, che in visita a Gerusalemme ha preferito vedere le Ong antisraeliane che il governo del paese. E così la socialdemocrazia svedese con Margot Wallström, che ha una storia ancora peggiore. Il Labour Party inglese ormai è quasi interamente in mano agli antisemiti dichiarati. I democratici americani sono preda della corrente estremista di Bernie Sanders (dopo aver eletto Obama, della cui complicità coi terroristi di Hezbollah abbiamo appena avuto conferma pubblica: http://www.jewishpress.com/news/us-news/report-obama-muzzled-anti-hezbollah-operations-to-secure-iran-deal/2017/12/18/). Si potrebbe continuare a lungo, richiamare le tradizioni socialdemocratiche dei Kreiski, Craxi, Palme e la complicità dei servizi segreti del blocco sovietico con il terrorismo palestinista. Ma non voglio annoiarvi. La mia convinzione è che ci fossimo illusi, credendo alla ragionevolezza di Renzi. Anche se qualche eccezione c’è, la sinistra non è amica di Israele. E gli amici di Israele non possono votare per la sinistra. Neanche per i grillini, ovviamente, che sono un pericolo per Israele e per la democrazia italiana. Per fortuna ci sono altre scelte. A questi signori inaffidabili e incorreggibili vale la pena di fargliela pagare: finalmente, dato che è arrivato il momento giusto, che sono le elezioni.

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