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Ugo Volli
Cartoline
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Le parti si sono rovesciate, bisogna prenderne atto 08/03/2017
Le parti si sono rovesciate, bisogna prenderne atto
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: l'Anpi per la distruzione di Israele

Cari amici,

vi parlo oggi di due episodi solo in apparenza distanti. Il primo è questo: un istituto scolastico pubblico, l’IIS “Quintino Sella” di Biella ha concesso per venerdì prossimo una sala per la proiezione di un film intitolato “israele, IL CANCRO” (proprio così, Israele tutto minuscolo, il Cancro tutto maiuscolo, trovate il manifesto qui: https://scontent-cdg2-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/17191327_1573827285961578_4232879955162135291_n.jpg?oh=e1c26980460fede510f8d5f9047b3e50&oe=593598C9). L’autrice è Samatha Comizzoli, ultrasinistra e fanatica nemica di Israele: per capire di chi si tratta vi invito a seguire questo link (http://www.ilmessaggero.it/home/ragazzi_israeliani_rapiti_uccisi_foto_attivista_filopalestinese_forno-478477.html) in cui si vede la foto che si è fatta scattare e ha pubblicato sul suo profilo facebook tre anni fa, quando terroristi arabi di Hamas rapirono e barbaramente uccisero tre studenti ebrei in Giudea: la Comizzoli alza tre dita della mano destra e chiude le altre due a cerchio con il segno abituale dell’approvazione (è il gesto che si diffuse allora fra i palestinisti per festeggiare l’uccisione dei tre ragazzi) e lo fa davanti a un forno, evidente allusione al genocidio degli ebrei. In seguito a una serie di interventi, fra cui quello della presidente dell’UCEI, Noemi Di Segni, la provincia, che è proprietaria dell’immobile, ha ritirato il permesso. (http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/03/07/
news/biella_l_anpi_vuole_proiettare_nelle_scuole_il_film_antisionista_
israele_il_cancro_ma_la_provincia_glielo_nega-159993193/
). Nei mesi scorsi aveva già negato il permesso il rettore dell’Università di Firenze (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=60139) e invece si era fatta a Napoli, se non sbaglio con l’appoggio del Comune e a Recanati, dove il sindaco PD aveva respinto tutti gli appelli a impedire una propaganda chiaramente razzista (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=59498).

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Noemi Di Segni

Vale appena la pena di notare che la metafora del popolo ebraico (questo significa Israele) come cancro rientra appieno nell’immaginario nazista. Nessuno nega che ci si possa legittimamente opporre alle politiche dello stato ebraico, ma parlarne come cancro è un’altra cosa. E qui interviene il punto più delicato e doloroso. La manifestazione di Biella è organizzata da un’entità piuttosto vaga che si definisce “Biellesi per la Palestina libera”; ma porta sul manifesto un altro marchio, ben più significativo, quello dell’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani italiani, sezione Valle Elvio e Serra. Al loro presidente nazionale Carlo Smuraglia si è rivolta Noemi di Segni, per quanto ne so senza ottenere risposta. Purtroppo non è la prima volta. Nel 2015 la sezione romana dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, infatti, ha organizzato la presentazione di un libro di volgari menzogne, "Sionismo, il vero nemico degli ebrei", di Alan Hart, suscitado molte proteste (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=60608). A Milano nel 2014 successe qualcosa di analogo (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=53845) e così a Varallo, non lontano da Biella nel 2013 (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=49070). Soprattutto a Roma l’anno scorso l’Anpi scelse di escludere gli ebrei e il ricordo della Brigata Ebraica che era stata parte dell’esercito alleato liberatore dell’Italia, per inserire invece e dare peso ai rappresentanti del terrorismo palestinese. Vale la pena di rileggere quel che scrisse Pier Luigi Battista sull’Anpi (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=62502), anche pensando a quando, durante una campagna per il NO al referendum sulla riforma costituzionale, l’ANPI, con l’empito verticistico di un vecchio partito comunista, non ebbe remore a manifestare accanto ai neofascisti di Casa Pound (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=209&sez=120&id=64360). Vale la pena infine di citare la polemica seguita al 25 aprile 2014 a Roma in cui un circolo Anpi della capitale contrapponeva il "nazionalismo assassino di stampo sionista" a cui si opporrebbe la "resistenza" del "popolo palestinese" (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=53217).

Si potrebbe continuare. Ma in quel che vi ho citato ci sono abbastanza elementi per chiedere se l’Associazione che si fregia del nome dei partigiani abbia ancora una vaga idea di che cosa fosse la Resistenza, dell’identità dei nemici contro cui essa lottò (i nazisti genocidi del “cancro ebraico”) e dei loro alleati di allora (fra cui il Muftì di Gerusalemme Haj al Husseini, zio di Arafat, che in nome della lotta ai sionisti patrocinò la fondazione di un reggimento di SS musulmane in Bosnia). Ce n’è abbastanza per chiedere se una persona davvero antifascista possa essere iscritta oggi all’Anpi, e ancora meglio se non si debba chiedere finalmente che un’associazione che ha così platealmente deviato rispetto all’identità che vanta non debba essere sciolta, dato che la quasi totalità dei partigiani veri purtroppo non c’è più.

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Georges Benoussan

Vi riferisco il secondo episodio molto velocemente, riservandomi di riparlarne meglio. Ieri il tribunale di Parigi ha assolto Georges Benoussan, il grande storico francese della Shoà, dall’accusa di incitamento all’odio razziale (http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2017/03/07/01016-20170307ARTFIG00235-l-historien-georges-bensoussan-relaxe.php) per aver detto in un dibattito radiofonico che negli ambienti islamici l’antisemitismo si succhia dal latte della madre. E’ una grande vittoria della verità, prima ancora che della libertà di pensiero. Del processo vi avevo parlato qualche giorno fa e rimando alla mia cartolina per i dettagli (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=65202). Il punto che rende simili le vicende parigine e biellesi è che fra i persecutori di Bensoussan vi erano non solo gli islamisti ma alcune fra le principali associazioni antirazziste, fondate per difendere la democrazia dal ritorno delle ideologie naziste, che oggi si schierano a difesa del razzismo islamico. Un’altra svolta paradossale, che dovrebbe far meditare coloro che seguono lo slogan “pas d’ennemis a gauche”, nessuno a sinistra può essere un nemico (della democrazia, del popolo ebraico, delle persone perbene). Oggi non è più così, talvolta le parti si sono proprio rovesciate, bisogna prenderne atto.

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Ugo Volli


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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