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Ugo Volli
Cartoline
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La vocazione suicida di Hamas, spiegata con una favola 21/08/2014
La vocazione suicida di Hamas, spiegata con una favola
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: Richieste di Hamas: "Morte a tutti gli ebrei"
John Kerry: "Potresti almeno incontrarlo a metà strada ?"

Diciamola tutta: ci erano quasi riusciti. Obama, l'Onu, i paesi europei, gli arabi erano quasi riusciti a impedire a Israele di vincere la guerra di Gaza, il che è stato il loro principale obiettivo politico per tutto il conflitto. Ed erano quasi riusciti a far perdere a Israele la pace, obbligandolo a fare concessioni a Hamas, lasciando che Hamas dettasse le condizioni della tregua. Col risultato di rendere inevitabile la prossima guerra di Gaza (http://www.gatestoneinstitute.org/4626/next-gaza-war). 

Poi però, alla vigilia del successo, Hamas ci è ricascato. Per l'undicesima volta in quaranta giorni (forse per la centesima negli ultimi sette anni) Hamas ha rotto il cessate il fuoco. Il faticoso castello di carte costruito in suo favore dalle diplomazie occidentali e dall'Onu è crollato. Non hanno saputo resistere alla tentazione di sparare qualche missile nel bel mezzo delle trattative e Israele può ancora evitare di farsi ingabbiare in una tregua sbagliata e dannosa.

Di chi la colpa di questo benedetto errore ? Fatah dice che il Qatar ha minacciato il capo di Hamas, Meshal, di espellerlo se avessero fatto la tregua (http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Report-Qatar-threatened-to-expel-Mashaal-if-Hamas-okayed-Egypt-proposed-truce-371622). E certo il rischio di rinunciare alla vita comoda di Doha, ai begli alberghi e a tutto il resto è una buona ragione per sottoporre gli abitanti di Gaza a un altro periodo di guerra. Ma io so un'altra ragione. E' una favola, attribuita di solito ma senza fondamento a Esopo, forse (e più opportunamente) di origini persiane: 



“Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. 
A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto. "Perché sono uno scorpione..." rispose lui "E' la mia natura" .” (una simpatica versione filmata si trova qui: https://www.youtube.com/watch?v=rGLZvVKWwN8)

Inutile dire che quelli che dicono alla rana di fidarsi dello scorpione terrorista sono i pacifisti vecchi e nuovi, estremi e moderati. Ma Israele, per fortuna, non è una rana. E se Dio vuole schiaccerà lo scorpione come bisogna fare.


Ugo Volli

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