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Chi ammazza i palestinesi a decine? Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli Cari amici, c'è un paese del Medio Oriente dove i palestinesi sono sistematicamente torturati e uccisi in questo momento, stanno perdendo i loro diritti e la stesse fonti ufficiali palestinesi, in singolare armonia fra Fatah e Hamas dicono che si teme una nuova Nabkah, ovvero catastrofe, come quella del '48. Sapete dirmi qual è questo paese, dove si svolgono queste stragi? No, Israele non c'entra. A parte i razzi che da Hamas continuano a piovere sul sud del paese (anche l'altro giorno ce ne sono stati un paio, una lista aggiornata fino a giugno si trova qui: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Palestinian_rocket_attacks_on_Israel,_2012 ), i soliti attacchi piromani (http://www.jta.org/news/article/2012/07/09/3100261/shots-fired-from-gaza-damage-israeli-restaurant ), le sassaiole contro i fedeli che vanno a pregare sulle tombe del Monte degli Ulivi (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/157547#.UAupbPXFniw ) o contro gli automobilisti che passano per località isolate (http://www.israelnationalnews.com/News/Flash.aspx/229326#.UAupq_XFniw ), insomma a parte i soliti innocui divertimenti che rendono così allegra e pittoresca la cordialità palestinese, in Israele non succede niente di speciale riguardo ai palestinesi. Anche il territorio amministrato dall'Anp continua a essere un'isola di tranquillità e di benessere in mezzo alle stragi e ai tumulti che qualche burlone, un paio d'anni fa, ebbe l'idea di chiamare "primavera araba". Il posto dove rischiano grosso i "palestinesi", diciamo così, quel gruppo di fuoricasta immigrati che sono tenuti più o meno a distanza dallo stato e dalla popolazione locale, è la Siria. Appoggiati una volta dal regime di Assad, che aveva un solido asse preferenziale con Hamas e quindi detestati dai ribelli, sono anche sospetti alla dittatura, perché Hamas si è sganciata e ha trasferito altrove (in Qatar, guarda un po', la sede di Al Jazeera) la sua direzione strategica. Inoltre sono concentrati in certi quartieri che autogestiscono, sono armati, insomma danno fastidio a tutti. Un giorno ne viene torturata e ammazzata una dozzina (http://www.thenational.ae/news/world/middle-east/up-to-12-killed-as-palestinian-refugees-are-drawn-into-syria-revolt ), un altro giorno sono quattro (http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=499438 ), un'altra volta sedici (http://www.aljazeerah.info/News/2012/July/12%20n/16%20Palestine%20Liberation%20Army%20Soldiers%20Kidnapped,%20Killed%20on%20the%20Aleppo-Misyaf%20Road,%20Near%20Idlib.htm ). Si parla di un totale di 500 morti finora. Non sarà una gran cifra nel carnaio siriano, di cui ormai si è perso il conto delle vittime (20 mila? 30 mila? di più?), ma certamente è il segno che il mezzo milione circa di palestinesi, una volta integrato nella società siriana meglio che altrove, è ormai preso nel meccanismo della guerra civile, come lo fu in Libano, tanto che proprio un giornale libanese, il Daily Star, parla della possibilità di una nuova catastrofe, paragonabile al '48 (http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2012/May-15/173399-palestinians-in-syria-fear-another-iraq-on-nakba-day.ashx#axzz21Kh6ljbd ). O forse piuttosto al "settembre nero" in cui l'Olp fu espulso con le armi dalla Giordania, o alla guerra civile in Libano: prova ulteriore che i peggiori nemici dei palestinesi sono i loro "fratelli arabi".Ugo Volli PS: Le fonti che vi ho citato sono tutte arabe e in buona parte si riferiscono a Fatah e Hamas. Dunque quel che dicono dovrebbe allarmare i filopalestinesi nostrani. Dovrebbero organizzare flottiglie, manifestazioni, proteste, raccolte di firma, se non per il popolo siriano massacrato, almeno per i loro amici palestinesi. Li avete visti voi? No di certo, non si sono mossi. I Vattimo, le Lano, i Chiesa, Rifondazione, la Fiom, il Manifesto... tutti zitti. Anzi piuttosto dell'idea che la questione siriana sia una congiura amierican-sionista ai danni del povero Assad, come sostengono i Castro, i Chavez, Ahmadinedjad, con l'appoggio più o meno esplicito di Russia e Cina. Come si fa a prendere posizione in questi casi? Se il vecchio campo socialista è col regime - vogliamo dirlo? - nazionalsocialista di Assad, e i palestinesi sono presi in mezzo e probabilmente fatti fuori proprio da quello, come schierarsi? che cosa dire? Meglio il silenzio e la condanna a priori di Israele. Duro mestiere per i propagandisti dei tiranni quando arriva il loro tempo...